‘Aver cura di chi ha cura’ è l’iniziativa promossa dal sindacato pensionati e dal Coordinamento donne SPI del distretto insieme alla Camera del Lavoro di Castelnovo ne' Monti, che si terrà per giovedì 3 ottobre, dalle ore 15, alla Casa della salute di Via Monte Cusna a Toano.
Nel corso dell’incontro si parlerà di sostegno alla domiciliarità e della rete dei servizi presenti in montagna.
I servizi sociali dell'Ausl operano in stretta collaborazione con gli Enti Locali, le reti sociali del territorio, le associazioni di volontariato. In particolare, in relazione alla popolazione anziana, in ogni distretto sanitario sono attivi da anni i servizi di assistenza anziani (SAA) per il coordinamento e l’integrazione delle funzioni socio-sanitarie delle persone più fragili.
Per spiegare alla popolazione le attività previste dal Piano sociale di zona saranno presenti all'incontro Francesca Iacopetti, responsabile del servizio sociale unificato del distretto di Castelnovo ne' Monti e Roberta Boiardi, responsabile distrettuale dell'area demenze che dialogheranno con River Tagliavini della segreteria provinciale Spi Cgil e con l'assessora ai servizi sociali del comune di Toano Cinzia Platini.
I lavori saranno aperti dal sindaco di Toano Leonardo Perugi. Coordinerà l'iniziativa Emanuela Bonicelli della Lega Spi di Toano e rappresentante del Coordinamento donne Spi di Castelnovo ne' Monti.
Come mi è già capitato di scrivere su queste pagine, e forse non una sola volta, io credo che il sostegno alla domiciliarità (obiettivo del tutto condivisibile, e da perseguire, specie in quelle zone come la nostra la cui popolazione sta viepiù invecchiando) abbia un crescente bisogno di strumenti in materia per così dire paralleli rispetto all’intervento pubblico.
Mi riferisco in particolare alle persone ancora autosufficienti, ma che necessitano di un qualche aiuto, solitamente di natura occasionale, nello svolgimento dei lavori domestici e che un tempo ricorrevano ai cosiddetti “vicini di casa” che si rendessero disponibili a dare una mano, dietro a corrispondente compenso da parte del fruitore della collaborazione.
Se non ricordo male, i Voucher potevano essere il mezzo idoneo per rispondere ad una tale prospettiva, ma potrebbero andar bene pure altri dispositivi, purché di impiego semplice e snello, e mi augurerei che i Corpi Sociali, quali si configurano le forze sindacali, condividessero detta “visione” delle cose, e se ne facessero altresì portavoce per il loro indubbio “peso”.
P.B. 02.10.2024