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L'intervista

La nuova edizione di “Castelnovomonti”, Casoli: «Un’idea che era in un cassetto da anni»

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Verrà presentata questo pomeriggio alle 17 al teatro Bismatova la nuova edizione, appena ristampata, del libro del 1962 (introvabile da anni) “Castelnovomonti” scritto da Umberto Monti e Monsignor Francesco Milani.

«Questa ristampa – spiega il professor Umberto Casoli – è un’idea che da anni era in un cassetto e finalmente, dopo vent’anni, è riuscita ad uscirne. Grazie all’aiuto di Clementina Santi per la parte storia e Maria Luisa Muzzini che attraverso i Lions di Castelnovo ne’ Monti si occuperà della vendita e distribuzione il sogno è uscito dal cassetto».

Professore, come mai 20 anni fa pensò di farne una ristampa?

Ho visto nascere questo libro e pensavo, e penso, meritasse di essere riproposto. Per cui circa 20 anni fa ho deciso di metterci mano e darli una chiave più contemporanea. Dopo mi sono accorto che mi mancava la parte più cronachista del paese e allora l’ho messo da una parte. Qualche tempo fa sono andato all’oratorio dove sono cresciuto da bambino, l’oratorio di Santa Maria Maddalena, che stanno restaurando. Mi sono detto perché non contribuite. E da lì è nata l’idea della ristampa. Il ricavato della vendita del libro sarà, infatti, interamente devoluto per i lavori di restauro dell’oratorio».

Cosa la lega a questo libro?

Tante cose, tanti eventi e persone. Ho un ricordo in particolare. In quei tempi io vivevo a Parma dove lavoravo e tornavo a casa il sabato e la domenica. Ogni volta che tornavo trovavo mio fratello (che era l’editore) che aspettava trepidante in casa e Don Milani che passeggiava in cortile leggendo e rileggendo fogli, mettendo postille e correzioni.

Saranno stati momenti piuttosto concitati.

Abbastanza. Anche perché non è come adesso che si può stampare tutto con il telefono. Il libro è del 1962 e veniva stampato in linotype perché era il metodo più veloce. Con la linotype bisognava comporre lettera per lettera ogni parola, ogni frase e poi stamparla. Per cui ci potevano essere accenti in più ma anche lettere o parole sbagliate per cui da modificare. Una volta fatta la prima stampa la si guardava, si mettevano le modifiche, la si mandava in tipografia e si doveva aspettare i tornasse. E l’attesa era sempre un po’ concitata.

Un libro che potrebbe interessare molti cittadini?

A mio parere si. Parla di Castelnovo ne’ Monti e del suo passato. Era stato scritto a due mani con la forma di Umberto Monti e la sostanza di Don Milani. Entrambi per scrivere questo libro dovettero attingere alle informazioni degli archivi storici e della curie. Insomma un libro che merita di essere letto.

Questo pomeriggio verrà presentata questa ristampa. Con lei chi ci sarà?

Ci saranno il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Emanuele Ferrari, Clementina Santi e Maria Luisa Muzzini e direi anche l’arciprete. Poi mi auguro anche tanti amanti della lettura e della storia di questa cittadina montana.