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Natale a Zuccara

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Chissà come sarebbe? Chissà come lo passerebbero questo Natale i ragazzi di Zuccara. Chissà come se lo immaginano Armido, Linda e Francesco. E come lo immaginate voi? Di sicuro sarebbe un Natale diverso dagli altri: tra crisi economiche, crisi di identità, crisi dei grandi e crisi dei piccoli. Soprattutto, tra crisi vere e crisi finte. Anche perché Natale è pur sempre Natale.

Ma chissà in un periodo del genere cosa pensa l’imprevedibile Niki, cosa prova il geniale Gurgjit, come lo vivono Sekhu e Roma, come lo passerebbero Martina e Luciana o il Baffone e Don Alciro. Sarebbe un Natale così diverso dal nostro? La bellezza di “Vivremo alla grande” sta proprio in questo: l’incredibile vicinanza di quello che accade ai protagonisti, situazioni e momenti che abbiamo vissuto o sono accadute poco lontano da noi.

E quando si legge il libro non si rimane passivi: si fanno commenti, si giudica il personaggio, si criticano le azioni di questo gruppo di ragazzi così vicini e così distanti dai “nostri” giovani. Speri quindi nel lieto fine o in una conclusione che porti felicità a tutti quanti. Perché in quei momenti al posto dei ragazzi potrebbe esserci stato un tuo conoscente, un tuo amico, un tuo parente. Forse anche tu in prima persona. Ciononostante solo il libro ha le risposte e solo il passare del tempo ci dirà come si conclude la storia. Finta o vera che sia.

Intanto però, un lieto fine c’è già stato. E questa è un’altra storia. Sicuramente vera. E’ la storia di un signore maturo e “sistemato” ma che ha sempre tanta voglia di fare, di imparare e di creare. Bene, questo signore, attraverso svariate conoscenze, incontra due ragazzi, poco più che bambini e poco meno che adulti. Anche loro hanno voglia di fare, anche loro hanno voglia di raccontare, anche loro hanno voglia di scoprire. E allora ci si mette intorno ad un tavolo: tre sedie, un computer e un’ottima crostata di lamponi. Niente di più e niente di meno. Poi? Via! Spazio alla fantasia e alla realtà: si parla, ci si confronta, si discute, si ascolta, si comprende. E si cresce. Sembra difficile, anzi, troppo difficile. Quasi impossibile: sono mondi troppo lontani che cercano, anzi vogliono trovare un punto di incontro che forse non esiste. Ma cosa potranno mai raccontarsi un signore già “anta” da qualche tempo e due infanti con le medie ancora da finire?

“Vivremo alla grande” è il risultato. Forse un libro che è soltanto un libro o soltanto una storia. Oppure è qualcosa di più. Qualcosa che fa ben sperare, che ti fa sorridere, che da speranza. Perché Armido, Linda e Francesco sono riusciti a condividere e a creare una storia senza guardare le loro carta d’identità ma semplicemente usando cuore, cervello, bocca e orecchie come strumenti per conoscere, conoscersi e diventare grandi.

Non sappiamo come sarà il Natale di Zuccara. E nemmeno quello della nostra montagna. Ma se riusciremo ad imparare qualcosa dagli autori del libro e dai personaggi di Zuccara faremo di tutto per viverlo alla grande.

Buon Natale a tutti voi e alle vostre famiglie.

(Simone Torlai)

1 COMMENT

  1. Grazie
    Grazie, caro Simone, grazie di cuore per le belle parole con le quali hai commentato il nostro libro. Chi scrive alimenta la propria soddisfazione con quella del lettore: constatare che “Vivremo alla grande” ti è piaciuto ci riempie di gioia. Ti auguriamo un Natale sereno e un nuovo anno ricco di soddisfazioni e di successi.

    (Armido, Linda e Francesco)