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Nevicata in Appennino, gravi danni al Parco pineta di Casina

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La recente nevicata ha lasciato danni ingenti al Parco Pineta di Casina. Il parco pineta negli ultimi anni da normale area verde è diventato luogo di eventi e iniziative che vivacizzano la cittadina montana.

Gestito per conto del comune di Casina dall’Associazione Effetto Notte, il Parco, ora sta vivendo un momento molto difficile e a seguito del maltempo e delle nevicate dei giorni scorsi sono caduti diversi alberi e rami danneggiando, seriamente, il chiosco situato vicino, come spiega il presidente dell’Associazione, Filippo Gregori

Come ha inciso la nevicata dei giorni scorsi?

«Si è trattato di una precipitazione consistente ma più che nella quantità di neve caduta si potrebbe dire che i maggiori problemi li ha dati il “peso specifico” di questa neve, molto elevato. Una parte di conifere che compone il bosco è stata messa a dimora ormai 100 anni fa, in particolare pini neri. Diversi alberi quindi presentano una certa fragilità, sono sottili e non hanno più l’elasticità di un tempo, quindi sono soggetti a rotture: si sono infatti spezzati diversi tronchi e rami. Circa 8 anni fa si era già verificata una situazione simile dove era caduto addirittura un numero maggiore di alberi. Ma in questa occasione un albero è caduto su una parte della copertura del chiosco causando un danno consistente. Per fortuna almeno non è stato interessato l’ex bocciodromo, ma parliamo comunque di una situazione problematica».

Quali sono gli elementi di fragilità che presenta la pineta?

«Si tratta di un ambiente delicato, che le grosse nevicate o situazioni di vento forte mettono sotto pressione. Già da alcuni anni abbiamo chiesto all’amministrazione comunale e all’Unione montana la possibilità di intervenire con diradamenti, anche perché i pini neri piantati nei primi anni ’30, oltre ad essere ormai anziani, non sono più adeguati a quella che è stata l’evoluzione climatica del territorio. Nel tempo il bosco si sta gradualmente trasformando, sia spontaneamente che attraverso piantumazioni realizzate nel corso degli anni, assistendo ad una maggiore diffusione di piante autoctone come querce, carpini, aceri, che vivono meglio la condizione climatica delle nostre zone. I pini, specie alloctona, negli anni sono comunque cresciuti molto ma al momento rappresentano appunto un fattore di rischio in caso di eventi atmosferici estremi come quelli che purtroppo ci troviamo a dover affrontare sempre più spesso».

Quali provvedimenti è possibile adottare per rispondere ai danni che si sono verificati?

«Come associazione stiamo intervenendo pulendo il bosco il più possibile. Abbiamo chiesto all’Amministrazione comunale un aiuto in questa situazione di crisi per rimuovere i tronchi più ingombranti e mettere in sicurezza il chiosco e il tetto che ha subito il danno maggiore. Vorremmo poter realizzare un intervento rapido, perché anche se questa non è la stagione in cui il parco viene utilizzato con maggiore intensità, ci sono comunque ragazzi e ragazze che lo vivono frequentemente, e l’ex bocciodromo in questi mesi è stato usato anche per l’attività motoria delle scuole vista l’indisponibilità della palestra comunale per il cantiere della nuova sede delle medie. Ci dispiacerebbe che questo periodo di chiusura per il ripristino dei luoghi si prolungasse per troppo tempo mettendo insegnanti e ragazzi in difficoltà».

Quale futuro si prospetta ora per il Parco Pineta?

«Queste brutte notizie arrivano in un momento che tra l’altro per noi era di forti prospettive di crescita futura: solo pochi giorni fa avevamo saputo che il progetto presentato dal comune di Casina alla Regione per il bando sui servizi in aree rurali ha ottenuto un finanziamento di quasi 500.000 euro, che serviranno per trasformare l’ex bocciodromo, già oggi molto utilizzato nella stagione estiva per incontri, concerti, eventi e proposte culturali, in una struttura chiusa, climatizzata, utilizzabile tutto l’anno con nuovi spazi per attività quali co-working, co-studying, spettacoli, un luogo inedito di aggregazione per i giovani che vedrà anche un intervento innovativo per ottimizzare l’inserimento di una costruzione di questo tipo integrandola al meglio in un ambiente boschivo di pregio. Un investimento che farà compiere un enorme passo avanti al parco pineta, controbilanciato da questi danni che ora ci suscitano forti preoccupazioni e che vorremmo poter superare presto».