Nasce un nuovo Comitato di "liberi cittadini" a Castelnovo ne' Monti.
Si chiama "Piano B" e come primo atto ha deciso di consegnare ad alcuni sindaci della nostra montagna un libretto di Salvatore Amura e Stefano Stortone titolato "Il manuale del buon amministratore locale. Buone prassi da imitare per sindaci, assessori, cittadini attivi".
Sulla iniziativa il Comitato ha emesso un comunicato stampa che trascriviamo
Si è costituito a Castelnovo né Monti, per iniziativa di un gruppo di cittadini, il Comitato Piano B, comitato apartitico e visibilmente ispirato all’opera ed al pensiero di Lester Brown, economista, scrittore ed ambientalista statunitense.
Ad ogni livello, sia locale che globale, ci troviamo a dover fronteggiare problemi di particolare gravità, legati soprattutto al degrado ambientale e allo spreco delle risorse, ai quali, generalmente, Enti ed Amministrazioni rispondono indirizzando i cittadini verso comportamenti virtuosi dal punto di vista economico ed ambientale. Crediamo, però, che non bastino azioni di contenimento e di ordinaria gestione, bensì sia necessario un cambiamento di approccio a queste tematiche, in vista di nuovi progetti strutturali e più lungimiranti.
In questa ottica, riteniamo che sia tempo di coinvolgere i cittadini, che consideriamo ormai ampiamente consapevoli dell’importanza del proprio contributo, finora tradotto soltanto in un miglioramento delle abitudini di consumo e di gestione dei rifiuti, in un Piano di azione B - per dirla alla maniera di Brown – un percorso che li promuova da spettatori ad attori, in cui ciascuno divenga culturalmente e politicamente attivo e che possa giungere fino ad una messa in discussione di modelli obsoleti e ad una collaborazione all’affermazione di altri più convincenti.
Quindi, la prima iniziativa del Comitato Piano B, denominata “Fai un regalo al tuo Sindaco”, prevede la consegna simbolica ad alcuni Sindaci dell’Appennino di un volumetto (“Il manuale del buon amministratore locale”, Altraeconomia), contenente decine di piccole “utopie” che ovunque in Italia si sono felicemente tradotte in fatti e in soluzioni concrete ed è di buon auspicio segnalare come, tra queste, alcune si siano realizzate nella Provincia di Reggio Emilia.
In ciò non vi è alcun intento polemico, ma solamente la volontà di estendere la partecipazione ed il contributo attivo al dibattito e alla definizione delle iniziative in corso, tentando anche di mettere in evidenza come, tra i tanti elementi che costituiscono la nozione di sostenibilità, tra i principali vi sia il fattore democrazia.
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