I Carabinieri del NAS di Parma, in collaborazione al locale Nucleo Carabinieri Forestali, hanno sequestrato, presso un albergo-ristorante dell’Appennino Reggiano, 37 chili di carne di cinghiale per un valore stimato di circa 1.000 euro.
Durante un’ispezione igienico-sanitaria, i militari, hanno richiesto le informazioni necessarie ed obbligatorie relative la rintracciabilità della carne. Essendo la merce sprovvista di tale documentazione al responsabile legale della struttura è stata commiata una sanzione amministrativa di 1.500 euro.
Su richiesta dei NAS, il Servizio Veterinario dell’AUSL, ha proceduto al campionamento della carne per le analisi di laboratorio, volte a verificare la presenza del virus della Peste Suina Africana.
I controlli igienico-sanitari vengono infatti effettuati per contrastare la diffusione della Peste Suina Africana. Una malattia virale che colpisce esclusivamente suini domestici e selvatici e non è trasmissibile all’uomo.
L’operazione, tuttavia, sottolinea l’impegno dei Carabinieri nella prevenzione della diffusione di malattie che minacciano la filiera agroalimentare italiana, proteggendo il comparto zootecnico nazionale.
I prodotti sequestrati saranno destinati allo smaltimento come previsto dalla normativa vigente.