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L'ipotesi ancora in fase di realizzazione

Una duna per arginare la frana sulla Sp 108. Sassi: «I risultati del rilievo si avranno a metà dicembre»

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«I risultati del rilievo geomeccanico e della modellazione effettuata con appositi software, con l’indicazione anche delle dimensioni del vallo necessario a fermare i massi stessi, si avranno intorno a metà dicembre. Insieme alla relazione geologica, geotecnica e sismica per il dimensionamento e fattibilità del vallo, si potrà quindi dimensionare e progettare la duna in terre rinforzate per poi appaltare i lavori».

Queste le parole del consigliere provinciale Elio Ivo Sassi  dopo il sopralluogo di questa mattina sulla frana che ha comportato la chiusura della Sp108 tra Castelnovo e Villa Minozzo in seguito all'ondata di maltempo del 20 ottobre

Dunque una sorta di duna, che dissipi l’energia cinetica dei massi che rotolano dalla parete è l'ipotesi prospettata dallo studio, ancora in fase di realizzazione, da parte del geologo Paolo Beretti a cui la Provincia di Reggio ha affidato nelle scorse settimane un incarico per poter riaprire in sicurezza la Sp 108.

Sassi aggiunge che «nel caso la dimensione del vallo occupi tutta la strada e non sia dunque possibile riaprirla a senso unico alternato, utilizzando in parte la viabilità esistente, potrebbe esser necessario realizzare un bypass, che la Provincia studierà nei prossimi giorni, non appena ci verrà restituito il rilievo topografico».

Il geologo, specializzato nello studio dei cinematismi delle frane di crollo, ha già compiuto diversi sopralluoghi, confermando purtroppo la presenza di molte porzioni del versante a rischio franamento che escludono la possibilità di riaprire la Sp 108 in condizioni di sicurezza.

Questo potrà avvenire solo dopo il completamento dello studio finalizzato a definire le modalità del miglior intervento possibile, studio che la Provincia ha già avviato e che, ipotizzando appunto la realizzazione di un vallo che dissipi l’energia cinetica dei massi, prevede ulteriori approfondimenti: un rilievo plano altimetrico con laser scanner, ormai ultimato, e uno studio geomeccanico con rotolamento dei massi.

Questa attività, che prevede anche di calarsi in parete e analizzare il quadro fessurativo e la stabilità dei singoli blocchi a rischio distacco, è iniziata proprio ieri, giovedì, e proseguirà per circa due settimane.

Per il ripristino e la messa in sicurezza della Sp 108, come noto, la Provincia ha già provveduto, all'indomani dell'ondata di maltempo del 19 e 20 ottobre, a rendicontare alla Protezione civile nazionale attraverso la Regione una stima danni di 280.000 euro. Una somma che, proprio ieri, il Consiglio provinciale ha anticipato approvando un assestamento di bilancio.