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In terra d’Africa al lavoro

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A circa una settimana dall'arrivo in Etiopia dei volontari del Gaom-Gruppo amici ospedali missionari, il morale è alto, la voglia di fare tanta, il gruppo affiatato.

Ecco le attività al momento in corso.

Sul fronte medico il dr. Azzolini e il dr. Tarasconi hanno iniziato a prestare servizio presso la clinica di Shashemanne occupandosi rispettivamente di otorinolaringoiatria e ambulatorio dentistico. I due medici lavorano a pieno ritmo, nonostante alcune difficoltà legate soprattutto alla scarsità di igiene, per cui è costante l'istruzione del personale locale, alla comunicazione, risolte con l'aiuto non solo dei volontari e del personale infermieristico locale, ma anche di pazienti disponibili di volta in volta alle traduzioni del caso, e non da ultimo alla mancanza improvvisa della luce e alla rottura di alcuni macchinari, prontamente riparati dai tecnici Mauro e Gabriele. I due medici si avvalgono dell'assistenza sia del giovane personale locale, in alcuni casi molto preparato e disponibile ad imparare e migliorare, sia di alcune volontarie (fino ad ora Paola, Francesca, Alessandra, Rosa Maria).

Praticamente tutti i giorni, a turno, si presta servizio presso la casa delle Sisters del De Focauld dove si aiutano le suore ad accudire i bambini più poveri che vengono nutriti, lavati, medicati, vestiti; e a svolgere svariate altre attività all'occorrenza necessarie (riordino e catalogazione dei vestitini, pulizia di un campo per attività ricreative, improvvisazione di giochi con i bimbi...). Attività che fino ad ora hanno visto impegnati soprattutto Lisa, Laura, Cristina, Virna, Roberta, Lorenzo.

Per quanto riguarda gli allevamenti in stalla, seguiti soprattutto da Lino, Claudio e Alberto, si sta cercando di ottimizzare le misure di disinfezione e di curare un animale in particolare. Il lavoro fino ad ora più impegnativo svolto a Shashemanne dal punto di vista delle risorse impiegate sia di tempo, sia umane (a turno, praticamente tutti i volontari presenti su Shashemanne), ha riguardato la sistemazione della piantagione di banane e mango impiantata a Tikurwha, l'installazione non priva di difficoltà di una pompa sulla riva del vicino lago di Awasa per irrigarla e la concimazione dell'adiacente terreno dove si prevede di piantare papaia e avogado. Non da ultimo, è stato riparato il pozzo di Tikurwha, realizzato dal GAOM nel 2006 e franato di recente.

Nella foresta di Gambo, mentre la dr.ssa Bonora presta servizio medico presso l'ospedale missionario, Gianni, Vittorio, Arcangelo e Giorgio si stanno occupando in particolare di avviare una piccola fattoria con un allevamento bovino. Tre mucche sono già state acquistate.

Domani, domenica 30 gennaio, il gruppo di Shashemanne raggiungerà il gruppo di Gambo per trascorrere la giornata insieme.

Sempre disarmante l`accoglienza dei ragazzi locali e commovente linvito a casa di Elias, responsabile in Etiopia dei progetti avviati dal Gaom, che insieme a moglie e figlio ha offerto una serata in autentico stile etiope ai volontari di Shashemanne, con ingera, wot, torta e rito del caffà in piena regola.

Piccola nota di colore: finalmente sono stati avvistati gli ippopotami nel lago di Awasa, dei quali a lungo nel corso degli anni si è decantata la presenza, ma di cui da anni i volontari non vedevano traccia.

4 COMMENTS


  1. Che progetto splendido!! Cure mediche, morali e affettive, unite a quelle di aiutare la vita a crescere ed alimentarsi. Mi chiedo se le mucche, la cui stalla è stata posta nella foresta, siano al sicuro dalle belve che potrebbero mangiarsele. Sarebbe una grave perdita per la povera gente. E’ ovvio che anche le belve cerchino i pasti, ma si metterebbero in competizione con gli umani che avrebbero tutta la necessità alimentare di tenersi i propri animali. A parte questo batticuore, auguri e COMPLIMENTI A TUTTI, con COMMOZIONE.

    (g.s.)

  2. Che Iddio vi benedica
    Leggo con commozione del vostro grande sforzo per migliorare le condizioni di vita in queste terre lontane. Come vettese sono oltremodo orgoglioso di vedere alcuni miei amici compaesani – e precisamente Gianni, Giorgio e Arcangelo – essere tra i protagonisti di questa avventura. Valori religiosi ed etici messi in pratica sul campo e non i tanti bla bla bla dei nostri tempi…

    (Ivano Pioppi)