Più volte stampato, richiesto, ordinato, esaurito. In testa alle classifiche, assieme al libro del Santo Padre Benedetto XVI, i quotidiani titolavano "Benedetta e Benedetto, i più amati dagli italiani".
Fatto sta che Benedetta Parodi, 38 anni, laureata in lettere, giornalista di Studio Aperto e sposata col cronista Fabio Caressa, ha fatto bingo.
Il suo secondo libro di ricette (il primo si intitola come il programma in onda quotidianamente “Cotto e Mangiato” su Italia 1) è andato a ruba in ogni libreria. Migliaia di copie bruciate via in poche ore.
Cosa c’è alla base di tanto successo? La passione per la cucina dilaga in rete. Canali televisivi interamente dedicati ai fornelli e alla pasticceria (Gambero Rosso, Alice). La food writer più famosa del mondo Nigella Lawson è autrice di libri tradotti in tutto il mondo, e in Italia la segue Csaba della Zorza (canale 416 su Sky tv). Insomma donne che cucinano in rete e che scrivono testi di cucina ce ne sono per tutti ti gusti. Non ultima suor Germana. La striscia quotidiana del mezzogiorno fino a poco tempo fa vedeva regina incontrastata Antonella Clerici con la “Prova del cuoco”. Lentamente però si è affacciata in rete Benedetta Parodi. Con il suo vezzo di intingere un dito nella pietanza preparata, finendo con il fatidico "Cotto e mangiato", la Parodi Junior, all'inizio meno nota della sorella Cristina, conduttrice del Tg 5, ha scalato la classifica dei libri più venduti, è diventata popolare, confermando il detto 'non c'è nulla di più sexy di una donna che ama il cibo.'
Dapprima conduttrice del TG Mediaset Studio Aperto, inizia a proporre una striscia lampo con una ricetta in un minuto e mezzo. La location: la cucina di casa sua. Tale scelta, forse dettata in un primo momento dal fatto di avere bambini piccoli, si è rivelata una vera operazione mediatica geniale.
Ogni giorno la conduttrice apre la sua striscia invitando il telespettatore:
"Benvenuti nella mia cucina." Si abbandonano gli studi televisi con il pubblico in sala, le telecamere e le luci. Si fa una scelta intimistica, minimalista. La cucina è quella di un appartamento, di un condominio, piccolissima. Lo spazio di lavoro è ridotto. I fornelli quelli di una casa, normalissima.
Emergono subito alcune differenze con la mattatrice di Rai Uno. Benedetta è snella, pur mamma da poco, cittadina spiccia e sportiva. E' sola davanti alle telecamere, la sua striscia non prevede la presenza di esperti, tuttalpiù utilizza ricette inviate da amici, parenti o lettori, che puntualmente ringrazia con affabilità.
Incarna una donna moderna, non il solito stereotipo della matrona in cucina, trascurata e sovrappeso, che ha rinunciato alla bellezza in cambio della gola. Lei si propone come donna metropolitana, che ha sì famiglia, ma mantiene un look fashion, ‘stiloso’, e che tuttavia non vuole rinunciare alla casalinghitudine.
L’anti-Clerici si distingue subito per la poca pretenziosità delle proprie ricettine: veloci, snelle, urbane, come le donne che lei rappresenta. Si consigliano trucchi pluri-sperimentati, si sdoganano senza vergogna surgelati e cibi semi confezionati. Li si propone in una bella presentazione, ma senza pomposità astruse. Anzi si danno suggerimenti risparmia tempo, consigliando ritmi e tempi preparazione. Con un occhio sempre attento al portafoglio. Insomma una massaia dei giorni nostri, con la passione per la cucina, ma che fa anche altro, e si propone persino in modo sexy.
Tre gli ingredienti principali del successo enorme conquistato pian piano: semplicità, velocità, fattibilità delle sue ricette.
Inotre il fenomeno Benedetta Parodi tocca tutti i canoni moderni: la famiglia, la donna che lavora, la mamma non più giovanissima, l'amore per la tradizione e l'utilizzo del "pret-à-manger". Surgelati, cibi in scatola, prodotti preparati non vengono nè disdegnati, nè demonizzati ma usati come preziosi e complici alleati, per poter far presto, facendo anche bella figura.
Nella Parodi cuoca e padrona di casa ci si possono identificare le mamme di oggi, che lavorano e allo stesso tempo che non vogliono rinunciare alla fantasia in cucina. La sua formula si rivela talmente vincente che il gruppo di amici su Facebook commenta ogni giorno le sue ricette, implorando di non fermare il programma. “ Benedetta sia Benedetta” è lo slogan dei suoi miglia di fan (basta iscriversi al gruppo per verificarlo).
