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LA LETTERA

Elezioni regionali: c’è un dato “montanaro” che pare uscito di scena

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Riceviamo e pubblichiamo
Esultano, comprensibilmente, le forze politiche premiate dalle  recenti elezioni tenutesi per il rinnovo della nostra Assemblea regionale  (anche se si dovrebbe forse parlare al singolare, o quasi, visto che un partito della sinistra ha guadagnato, da solo, la maggioranza dei seggi consiliari), ma se andiamo ad osservare la mappa del voto consegnataci dagli organi di stampa, ne emerge un dato che, a meno di mie sviste,  pare  essere sfuggito alle componenti montane di dette forze politiche, oppure ritenuto poco o niente significativo  (come se  il dato in questione fosse giustappunto uscito di scena).
Da tale mappa si evincerebbe infatti che un’ampia porzione dei territori montani (segnatamente quelli di maggiore altitudine, in una coi cosiddetti di “crinale”) ha visto prevalere la coalizione di centrodestra, specie nelle province emiliane, tra cui la nostra, con una eccezione nella quale si è peraltro rasentato il pareggio, e le ragioni di siffatto  risultato possono ovviamente essere  di molteplice e svariata  natura, ma non possiamo escludere che  vi figuri anche lo scontento o insoddisfazione verso le politiche “montane” fin qui condotte dalla Regione (o che la stessa ha semmai mancato di fare)
A questo proposito ognuno di noi può naturalmente avere la propria opinione, anche parecchio distante  rispetto all’ipotesi cui appena sopra ho fatto cenno, ma in ogni caso mi parrebbe un dato meritevole di considerazione, e comunque non trascurabile, talché mi sarei aspettato una qualche parola in merito da parte di qualcuno degli esponenti  politici che a livello locale rappresentano, quanto a partito,  i decisori politici regionali, parole che invece non ho udito, sempre salvo mie sviste (a questo punto non resterebbe dunque che augurarsi che il dato in discorso giunga a trovare attenzione presso i decisori regionali).
P.B.