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è accaduto a collagna

Maltrattamenti al padre, 36enne arrestato

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I carabinieri di Collagna sabato scorso hanno arrestato un 36enne reggiano per presunte gravi maltrattamenti in famiglia e più precisamente al padre.

E’ l’epilogo di una vicenda che inizia nel 2014 quando il padre si rivolse ai carabinieri per denunciare i maltrattamenti da parte del figlio.

L’uomo riferirà ai militari di essere sottoposto a minacce, insulti e vessazioni fisiche e psicologiche da parte del figlio che voleva i soldi necessari per acquistare droga e alcol.

Durante questi anni i carabinieri di Collagna hanno fatto numerose indagini e denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

La Procura reggiana, dopo il vaglio dei documenti investigativi, ha confermato quanto riportato dai militari di Collagna ed ha chiesto, e ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia, la misura cautelare non custodiale dell’allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento alla vittima prescrivendo di non avvicinarsi a meno di 5000 metri dalla vittima e di non comunicare con lei in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo, prescrivendo anche il dispositivo di controllo a distanza (cosiddetto braccialetto elettronico).

 Il 21 dicembre, i carabinieri di Collagna, si sono recati presso l’abitazione del 36enne per dare esecuzione alla misura del Tribunale ma al diniego dell’uomo del braccialetto elettronico lo hanno condotto in carcere.

LE INDAGINI

Dai risultati investigativi è emerso come l’uomo, un 36enne, dal 2014 con condotte reiterate, in abituale stato di alterazione per l'assunzione volontaria di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti, maltrattava il padre convivente, aggredendolo quotidianamente verbalmente e fisicamente, spesso con l'uso di oggetti atti ad offendere, quali ad esempio cacciaviti, martelli, bastoni di ferro, colpendo il padre alle spalle, anche in orario notturno. In particolare, lo percuoteva, con pugni, calci e bastoni di ferro, rincorrendolo con martelli, cacciavite e altri oggetti per tentare di colpirlo solo perché lo stesso non rispondeva alle sue provocazioni, o non gli dava soldi. Lo minacciava di morte direttamente e indirettamente tramite i fratelli o altri parenti, offendendolo e denigrandolo, pretendendo continuamente soldi per comprarsi alcool e droghe sino ad arrivare a rompere a martellate il trattore, le autovetture e altri suppellettili. Gli ha rubato motoseghe e altri attrezzi da lavoro, facendogli continui dispetti come mettere la musica a volume elevato durante la notte o svuotargli completamente il freezer, lasciandosi andare improvvisamente ad eccessi di ira e aggressività verso chiunque si trovava davanti, tanto da costringere i fratelli a non andare più a trovare il padre per paura delle sue reazioni.

Questi gravi episodi di violenza sono quelli riportati sulla denuncia che, riscontrati dai carabinieri di Collagna, hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere dal GIP del Tribunale di Collagna il predetto provvedimento restrittivo di natura cautelare.

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.