La festa dell’Agricoltura a Corneto compie 40 anni. Nel borgo Toanese si replica anche quest’anno, sabato 10 e domenica 11 agosto.
Si inizia sabato alle 19:00 con attrazioni per adulti e bambini, le orchestre di Massimo Dellabianca e Marco e Alice allieteranno le due serate e si chiuderà domenica sera con lo spettacolo pirotecnico a cui farà seguito uno spazio giovani col “Corneto after Party” col DJ MandM. Domenica mattina, dopo la santa messa delle 10, i giovani agricoltori sfileranno con antichi e moderni trattori facendo poi il giro del territorio. Nella stessa mattina di domenica alle ore 9 raduno di moto ed auto d’epoca e alle ore 8.30 ritrovo per la partenza del giro escursionistico non competitivo per MTB ed Ebike alla scoperta del nostro territorio.
La festa dell’Agricoltura trova a Corneto la sua sede naturale, infatti, nel borgo l’attività predominante è quella agricola dedita alla produzione del Parmigiano reggiano che vede operative tra le più moderne aziende agricole gestite da tanti giovani che hanno dato continuità a questa vocazione economica del posto.
Nei 40 anni di attività, in estrema sintesi, oltre alla realizzazione delle opere, si è vista crescere la partecipazione di tante persone e si è assistito anche il passaggio di testimone generazionale nella conduzione della festa, ora trainata dai più giovani affiancati dai veterani. In tanti anni si è assistito anche al cambio di tanti parroci che hanno sempre accompagnato e supportato questa iniziativa parrocchiale: don Paolo Cattari, Don Raimondo Zanelli, Don Stefano Borghi, don Giancarlo Bertolini, Don Gigi Milani ed ora don Giuseppe Lusuardi insediatosi nell’autunno scorso nel toanese.
La cucina offre una gastronomia ovviamente contadina curata dalle mitiche e inossidabili resdore del posto, nel menù del ristorante, insieme ad altri, si possono trovare anche piatti antichi e inusuali riproposti secondo la tradizione come la polenta con farina macinata a pietra accompagnata da cotiche e fagioli (e anche da molto altro). Nello spazio ristorante gestito dai giovani si potrà invece scegliere tra piadine e pizza al taglio e gnocco fritto.
Le origini
Festa iniziata quasi per scherzo dal compianto parroco Don Maurizio Bocedi, morto giovanissimo in un incidente stradale mentre tornava dopo un evento animato da bambini e giovani della sua parrocchia nella casa protetta di Rivalta. Ha lasciato una grande impronta e soprattutto un seme che tutti i parrocchiani, da bravi contadini, hanno saputo far crescere nel tempo: impegno, coesione, volontariato, senso di comunità e soprattutto obiettivi a cui tendere volti al “bene comune” per mantenere vivo e migliorare il paese oltre che a salvaguardare il patrimonio artistico e culturale esistente riconducibile alla famiglia dei Ceccati, scultori della pietra e del legno. Questa è l’essenza di questa festa che in 40 anni ha visto realizzate diverse opere: ristrutturazione della chiesa, rifacimento del campo sportivo con illuminazione, costruzione della struttura polivalente, realizzazione del parco giochi per bambini, ristrutturazione della canonica, restauro del prezioso campanile del Ceccati. Obiettivi costosi e ambiziosi che, grazie ai proventi della festa e di altri contributi, ma anche grazie all’impegno e la perseveranza dei cornetani stessi, sono stati tutti realizzati. La festa dell’Agricoltura è divenuta nel tempo quasi un rito estivo a cui non ci si può sottrarre, è il luogo del “rincuntremse”, ove i tanti emigrati dalla montagna, ritornando alla casa natia per le vacanze, tacitamente ogni anno si danno appuntamento per ritrovarsi.
Il programma delle mostre
Nel programma denso e ricco di proposte gastronomiche e di attrazioni, si inserisce, come ogni anno, una serie di mostre curate e allestite dal Centro studi “I Ceccati” ispirate all’antico mondo contadino, ma non solo.
Quattro saranno le esposizioni da visitare nel museo locale e in chiesa.
Mostra artistica “Insieme con l’arte” con le opere del famoso artista scandianese Paris Cutini, le cui tele sono state esposte in Italia e all’estero, del figlio Giancarlo Cutini e Lucia Ferrari che per il 40ennale hanno deciso di donare una preziosa opera con tema agreste al Centro studi considerando la particolare sintonia della rappresentazione con le caratteristiche del borgo e delle Finalità del Centro studi.
In Chiesa saranno esposte le preziose opere lignee realizzate dalla maestria di Clodomiro Borgonovi artista del legno, degno prosecutore dell’arte dei Ceccati. Si potranno poi ammirare quadri di vita contadina in miniatura che grazie all’ingegno di Ernesto Ferri di Rondinara prende vita con un movimento meccanico che riesce a riprodurre ritmi e azioni della quotidianità rurale, dalla pigiatura nei tini, la tessitura al telaio, la mungitura ecc.. opere uniche nel loro genere che ci restituiscono anche una dimensione storica dell’agricoltura. A corredo di questa esposizione un originale allestimento che il Centro studi ha realizzato raccogliendo foto e pagine di saggezza presso tutti gli anziani del luogo.
Lo stesso Centro Studi curerà anche l’ormai tradizionale spettacolo sotto il campanile che si terrà domenica alle ore 17 per valorizzare artisti del territorio condotto dalla Cesira (Silvia Razzoli) col la sua compagnia teatrale “il Buffone di corte” che in sintonia con le mostre darà spazio a divertenti pillole di teatro dialettale.