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Iren, un bilancio del post alluvione

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In occasione dell’emergenza maltempo del 24-25 giugno scorsi, i tecnici di Iren Acqua Reggio sono stati impegnati in numerosi interventi sulla rete idrica che, a causa delle condizioni meteorologiche, ha subito danni di varia gravità, in particolare nella zona dell’Appennino.

I comuni nei quali si sono registrati i maggiori problemi, a causa della piena di rii e torrenti o di movimenti franosi, sono stati Carpineti (rottura delle tubazioni nelle località Via Molino Baroni e via Dorgola), Castelnovo Monti (rotture in via Gatta ed in via Campolungo), Vetto (rottura in via Castellina e problemi a un pozzetto acqua, che dovrà essere delocalizzato, in località Ca’ Giamarra).

Si sono verificati problemi anche a Ligonchio alla fognatura di Cinquecerri, dove la piena ha occluso il manufatto di accesso al depuratore, a Vetto, dove alcune frane hanno comportato danni al collettore fognario di Via Valle dei Cavalieri e all’impianto di sollevamento di Pineto e a Castelnovo Monti, dove la piena ha allagato l’impianto di depurazione di Cà Perizzi e ha danneggiato la sponda della fossa imhoff di via Gatta.

Interventi anche a Canossa (dove l’esondazione del rio Fornace ha precluso l’accesso alla centrale idrica di Cerezzola) e, soprattutto, Vezzano sul Crostolo. In quest’ultimo Comune una decina di persona tra tecnici e squadre operative hanno lavorato per un giorno e mezzo per ripristinare la tubazione a servizio di Pecorile e di Sedrio, che si era rotta in più punti. Si è cercato di attenuare il disagio della popolazione tramite la distribuzione di un migliaio di litri d’acqua in sacchetti e l’intervento di un’autobotte.

Da una prima ricognizione, effettuata su richiesta della Protezione Civile  ai fini della proclamazione dello stato di emergenza nazionale, l’importo complessivo ipotizzato per la spesa di sistemazione, tra opere eseguite in via d’urgenza e realizzazione di interventi strutturali, si aggira sui 750mila euro.