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al centro del gesto la diga di vetto

Lino Franzini ha deciso di riconsegnare l’attestato di cittadinanza affettiva

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Con un lungo post sui social, Lino Franzini, ha dichiarato di voler riconsegnare al Presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli, l’attestato di cittadinanza affettiva ricevuto vari anni fa proprio da Giovanelli e dall’allora sindaco di Ramiseto.

L’attestato era stato consegnato a Franzini per “il mio impegno per i paesi montani e per le attività di volontariato che ho sempre svolto – scrive - non posso tenere questa benemerenza. Ritengo che chi me la concesse non persegue i miei obiettivi di sviluppo e ripopolamento dei paesi montani.

Sono giunto a questa decisione dopo il convegno tenutosi a Villa Minozzo, dove Giovanelli ha dichiarato che alcuni studi sulla diga di Vetto definirono che si sarebbe inertizzata in 15 anni. Questo per me è stato troppo; quando è troppo è troppo. Ora come ora penso che solo il Grande Spirito ci possa aiutare, contro le ideologie o altri interessi il buon senso non può prevalere”.

Sempre sui social, sotto la propria dichiarazione, Franzini riporta le parole scritte da Giangiacomo Papotti “ Sapevo già di quale spessore sono dotati gli Alpini in termini di rispetto dei veri valori umani, la mia conoscenza dei fatti legati al Generale Reverberi mi aveva rapito l’anima""Quando conobbi Lino geom. Franzini - continua Papotti - riconobbi in lui quei succitati valori di passione, dedizione, caparbietà, amore del proprio territorio e per i suoi abitanti e con lui scelsi di scendere in campo affrontando le onde della tempesta, che è ancora in corso, e che sto anch’io pagando il prezzo per le mie posizioni assunte in difesa del “Progetto Marcello” per la tanto desiderata “Diga della Valle dell’Enza. Con atto di Lino, rinuncia a questo suo meritato e guadagnato merito d’essere stato nominato “vero montanaro”, non posso che piangere per questa sua sofferta decisione. Lino di rinunciare a quel suo agognato titolo”.

Nel suo messaggio, Papotti aggiunge un riferimento a Fausto Giovanelli “Ebbene caro Giovanelli non Le è bastato di mettere nel Suo carnet tanti insuccessi personali? Aggiungerà anche questo, ovvero di aver umiliato un uomo che si è battuto come un leone per salvare la Sua montagna reggiana!".

"Ho sempre parlato con molto rispetto e anche con sincera cordialità con Lino Franzini - le parole di Fausto Giovanelli - così è stato anche sabato sera a villa Minozzo come può testimoniare il numeroso pubblico presente. Sono dispiaciuto della reazione che non mi pare motivata. In ogni caso sul fatto che Lino Franzini abbia affetto e dato impegno per l'Appennino non ho e non
ho mai avuto dubbi. Sono sorpreso anche perché nel merito del tema diga di Vetto  non ho espresso contrarietà, ma piuttosto una motivata apertura, richiamando il cambiamento climatico e citando positivamente il percorso di studio e progettazione che è in atto ed è condiviso largamente da tutte le istituzioni locali e nazionali. Ho parlato del rischio di interramento di un invaso tra le argille solo con riferimento a una delle ragioni che (circa 35 anni fa) indussero Governo e Regione a non dare seguito al progetto Marcello".

 

1 COMMENT

  1. Bene ha fatto Lino Franzini (uomo di valore e principi di altri tempi!) a riconsegnare l’attestato di cittadinanza affettiva ricevuto, a suo tempo, dal Presidente (a vita!) del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli, per le motivazioni espresse nella sua comunicazione. Esemplare il messaggio di Giangiacomo Papotti che rappresenta, nei migliori dei modi, un uomo di valore come Lino Franzini.
    Con l’occasione gli rinnovo la mia immutata stima e amicizia.
    Ivaldo Casali

    • Firma - Ivaldo Casali