Riceviamo e pubblichiamo.
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Vincenzo ci ha lasciato troppo presto: accade sempre così per le persone come lui. Dopo lunga malattia si è spento il 2 gennaio 2011 presso l’Hospice Madonna dell’Uliveto. La sua vita è stata piena, vissuta intensamente fino all’ultimo con grande disponibilità, attenzione e sensibilità verso i problemi degli altri e della collettività. Figlio di contadini, consegue il diploma di perito agrario e svolge la libera professione a Baiso nell’ambito dell’agricoltura e nello stesso periodo insegna disegno e costruzioni nelle scuole serali della Cassa Edile per i futuri muratori.
Nei primi anni sessanta si laurea a Parma in economia e commercio e alla morte del padre la famiglia si trasferisce a Reggio, dove divenne dipendente del Comune nel dipartimento di statistica, ricoprendo successivamente anche il ruolo di ragioniere capo. Continuò tuttavia ad amare e frequentare la Sua Baiso e questo suo forte legame con la terra d’origine lo portò anche a scrivere racconti della Baiso contadina degli anni della sua infanzia, con una precisione ed una narrazione fotografica di vera importanza e piacevolezza.
Amava fare politica perché né aveva un concetto alto, intendendola come la più nobile delle arti: non lo ha mai fatto per promuovere se stesso, per “far carriera” come si suol dire, anche se ne possedeva tutti i numeri in termini di intelligenza e di cultura. Fu sindaco di Baiso dal 1977 al 1981 e mantenne la sua presenza in giunta fino al 1983. Si occupò molto di assetto del territorio, frane (allora, ed oggi, uno dei maggiori problemi del Comune), cave e di riassetto urbanistico: a tal proposito gradì molto l’abbellimento dell’arredo urbano fatto negli ultimi anni.
A Baiso è forte il Suo ricordo nei giovani che allora lavorarono con lui all’interno della giunta e del consiglio comunale per il suo sostegno ed il determinante contributo alla realizzazione di nuovi progetti che riguardarono il campo sportivo di Via Stadio, illuminandolo e rendendolo idoneo alle nuove richieste che emergevano dai ragazzi e dai giovani.
Nel campo della scuola e della cultura, con la costruzione della scuola materna, ancora oggi moderna e funzionale, o nel supporto alle attività di volontariato a cui riconosceva da sempre ed in generale una valenza decisiva per una società civile.
Credo che anche i famigliari, ai quali siamo molto vicini in questo momento, lo ricorderanno così, per quello che ha lasciato nei nostri ricordi e per il forte impegno nei confronti della sua Baiso.
Chi lo conosceva sa che Lui avrebbe gradito un saluto semplice: Ciao Vincenzo! L’Amministrazione comunale di Baiso ha presenziato ai funerali che si sono svolti questa mattina al cimitero di Coviolo, in città.
(Alberto Ovi, sindaco di Baiso)