In più pare essere una mamma serena e solare, premurosa sorridente, nè burrosa nè trascurata. Ha registrato perfettamente truccata e con i tacchi eleganti, numerose puntate col pancione del terzo figlio, Diego, nato quasi in diretta, e che ogni tanto appare gattonando in cucina. Talvolta fa capolino anche il marito Fabio, brontolando come ogni marito, lamentandosi del fatto che la moglie regala le pietanze alla redazione, e a lui rimangono gli esperimenti riusciti male.
Insomma una popolarità nata in sordina, senza pretese. Non un caso studiato a tavolino. Anzi l'enorme successo sembra stupire la conduttrice stessa, che pare sempre non prendersi mai troppo sul serio. Non dimenticando mai di non essere una cuoca, ma una che deve mettere a tavola la famiglia e gli amici.
A rinforzarne il successo anche la parodia dei comici di Zelig, I Fichi d’India, che ripropongono le sue ricette in gag comiche, da cui il tormentone “le uova, le uova, le uova”, e il cameran che intinge la telecamera dentro all'impasto.
Una donna ‘normale’, una famiglia e un marito ‘normali’. Proprio come diceva Eco di Mike Bongiorno, il modello proposto vincente non è quello della Superdonna. Se Mike incarnava non Superman ma l’ Everyman , l’uomo qualsiasi, la Parodi riflette la donna comune, che ha bambini, che lavora nella sua cucina, seppur con un tacco 12 cm, usa sempre le stesse stoviglie, racconta che prova e sperimenta i piatti con le sue bambine, Matilde e Eleonora, dà suggerimenti reali, fa proposte realizzabili da cuoche provette in cerca di idee, ma anche da quelle principianti che possono ambire a fare una torta senza avvilirsi o scoraggiarsi troppo.
Le ricette altisonanti proposte da altre reti sono affascinanti ma inarrivabili, o per difficoltà o per prezzo. Il programma "Cotto e Mangiato" si premura di tenere presente le spese, l’economia di tempo e denaro. Inoltre Benedetta risulta credibile, trasmette positività. Appare donna appagata, che cucina allegramente per la famiglia, senza avere pretese di perfezione, accontentandosi di proporre cose alla portata di ognuno, ben sapendo di non essere una chef, ma una mamma che ama far da mangiare per la sua famiglia, per gli amici. E l'affettività ha un ruolo centrale in tutto questo. Fa continui e numerosi riferimenti personali alla sua vita familiare. "Questo piatto me lo cucinanva mia nonna", "le mie bambine ne vanno pazze", "tutte le domeniche in casa mia si mangiava...", narra episodi della sua infanzia, dei piatti di quando era bambina. Ad onor del vero pure la Clerici, campionessa di ascolti grazie alla sua spontaneità, ha pubblicato un libro sulla stessa scia, "Le ricette di casa Clerici", ma che non ha avuto lo stesso successo stratosferico.
L'autenticità e la credibilità di quanto la Parodi propone sono i fattori che la rendono 'vera', spontanea, simile e vicina alla donna a cui si rivolge.
Alcune critiche, anche feroci, sono arrivate dai salutisti. “Ma come? Dare surgelati ai bambini? Cibo in scatola? Orrore e raccapriccio.” “Non sa cucinare, propone cose banali e scontate, tutte con la pasta sfoglia già pronta.”
Benedetta sorride. Ha mandato in tilt la piccola casa editrice Vallardi, costretta a ristampare freneticamente il libro più venduto per Natale, non riuscendo ad esaudire le richieste. Anzi è stato ampiamente rivenduto pure il primo libro ed è stato richiestissimo pure il taccuino "Gli Appunti di Cotto e Mangiato" , una versione più snella con ricette semplici in miniatura.
Una formula vincente, surgelati o no, poco importa. E’ il caso di dire: “Cotto e…StraVenduto”.
Ben detto… Benedetta!
Ho ricevuto in regalo il primo libro e l’ho scorso con interesse. E’ vero, le ricette contengono spesso surgelati e paste pronte che non fanno parte della mia spesa (ho la fortuna di avere il tempo di partire dal fresco e “fatto da me”) ma credo sia un valido aiuto per chi di tempo ne ha poco e non riesce a procurarsi tutto tutti i giorni. Mi è parso un ricettario “realizzabile”, mentre spesso i menù in 20 minuti suggeriti dall’ammiraglia televisiva, oltre a essere talvolta ridicolmente originali, sono impraticabili dai più. Per rimanere nei motti: dite la vostra che io ho detto la mia!
(Celeste Grisendi)
Bell’articolo, a cui posso solo aggiungere che l’occhio di riguardo ai prezzi e la praticità delle ricette fanno la differenza…
Grazie Benedetta!!!
(Paola Zamatei)