Dopo la tempesta torna il sereno e si cerca di ritornare alla normalità. Il Comune di Baiso è tra i più colpiti dal nubifragio che ha colpito l’Appennino reggiano nei giorni scorsi. Il neo sindaco Fabio Spezzani fa il punto della situazione.
“Colpito metà del territorio”
“Possiamo dire che ad essere stato colpito dal nubifragio è metà del territorio. La strada provinciale è stata riaperta ieri in tarda serata, tra le 22:30 e le 23, grazie al lavoro della ditta Bianchi che, così come tutte le tantissime altre ditte coinvolte sul territorio, sono state presenti e particolarmente efficienti in questi nuovi giorni di nubifragio. Il nostro comune, soprattutto nella parte meridionale, è stato colpito da precipitazioni ancora più corpose rispetto a quelle del tre e quattro giugno 2023, si stima che il quantitativo d’acqua caduto tra la domenica e il martedì mattina oscilli tra i 190 e i 200 mm e soprattutto, rispetto all’anno scorso, abbiamo un territorio colpito più ampio. Se l’anno scorso i fenomeni erano circoscritti sostanzialmente alla frazione di San Cassiano con alcune specificità, Ponte Secchia, Gavia e Debbia, quest’anno abbiamo avuto problematiche fino a Magliatica, quindi fino a Baiso capoluogo. Abbiamo avuto tantissime strade comunali interrotte, da Baiso a ponte Secchia e che abbiamo riaperto martedì pomeriggio; le provinciali sono rimaste chiuse un po’ più a lungo: sulla Sp 98 il ripristino è stato più veloce, sulla Sp19 è stato richiesto un intervento un po’ più corposo”.
“La frana di Ca’ Lita sorvegliata speciale”
“Il monitoraggio costante sta notando come ci siano alcuni movimenti di accelerazione che ad oggi non destano preoccupazione ma che restano ovviamente sorvegliati speciali perché il quantitativo d’acqua caduto è particolarmente corposo, a valle la regimazione ha subito qualche danno proprio perché il flusso d’acqua stimato è stato ben al di sopra delle possibilità.
L’anno scorso l’agenzia territoriale che colgo l’occasione di ringraziare aver deciso di addirittura tripartire questo Fossati di deviarne un tratto che da lì non è più passato ma ovviamente questi 200 mm d’acqua hanno fatto sì che uno dei due rami si fissurasse a due altezze diverse, una più a margine del ponte del Carnione una invece più a Monte, arrecando anche danno alla famiglia Rivi che ha avuto l’allagamento della parte sottostante inferiore di casa.
Abbiamo una casa parzialmente raggiungibile perché la strada è franata e ci richiederà un intervento un po’ più corposo, gli accessi alle altre abitazioni sono state tutte ripristinate: a Castello di San Cassiano, tutta la viabilità a Deppia, casa Poggioli insomma sono cantieri ancora in atto ma che ci permettono comunque di garantire l’accessibilità e la fruizione anche alle auto da parte di