Home Cronaca “Act, fai i controlli che servono perchè gli utenti paghino il biglietto!”

“Act, fai i controlli che servono perchè gli utenti paghino il biglietto!”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Viaggiare, sia in treno che in autobus, fa riflettere. E così durante l’ennesimo viaggio verso Reggio Emilia mi sono chiesto perché ci sono stati gli aumenti delle tariffe.

Appena tornato a casa mi sono subito messo alla ricerca di informazioni utili e ho capito come funziona il trasporto pubblico in Italia: il governo finanzia ogni regione per il trasporto, poi la regione rigira questi soldi o parte di essi ad ogni singola azienda provinciale (nel nostro caso Act).

L’azienda per operare ha come già detto dei sussidi pubblici e deve ricavare parte del costo di gestione dai biglietti e dagli abbonamenti dei viaggiatori. Nel 2010 i biglietti hanno avuto un rincaro dal 10 al 20% (la tratta Castelnovo–Reggio è rimasta invariata a 4 €), ma chi vive in città anziché pagare 1 € pagherà 1.10 €.
Sul versante abbonamenti invece le notizie non sono assolutamente buone: aumento di circa il 20%. Se prima avevi un abbonamento annuale avevi un mese che non pagavi, ora te lo fanno pagare.

Essendo studente universitario ho delle agevolazioni e il mio abbonamento ora costa 45 € mentre prima costava 38 €. Considerando che mi sposto anche con i bus cittadini penso che il prezzo sia congruo al servizio offerto, poi a me 7 € non fanno la differenza perché reputo il servizio di Act molto soddisfacente (non sono mai arrivato in ritardo e anche col maltempo ho sempre viaggiato tranquillamente), però mi chiedo se la gestione degli amministratori sia adeguata.
Vorrei chiedere perché mancano i controlli dato che in 5 anni di viaggio ho trovato i controllori solo 4 volte.

Perché l’Act chiede più soldi ai propri clienti quando potrebbe benissimo raccoglierli da coloro che non pagano il biglietto? Provate a prendere la corriera un giorno, magari non quella dei lavoratori, ma una corriera pomeridiana e controllate quanta gente timbra il biglietto.

In città poi è anarchia, nessuno lo paga e anche lì i controlli sono ridicoli.
Non mi possono dire che non ci sono i soldi per assumere nuovo personale, di soldi ne hanno spesi a palate per campagne di sensibilizzazione e comunicazione: simpaticissimo il cartello “Se usi il bus timbra il biglietto”, è ridicolo, è una presa in giro nei confronti di quelli che lo pagano veramente.

In treno questi problemi non ce ne sono, come mai? Qualcuno non timbra il biglietto, ma i controlli ci sono sempre anche per un viaggio brevissimo di 10 minuti tra Reggio-Parma o Reggio-Modena. Perché i dirigenti di Act non usano lo stesso metodo delle ferrovie?

I dirigenti Act conoscono le realtà di Padova o ancora meglio Forlì? Mi reco spesso nella cittadina romagnola per motivi personali e per usare i mezzi pubblici devi per forza mostrare il biglietto all’autista sennò il bus non parte. Il costo del servizio è uguale al nostro ma con questo metodo non ci sono i soliti furbetti.
Il problema vero è nella legge regionale che obbliga le singole aziende a versare i soldi delle contravvenzioni in una cassa regionale, sono infatti convinto che se ACT avesse la possibilità di tenersi quei soldi e di riutilizzarli ci sarebbero molti più controlli.

Non so cosa ne pensano gli altri pendolari e i normali viaggiatori riguardo questo problema, ma penso che anche loro possano unirsi a me nel ringraziare gli autisti per la loro professionalità con cui ci portano tutti i giorni a lavorare, a studiare e dai parenti all’ospedale di Reggio.

(Luca Malvolti)

4 COMMENTS


  1. Sono una mamma di 2 ragazzi che frequentano le scuole superiori e da dove abitiamo è indispensabile usufruire del servizio Act. Dal settembre 2009 pago regolarmente l’abbonamento annuale: il primo anno si pagava per 10 mesi, da settembre 2010 siamo passati a 12 mesi. Premetto che sono d’accordo che si paghi, ma perchè non è così per tutti? Oltretutto quasi sempre i miei ragazzi viaggiano in piedi, mentre chi non paga è spesso e volentieri seduto. Alla mattina devo accompagnarli alla fermata che precede la nostra perchè si possano sedere considerando che l’avremmo proprio sotto casa! Ora mi domando: RARAMENTE sale il controllore per verificare se tutti hanno il biglietto, allora perchè non fa sedere chi regolarmente lo paga e in piedi chi invece viaggia gratuitamente? I controlli dovrebbero essere più frequenti altrimenti fatti 2 calcoli anche a me dal prossimo anno conviene pagare le multe e non l’abbonamento di 818,00 euro.
    Grazie e spero serva a qualcosa!

    (Una mamma)


  2. Bravo Luca, quello dei biglietti per noi pendolari è una presa in giro quotidiana.
    La situazione è questa perchè l’impresa trasporti è pubblica. Utile o perdita i conti tornano sempre a posti grazie alla “generosità” dei fondi statali. Sentivo che potrebbe entrare in vigore la sacrosanta regola di mostrare il biglietto all’autista al momento della salita (come fanno a Londra, per esempio) oppure di installare i tornelli (come ci sono già a Modena). Non è con le multe che si dovrebbero fare i soldi (come invece fanno alcuni comuni) ma obbligando in un qualche modo il cittadino ad onorare una prassi che dovrebbe essere dovere civico!

    (Alessio Zanni)


  3. Sono un papà con due figli, una alle medie e uno alle superiori, sempre pagato regolarmente. E’ proprio vero che a pagare sono sempre gli stessi, adesso paghiamo un anno solare di abbonamento… per far cassa alle aziende di trasporto!!!! Il controllo del biglietto o dell’abbonamento non lo può fare l’autista???

    (Ermanno)