Si è da poco conclusa la terza edizione de la Rivincita dei peluches abbandonati, un’iniziativa nata dalla volontà di riciclare vecchi peluche donando loro una nuova ‘vita’: centinaia di pupazzi e bambole esposti in un museo aperto a tutti, per le strade di Sologno.
Un’idea condivisa con la comunità e un trionfo diventato anche un albo illustrato, scritto da Veronica Cirignano.
«Una delle nostre volontà iniziali era quella di lasciare un segno, un ricordo del passaggio della Rivincita… ci siamo riusciti con il murales, che per anni testimonierà cosa abbiamo fatto».
Lo afferma Roberto Mariani, ideatore della Rivincita dei peluches abbandonati.
Il successo della terza edizione
«La novità dell’arte come tema guida del 2024 è stata molta apprezzata – spiega Mariani-, soprattutto dagli adulti. Siamo convinti di aver fatto un buon connubio tra gioco, divertimento, creatività e cultura, tante nuove persone sono venute a visitare Sologno. Ricordo che nei momenti di incontro e progettazione con i ragazzi, non eravamo sicuri di poter fare tutto, un paio di installazioni sono state veramente difficoltose, ma con la volontà, la coesione e la collaborazione siamo riusciti nell’intento».
«Posizionare 1000 pupazzi a rivestimento del garage di Giacomo – racconta - sembrava una impresa impossibile, rivestire di nuovo 60 barbie pure e non parliamo di far partire il maggiolino di Lori… e invece con la giusta organizzazione e costanza abbiamo fatto tutto. Le installazioni erano solo 5, più qualche “bonus”, ma ugualmente impegnative da pensare, realizzare e anche smontare».
E aggiunge: «Abbiamo anche una collezione di bambole che contribuisce a valorizzare la bella biblioteca del paese, e che speriamo di implementare poco alla volta. Oltre alle installazioni abbiamo altri momenti che ricorderemo, come la seconda edizione delle Pelusciadi agli impianti sportivi, l’incontro con le scuole di Reggio, la sfilata del carro alla Castagna, l’acquisto dello Yeti e la poesia sui peluches».
«Il mio obiettivo è stato raggiunto – dice con orgoglio Mariani -: questa iniziativa mi ha permesso di essere una persona più felice, più realizzata, stare con le persone che hanno partecipato a questo successo mi ha fatto crescere umanamente e mentalmente. Per molte sere e molte giornate sono stato insieme a persone a cui voglio bene, molto bene; ci vediamo poco, abbiamo tutti impegni di lavoro, di famiglia e di scuola, ma li sento vicini, siamo in pochi e non lo meritiamo, il supporto che abbiamo anche dagli amici che non abitano a Sologno ce lo fa capire, so che se dovessi aver bisogno loro, ci sono, e io ci sono per loro».
«In alcuni casi, tra noi, ci sono anche 30 anni di differenza – afferma -, non me lo avete fatto sentire, anzi questo è stato un valore aggiunto sia per me, che per il progetto in generale, ho conosciuto meglio molti di voi e vi siete mostrati come amici fantastici, persone serie, educate e rispettose, sempre più difficili da trovare altrove.
Non è facile abitare a Sologno, soprattutto in inverno, ma sono contento che la mia famiglia cresca in mezzo a voi, la rivincita dei peluches è soprattutto una rivincita di vita, di sopravvivenza, di coesione… è la rivincita più bella del mondo»
I ringraziamenti
«Ci sarebbero molte persone da ringraziare per tutto questo, in tanti ci avete aiutato, dopo circa un anno di lavorazioni alcune potrebbero anche sfuggirmi, quindi faccio solo qualche segnalazione in generale che non posso non fare: a chi ci ha donato i peluches; a chi ci ha permesso di metterli nelle proprietà; a chi ha fatto i 60 vestiti delle Barbie; a chi ci ha dato il Maggiolino; a chi ha fatto il murales; a chi ha installato l’arca di Noè; a chi ha fatto i supporti alle Barbie; a chi ha fatto la poesia, a chi ha fatto manutenzione alle installazioni, a chi ci ha aiutato nel montaggio pur non essendo del gruppo storico dei peluches abbandonati e anche a chi ha rubato le Barbie, perché vuol dire che le hanno apprezzate.
Vanno ringraziati tutti quelli che sono passati a vedere e tutti quelli che hanno fatto la pubblicità al percorso col passaparola o con i social. Durante l’anno in corso le vicissitudini proloco si sono immancabilmente mischiate con quelle dei pupazzi, ora vedremo se fondere le due cose, perché risulta molto impegnativo portare avanti i due percorsi, sicuramente cercheremo di fare ciò che riteniamo più giusto per il paese. Sarà soprattutto interessante capire se avremo spazio e tempo per fare la Rivincita anche nel 2025, ci servono sostegno, molte idee e aiuti.
Devo confessare che nel 2024 abbiamo purtroppo “sforato” con il budget dei pupazzi (materiale, pannelli, murales, yeti, ecc) e abbiamo perciò creato una raccolta fondi (crowdfunding sul sito gofundme.com) per cercare di rientrare, e ricordo inoltre che abbiamo ancora alcuni libri della favola dei peluches, che possono essere un ottimo pensiero per Natale».