Autonomia abitativa, reinserimento lavorativo, ripartenza economica e sociale delle donne vittime di violenza: 900mila euro di risorse per i Comuni e le Unioni dei Comuni capofila dei 38 Distretti socio-sanitari, per accompagnare le donne vittime di violenza in un percorso di progressiva autonomia.
La Giunta regionale, nell’ultima seduta, ha deciso di destinare ai Comuni e alle Unioni di Comuni capofila dei 38 distretti socio-sanitari dell’Emilia-Romagna le risorse del Fondo nazionale per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità.
I nuovi finanziamenti, che gli Enti locali potranno integrare per rafforzare l’azione sul territorio, sono destinati a sostenere le donne vittime di violenza che insieme ai loro figli sono state inserite in percorsi di presa in carico e protezione da parte dei Servizi sociali comunali o di un Centro antiviolenza.
Con l’obiettivo di accompagnarle in un percorso di autonomia abitativa, reinserimento lavorativo e ripartenza economica e sociale. Per ogni donna l’intervento finanziario dovrà avere un valore massimo di 6mila euro a copertura di spese quali quelle per l’abitazione, l’istruzione e la formazione sua e dei propri figli. È compresa anche la possibilità di un contributo mensile, legato alle scelte e alle esigenze personali della donna, fino ad un massimo di 250 euro.