Nella polemica scoppiata a Casina dopo l’annuncio dell’assessore alla cultura, Alessandro Torri Giorgi, dell’avvio di un evento che prevede uno spettacolo teatrale all’interno del cimitero, interviene anche il musicista Riccardo Sgavetti.
“Criticate, senza conoscerne il contenuto”, scrive Sgavetti per rispondere ai tanti cittadini che disapprovano un'iniziativa "nata per narrare la vita delle persone che sono vissute in paese e che sono sepolte lì e mantenere dunque viva la loro memoria".
Idea questa che non piace neanche agli esponenti del circolo PD di Casina. “Ci sono diversi modi, forse più consoni di questo, per rendere omaggio ai nostri defunti", ha dichiarato Barbara Incerti.
Sgavetti, che prenderà parte questi spettacoli, precisa: “Si tratta di un recital che narra le vicende di alcuni personaggi che hanno vissuto nei borghi e sono "ospiti" di quei luoghi. Partigiani, staffette, religiosi missionari. Le loro vicende verranno raccontate rispettosamente utilizzando informazioni che spesso gli stessi famigliari ci hanno fornito. Le musiche, acustiche con voce e chitarra, parlano dei luoghi della terra reggiana, di resistenza, di amore per la propria terra”.
“Spettacoli del genere – conclude- sono stati proposti ad esempio a Bologna davanti alle tombe di Lucio Dalla e Guglielmo Marconi, nei cimiteri ebraici nel giorno della memoria ecc... Prima di criticare 'a priori' vi invito a presenziare, ascoltare i testi e apprezzare la passione e la valenza artistica e storica della cosa. Non prendiamocela con l'arte per favore, ci sono problemi ben più gravi su cui si rimane in silenzio”.
Io non metto certo in dubbio la qualità dello spettacolo teatrale e la bravura degli artisti, ma credo nondimeno -. senza pretesa di essere nel giusto – che tutti gli “ospiti” del Cimitero vi “riposano in pace”, senza distinzione rispetto a come sono stati in vita, e mi chiedo pertanto se sia appropriato ricordarne qualcuno soltanto, sicuramente meritevole di veder mantenuta viva la propria memoria, ma non mancano altri luoghi dove poterlo fare ed “ascoltare i testi e apprezzare la passione e la valenza artistica e storica della cosa” (il che non mi sembrerebbe un voler “prendersela con l’arte”).
P.B. 22.06.2024