Si è tenuto nei giorni scorsi al Parco Tegge l’incontro organizzato dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) in collaborazione con i Carabinieri Forestali della montagna sull’applicazione delle norme di Polizia rurale, adottate nel 2013 dall’Unione dei comuni montani.
Norme che, nell’ottica della prevenzione del rischio idrogeologico e della tutela dei suoli, regolano la regimazione idraulica in campagna, lo spurgo dei fossi e dei corsi d’acqua, il rispetto delle scarpate stradali.
Dopo i saluti istituzionali del presidente di zona della CIA, Marco Lamberti, del presidente provinciale, Lorenzo Catellani, e del direttore, Fabio Pedocchi, si sono susseguiti i relatori.
Moderati dal responsabile di zona, Federico Gregori, si sono susseguiti l’assessore dell’Unione Aronne Ruffini, il coredattore delle norme di Polizia rurale Tiziano Borghi, e il tecnico dell’Unione Alessia Paganini.
I Carabinieri Forestali, con la presenza di Maresciallo Pietro Bongiovanni e il carabiniere scelto Beatrice Bernacchi, hanno illustrato l’applicazione delle prescrizioni, soffermandosi sulle sanzioni previste dalle norme e mettendo ben in evidenza però che il loro compito. Un compito che non è quello di reprimere ma di affiancare e di aiutare gli agricoltori affinché le regole siano rispettate.
Numerosi gli interventi da parte dei tanti agricoltori montanari presenti come pure le richieste di precisazioni sul confine dei compiti a carico del pubblico e del privato per quanto riguarda la regimazione delle acque.
Le risposte date dai Carabinieri Forestali e dagli organi dell’Unione dei Comuni sono state ritenute esaurienti e l’incontro si è chiuso con soddisfazioni di tutti i partecipanti.