"Pensa, qui a Reggio Emilia, la rossa Reggio Emilia, abbiamo vinto ben 19 medaglie! Ti rendi conto?". Chi parla al telefonino, di fianco a noi, è un accompagnatore di un gruppo sportivo che ha preso parte ai campionati nazionali allievi di atletica conclusisi nei giorni scorsi nel capoluogo montano.
Un parlare strano, che attira l'attenzione. Lo osservo, e, dopo un po', i dubbi svaniscono. Vedo sulla sua giacchetta, rigorosamente verde, il simbolo della rosa celtica (o sole delle Alpi, fate voi). Il logo della Lega nord. E difatti, dopo che mi sono avvicinato ed ho fatto due chiacchiere, ho conferma di questo particolare mix politico-sportivo.
Mio interlocutore è un suo immediato vicino (siamo appoggiati alla balconata degli spalti del Centro Coni di Castelnovo), il sig. Corrado Callegari, dirigente della Polisportiva S. Marco di Venezia. Mi presento e chiedo lumi su quella affermazione che mi pare un po', come dire, "stonata".
Il dialogo prende però un'altra piega e lascia fuori un filone di discorso su cui evidentemente si preferisce glissare. Callegari parla delle prestazioni dei suoi atleti: "Abbiamo vinto il salto in lungo con un risultato di 6,20, mica male, eh?", dice; e poi chiama a gran voce sugli spalti l'autore del balzo vincente per presentarmelo. E mi racconta delle staffette, specialità che "curiamo particolarmente".
Non manca anche un accenno di carattere turistico: "Castelnovo è un bel posto, ma non c'è granchè da vedere...". Un'osservazione interessante, senza dubbio, ma con quello che stavamo dicendo c'entrava come i classici cavoli a merenda. Quella telefonata... Uffà, questi cronisti sempre in mezzo ai piedi...
