E’ andata nel migliore dei modi la prima di “Natale Fuori Orario” il docufilm che Vinicio Capossela ha presentato al cinema teatro “Boiardo” di Scandiano.
Una prima che lo stesso artista ha voluto fare proprio nella cittadina che gli ha dato in natali artistici.
«Quando in un posto sei cresciuto, in quel posto sei giovane per sempre» con queste parole, Vinicio Capossela ha aperto la presentazione del suo ultimo film-documentario. Una serata speciale, che ha riportato l’artista alle sue radici, quelle di «una storia emiliana, anzi reggioemiliana», come l’ha definita lui stesso.
Capossela ha condiviso aneddoti legati alla sua giovinezza, influenzata dalla musica trasmessa da K-Rock e dai locali della zona «La musica non vive dei Campovolo o dei grandi eventi – ha spiegato Capossela - ma dei luoghi dove si è fatta, e questi luoghi sono in estinzione. Io iniziai quando Ligabue era presidente dell’Arci e noi suonavamo in piccoli locali».
Un momento emozionante è stato il ringraziamento alla zia, presente in sala, che gli regalò la sua prima tastiera Bontempi, segnando l’inizio di un percorso musicale straordinario.
Ad accompagnare l’artista, anche "il mago" e "il gigante", due amici che da sempre lo affiancano durante le sue tradizionali feste natalizie in terra emiliana, rendendo l’atmosfera ancora più unica e speciale.
