“Oggi 4 luglio siamo ancora isolati. Non è cambiato ancora nulla, sono oramai nove giorni che viviamo così e per andare a lavorare devo pagare un'auto a noleggio perchè la nostra è bloccata davanti all'abitazione. La nostra casa sorge sul sentiero Cai dei Ducati”.
E’ l’amaro commento di Roberta Verzelloni e del compagno Mirko Lambruschi, che abitano a Cà Giuliani, uno zona colpita da frane e smottamenti durante il nubifragio che si è abbattuto sull’Appennino lo scorso 24 e 25 giugno.
Dopo l’alluvione, l'accesso all’abitazione della coppia è andato distrutto: si tratta di una strada secondaria, si percorre il sentiero, si scende e poi diventa una strada carrabile, ora non più agibile. Possono uscire solo a piedi.
“Per raggiungere le auto – spiegano - dobbiamo passare per il campo e percorrere un bel tratto di strada, come mostrato nel video. E quello che vedete è solo un terzo del tragitto che dobbiamo fare”.
“Come già detto, qui noi ci viviamo. Forse ci trascurano perché in questa strada viviamo solo noi, il resto delle case sono utilizzate per le vacanze. Non si può continuare così”.