Il servizio che offre quotidianamente la Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti e Vetto è un servizio essenziale per la cittadinanza. Assieme alla Croce Verde di Busana, di Villa Minozzo e alla Croce Rossa di Carpineti, Casina e Toano forniscono, ai cittadini dell’Appennino, assistenza sanitaria continuativa.
Oltre alla normale e quotidiana gestione la Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti fornisce anche il servizio per il trasporto con accompagnamento infermieristico.
“Si tratta di un’ambulanza strutturata e allestita – spiega il presidente Jacopo Fiorentini - per fare lunghi tragitti con pazienti che hanno problemi di vario tipo. Si parla di trasferimenti da un ospedale all’altro e tutti con patologie diverse”.
Ci può fare un esempio?
Certamente. Ci è capitato quest’anno di avere una richiesta da un paziente di essere trasportato da Pinzolo, dove si era infortunato, a Madrid. Noi abbiamo organizzato il tutto partendo logicamente dall’ospedale dove era ricoverato per poi essere trasferito in Spagna. Giusto il tempo necessario per trovare autisti, barellieri, medici, infermieri e siamo partiti.
Quando avete iniziato a gestire questo tipo di trasporti?
Ormai sono 15 anni che li facciamo. Di media in un anno sono dai 40-50 servizi che offriamo a chi li richiede. Un totale di 1000 trasferimenti in giro per Italia ed Europa in questi anni. Inizialmente abbiamo istruito i dipendenti che a loro volta hanno istruito i volontari. Ora abbiamo diverse persone che sono in grado di fare questi viaggi con o senza medico.
Quante ambulanze avete dedicate?
Al momento sono due ed entrambe hanno un equipaggiamento che non è standard. Nel senso che hanno tutto il necessario delle ambulanze classiche d’emergenza con zaino, ossigeno e quant’altro serva. In più hanno la predisposizione per le incubatrici oppure per i ventilatori polmonari. Hanno il materassino antidecubito, il materassino più alto, la barella più stabile e anche l’ambulanza stessa è stata ideata per fare lunghi viaggi per cui con meno sussulti in modo da essere anche comoda. Senza contare che ogni ambulanza ha un gps e in caso di necessità possono chiedere aiuto.
Che tipo di pazienti trasportate?
Si tratta di polifratturati, di grandi obesi o di minori. Di solito sono trasferimenti da ospedale a ospedale ma in passato è capitato anche di andarli a prendere da un volo di stato per essere trasportati all’ospedale. Le casistiche sono tante e le più diverse.
Come venite contattati?
Di solito sono gli ospedali, strutture o anche dai pazienti. Ormai in giro per l’Italia siamo conosciuti per questo servizio e ci chiamano anche direttamente.
Vi arriva una richiesta come procedete?
Nulla viene lasciato al caso. C’è una gestione della chiamata e poi si procede con la gestione del servizio. In questo caso abbiamo un iter che prevede tutta una serie di check prima di poter partire. Si parte quanto tutto è a posto.