Centrale di Cavola sì, centrale di Cavola no / “Se necessario referendum”

Riceviamo e pubblichiamo.

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Siamo stanchi di questo balletto tra scomuniche, sì provvisori, Comune contro Provincia, Comunità montana contro Comune, Provincia che accetta la scelta del Comune ma poi attraverso Sofiser ricorre al Tar. La situazione appare agli occhi di tutti poco chiara, ambigua e contorta, contribuendo a creare ancora più confusione e incertezza attorno alla vicenda: per riacquistare fiducia nelle istituzioni occorre chiarire una volta per tutte alcuni passaggi che ancora ci sono oscuri. Annunciamo nuove manifestazioni in comune, in provincia e fin dove è necessario andare per portare luce sui punti oscuri. Assemblee, volantinaggio; e chi credeva che avessimo finito si sbaglia, si ricomincia da capo, se occorrerà presenteremo la richiesta per un referendum.

Basta giocare con la salute e i soldi dei cittadini senza invitarli a decidere!

Se si vuole investire si devono aiutare TUTTE le aziende del comune di Toano, non una soltanto! Aiutarle, ma rispettando SEMPRE la tutela della salute dei cittadini e la loro volontà di preservare la qualità dell'ambiente in cui vivono.

La decisione del TAR non obbliga il sindaco a firmare alcuna proposta proveniente da IREN o da altri, a meno che non siano già stati presi accordi in precedenza a insaputa di tutti noi... Tutino ha finalmente capito che bisogna rispettare le scelte del Comune? bene, metta in pratica la teoria: la credibilità si ottiene con i fatti. Solo allora chi ci amministra potrà andare veramente a testa alta per le strade.

Se si chiama Partito democratico rendetelo davvero DEMOCRATICO, dateci la possibilità di scegliere per i nostri figli: come previsto dalla convenzione di Aarhus, abbiamo il diritto di partecipare ai processi decisionali in materia ambientale riguardanti il nostro territorio. Siamo circondati da dilettanti della politica? Ma soprattutto siamo circondati solo da avidità e brama di potere? Dimostrateci il contrario.

(Comitato "EcologicaMente")