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Le reazioni

Scandiano, aggrediti tre sanitari

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Violenta aggressione da parte di un cittadino all’équipe di un’ambulanza intervenuta al domicilio di un paziente a Scandiano.

I tre sanitari intervenuti per prestare soccorso, sono stati aggrediti in maniera violenta: un infermiere del Ps di Scandiano ha rimediato un pugno in faccia riportando un taglio al labbro, una volontaria dell’Emilia Ambulanza ora ha una steccatura alla mano per curare una piccola frattura e l’autista dell’ambulanza è stato colpito con una ginocchiata.

Le reazioni

La Direzione dell’Azienda USL esprime solidarietà e vicinanza

La Direzione dell’Azienda USL esprime solidarietà e vicinanza al volontario dell’EMA Pubblica Assistenza, al dipendente della Croce Rossa e all’infermiere nostro dipendente che, nella serata di ieri, durante un servizio di soccorso al domicilio di un cittadino di Scandiano, sono stati aggrediti da un conoscente del paziente.

I tentativi di dialogo e di invito alla calma dei volontari e del sanitario, che hanno riportato diverse lesioni, sono stati vani e solo l’intervento delle Forze dell’Ordine ha permesso ai membri dell’ambulanza di portare l’assistito al Pronto Soccorso dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per le cure del caso, per poi essere essi stessi assistiti al Pronto Soccorso di Scandiano.

«Si tratta di episodi inaccettabili, che colpiscono persone dedite all’assistenza e alla cura, che stanno, tra l’altro, affrontando un periodo particolarmente faticoso e stressante a causa della difficoltà a reperire personale nell’ambito dell’emergenza-urgenza», dichiara il Direttore Generale dell’Azienda UDL IRCCS di Reggio Emilia.

«Le aggressioni verbali e fisiche ai danni del personale dell’emergenza urgenza e non solo, sono un fenomeno preoccupante e in continuo aumento. Siamo costantemente impegnati nell’individuazione di tutte le misure a tutela di questi operatori e confidiamo anche che le nuove norme sulle aggressioni, che prevedono, tra le altre cose, fino a 5 anni di carcere e 10 mila euro di multa, possano rappresentare un deterrente. Il rispetto per chi ci cura nei momenti del bisogno dovrebbe rappresentare un valore per ognuno di noi e per l’intera collettività».

Ferma condanna dell’ amministrazione di Scandiano

L’ amministrazione comunale di Scandiano esprime la più ferma condanna per il grave episodio di aggressione che ha coinvolto, nella giornata di ieri, un infermiere dell’Azienda sanitaria di Reggio Emilia, un collaboratore della Croce Rossa Italiana e un volontario di Emilia Ambulanze, impegnati nel portare soccorso a un anziano.

Desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà a queste persone, che con dedizione e professionalità operano quotidianamente per garantire la salute e il benessere della collettività. Aggredire chi si prende cura di noi, in particolare chi lavora nell’emergenza-urgenza, rappresenta non solo un atto gravissimo, ma un danno all’intera comunità. Non dimentichiamo che solo pochi anni fa questi professionisti erano chiamati “gli angeli del Covid”.

Hanno lavorato instancabilmente durante una delle emergenze sanitarie più difficili della nostra storia recente, meritando la riconoscenza e il rispetto di tutti noi. È ora nostro dovere tutelare il loro operato, garantendo condizioni di sicurezza adeguate e promuovendo una riflessione profonda sull’importanza del loro ruolo.

Ribadiamo il nostro impegno, in collaborazione con le autorità competenti, affinché episodi di questo tipo non si ripetano e vengano intraprese tutte le misure necessarie per proteggere chi opera nel nostro sistema sanitario e nelle associazioni di volontariato.

La salute è un bene prezioso, e chi la tutela merita rispetto, riconoscenza e sostegno.

Cisl Fp Emilia Centrale chiede un piano per la sicurezza

«Inizia l’anno così come era finito: botte e violenza contro i sanitari, stavolta a Scandiano. Riteniamo molto importanti le parole di solidarietà del nuovo assessore regionale alla Sanità, ma se vogliamo fermare la scia di violenza occorre dotare i nostri ragazzi di strumenti adeguati di protezione».

Così Gennaro Ferrara, leader di Cisl Fp Emilia Centrale, commenta l’aggressione subita ieri, nel centro di Scandiano.

«Il 12 marzo sarà celebrata la Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, istituita nel 2022. Sarebbe una gran cosa quel giorno poter alzare un primo e potente muro e, per questo, ribadiamo la necessità di un piano per la sicurezza dei sanitari basato su quattro punti strategici. Confidiamo in tal senso che il nuovo assessore Fabi sia disposto a costruire un vero cambio di passo, dando il mandato alle aziende sanitarie sul territorio per aprire un cantiere sicurezza senza precedenti insieme al Sindacato», prosegue Ferrara.

Il piano sicurezza

Per il personale che lavora all’interno degli ospedali e nei servizi ad alto rischio (come Rems e Servizio psichiatrico diagnosi e cura, epicentri della violenza contro i sanitari) Cisl chiede braccialetti geolocalizzati per la chiamata tempestiva dei soccorsi e l’istituzione del posto di polizia h24, anche sfruttando una rotazione delle forze dell’ordine e della polizia locale.

Per i sanitari che, invece, operano sui mezzi del 118 «è indispensabile la dotazione di bodycam che permettano di filmare le operazioni di soccorso, diventando una prova schiacciante in caso di aggressioni – spiega il sindacalista Cisl Fp Emilia Centrale –. Ricordiamo l’importanza delle prove video per far scattare le pene severe previste dalla nuova legge Nordio».

Infine, Cisl considera essenziale fornire ai sanitari vittime di violenza la piena e gratuita assistenza legale aziendale, sia durante la denuncia, sia in sede di un eventuale processo. In questo caso, inoltre, sarebbe fondamentale che l’Azienda (sanitaria, ospedaliera, ecc.) si costituisse parte civile, destinando gli eventuali risarcimenti ad un fondo specifico per il sostegno del personale vittima di violenza.

L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi

«L’aggressione di ieri a Scandiano è l’ennesimo episodio di violenza verso chi ogni giorno si occupa della nostra salute, una situazione paradossale che non possiamo tollerare oltre. Vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà al personale sanitario dell’Ausl di Reggio Emilia e della Croce Rossa Italiana e al volontario di Emilia Ambulanze. Ma non basta. Siamo al loro fianco, così come siamo al fianco di chi lavora per il Servizio sanitario regionale. La Regione c’è, il nostro impegno sarà fermo per garantire le necessarie condizioni di sicurezza a chi opera per la collettività.

Invitiamo tutti a una riflessione seria e necessaria. La nostra salute è un bene prezioso e tutelare chi la assicura quotidianamente, professionisti, volontari, operatori, è nel nostro esclusivo interesse, non dimentichiamolo mai».