Un tuffo al cuore...
È quello che ho provato ieri l'altra sera nell’assistere al musical su Madre Teresa, che i ragazzi di Villa Minozzo hanno portato in scena per la chiusura della missione giovani.
Una emozione forte nel vedere il teatro gremito di ragazzi con i genitori, nonostante l’inclemenza del tempo. Poi lo spettacolo, anzi gli spettacoli, sì perché oltre il musical, lo spettacolo vero è stato vedere con quanta passione quanta armonia, quanto impegno i ragazzi hanno ricostruito la vita di Madre Teresa. Tempo strappato al loro quotidiano, rinunciando magari alla serata fuori, per poter partecipare alle prove, per essere parte di quell’ingranaggio.
Uno spettacolo del genere fa davvero bene al cuore, ti rimette in pace, ti fa vedere il modo con altri occhi, quelli appunto dei ragazzi, dei giovani. Allora diamo a questi giovani, fiducia, diamo loro opportunità, spazi di aggregazione, modo e luoghi dove poter esprimere la loro creatività, la loro gioia di vivere, il loro Inno alla vita.
Tanti sono i “grazie” per questa missione, al Parroco Don Alberto, perché l'ha voluta e sostenuta, a quanti a vario titolo hanno dato una mano per far sì che questo momento di Comunità e unione dei ragazzi potesse realizzarsi, ai padri missionari che hanno animato la settimana, ma soprattutto un grazie grande va a loro i destinatari della missione, i ragazzi, sono stati tanti, hanno vissuto davvero una settimana diversa.
In ultimo, ma non per questo di minor importanza, la presenza fra i ragazzi del loro coetaneo Giuliano Razzoli, ha vissuto la giornata di chiusura con i ragazzi, partecipando alla messa domenicale, allo spettacolo serale, non è cosa da poco, visti i suoi numerosi impegni, anche con la stagione invernale avviata, testimone anche in questo di quanto i nostri giovani sappiano fare gruppo, e siano disponibili verso i coetanei, campione, anzi uomo vero.
La speranza, anzi la certezza è che questo ricordo li accompagnerà per tutta la vita.
(M.B.)
Un tuffo al cuore
Sì, sono stati grandi! Grande l’impegno, la voglia di stare insieme, grande la consapevolezza di rappresentare, anche se con un musical, la vita di una Santa straordinaria come Madre Teresa. E’ uscita la preghiera. Pace, amore, carità e umiltà. Tutto è nei loro cuori. Io ero con loro e l’ho sentito dal primo giorno.
Un abbraccio grande!!!!!
(Fabri)
E’ vero, ci avete trasmesso grandi emozioni… siete stati straordinari. Grazie di cuore ed ora mi auspico che… ci sia una prossima volta e tante tante ancora…
Un abbraccio a tutti!!!!
(Roberta)
Il migliore investimento per la comunità!
“I RAGAZZI SONO SEMPRE UNA GRANDE RICCHEZZA PER OGNI SOCIETÀ”. Con queste (e molte altre) bellissime parole, Padre Gianmaria della Famiglia di Nazareth si avvia a concludere l’intervista gentilmente concessami lo scorso sabato durante la sua missione a Villa Minozzo. Impossibile non ripensare a quelle stesse parole, durante e dopo la rappresentazione. Credo che altrettanto sia capitato al Padre. Quei ragazzi, con il cuore e con la testa, hanno dato a tutti un grande insegnamento che ci auguriamo abbia contribuito, almeno un pochino, a smussare il tortuoso cammino verso una condivisione allargata di questo profondo messaggio.
(Lucia Manicardi)
E’ meraviglioso tornare a casa dall’università, stanchi e un po’ “spenti” dai tanti impegni, e trovare questo articolo. Articolo che ti riporta alle sensazioni di domenica sera. Ringrazio infinitamente M.B. per aver scritto queste righe. Il nostro impegno è stato grande, immenso, se pensiamo a quanto siamo riusciti a costruire in un solo mese. Fantastico! Si è parlato di armonia, esattamente questo abbiamo provato; armonia tra noi e questa donna meravigliosa che ha fatto della sua vita Dono per gli altri…
La sera dello spettacolo ogni cosa era al suo posto, l’atmosfera e la magia ha catturato noi per primi sul palcoscenico; la voce profonda di Madre Teresa in sottofondo, la conversione del giornalista, la “preghiera semplice” di San Francesco resa canto di gioia come finale. Tutto questo e molto altro ci ha parlato di Bene, vero bene, con la “b” maiuscola, di carità, di speranza. La speranza che gli spettatori presenti abbiano pensato a quanto sia prezioso sapersi offrire agli altri, dimenticandosi, perché no, un po’ di se stessi con cuore libero e sincero. Non c’è emozione più bella! Ma ho l’impressione che il nostro Inno alla vita sia arrivato alla mente ma sopratutto al cuore di molte persone presenti.
Un grazie ai ragazzi, semplicemente fortissimi e incredibilmente in gamba!
(G.Z.)