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Giornate intense per il Reparto di Ostetricia e Ginecologia

È record al Santa Maria Nuova: 12 nascite in un solo giorno

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Boom di nascite all’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dove mercoledì 18 dicembre si è registrato un record: 12 bambini nati in sole 24 ore. Il Reparto di Ostetricia e Ginecologia, diretto dal dottor Lorenzo Aguzzoli, ha lavorato a pieno ritmo per gestire un evento così eccezionale.

Tra lunedì e giovedì, il reparto ha dato il benvenuto a ben 34 neonati, un numero che conferma la vitalità e l’efficienza della struttura reggiana. Il dottor Aguzzoli ha sottolineato l’importanza di un lavoro di squadra e delle tecnologie all’avanguardia: «L’attività quotidiana del reparto di Ostetricia è fatta di questi eventi, ma l’eccezionalità di fare nascere così tanti bambini in un solo giorno sorprende sempre e ci riempie di pensieri positivi per il futuro. Siamo consapevoli che a permetterci di gestire al meglio situazioni di questo tipo siano anzitutto la professionalità e l’esperienza degli operatori, cui va il nostro plauso, nonché le tecnologie a disposizione».

I numeri del reparto di Ostetricia e Ginecologia

Tra i 12 nati di mercoledì, 11 sono femmine e solo uno è maschio. Con questi numeri, il Santa Maria Nuova si conferma un punto di riferimento in Regione. Basti pensare che nel Reparto di Ostetricia dell’Ospedale di Reggio Emilia sono nati al 17 dicembre 2024 2413 bambini, e quest'anno rispetto al 2023 a inizio dicembre eravamo già a 57 nascite in più.

«Siamo ad oggi il terzo Centro per numero di parti a livello regionale e il primo centro in Regione per assistenza al parto podalico che viene offerto alle mamme che lo desiderano. Siamo inoltre fortunati e orgogliosi di avere una Neonatologia all’avanguardia che ci consente di assistere al meglio anche i neonati pretermine e di basso peso» ha aggiunto Aguzzoli.

Il dottore ha inoltre voluto rimarcare un dato di contesto significativo: «Secondo i dati Istat, l’Italia ha il tasso di natalità più basso d’Europa e di conseguenza questo non può che essere un segnale di cui rallegrarsi». Le mamme in attesa rappresentano «un bagaglio prezioso per la società» e la nascita, conclude Aguzzoli, «dovrebbe essere tra le priorità dell’assistenza sanitaria».