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Le “Fiamme Gialle” a Reggio durante il secondo conflitto mondiale

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1. Allievo della Scuola Alpina di Predazzo della R. Guardia di Finanza, Passo Rolle, dicembre 1940. Archivio ASMER, Fondo Verrecchia.

Come tutti i corpi militari, presero parte al secondo conflitto mondiale anche i Finanzieri. Inquadrati nei Reparti mobilitati, ebbero il compito di combattere il contrabbando, sia vai mare che via terra. Non mancarono però, analogamente ai loro colleghi Carabinieri, di distinguersi per gli aiuti prestati agli ebrei perseguitati, per aver difeso la popolazione civile al confine italiano orientale, venendo infoibati, e per aver partecipato alla Resistenza. Fulgido in questo senso è l’esempio del generale Alfredo Malgeri, Medaglia d’oro al valore della Guardia di Finanza, distintosi la Liberazione di Milano.

Come si legge sul sito ufficiale della Guardia di Finanza, durante i due conflitti mondiali, hanno contato 4.209 caduti nell’aiuto alla popolazione ebrea e civile italiana, meritando complessivamente 20 ricompense al Valor Militare alla Bandiera di Guerra ed oltre 2.200 analoghe decorazioni concesse a singoli militari.

2. Finanzieri in posa con Mitragliatrice Fiat Revelli mod.14/35, Grecia, 1941. Archivio ASMER, Fondo Verrecchia.

Secondo gli archivi di ISTORECO e di Lessico Biografico IMI (limitatamente ai prigionieri in Germania), i militari delle Fiamme Gialle reggiani caduti durante il secondo conflitto mondiale furono:

  • Berselli Lino da Bagnolo in Piano, figlio di Prospero, classe 1903, appuntato della Legione della Regia Guardia di Finanza di Firenze, caduto in prigionia ad Aalen, attualmente nel distretto di Stoccarda (Germania) come Internato Militare Italiano (IMI) il 14 aprile 1945 e sepolto oggi nel Cimitero comunale di Ferrara
  • Bonini Nello da Castelnovo ne’ Monti, figlio di Luigi, classe 1922, finanziere del XVI Battaglione mobilitato della Regia Guardia di Finanza, caduto sul fronte greco l’8 settembre 1943
  • Friggeri Pierino da Brescello, figlio di Benso, classe 1924, finanziere della Legione Allievi della Regia Guardia di Finanza, caduto in prigionia in luogo non precisato in Germania come Internato Militare Italiano (IMI) il 2 maggio 1945 e sepolto oggi nel Cimitero comunale di Brescello
  • Pietri Clarenzio da Correggio, figlio di Fionigio, classe 1914, finanziere del II Battaglione mobilitato della Regia Guardia di Finanza, caduto sul fronte jugoslavo il 22 luglio 1941
  • Ruffini Antonio da Vetto, figlio di Giosuè, classe 1905, finanziere della Compagnia della Regia Guardia di Finanza a Rodi in Grecia, caduto in quel luogo il 2 febbraio 1945

Come da tradizione in questo genere di articoli, si ricorda l’operato di ISTORECO, che ha digitalizzato molti dei ruoli matricolari dei soldati reggiani del Novecento, e quello del Commissariato generale per le onoranze ai caduti (ONORCADUTI), ente del Ministero della Difesa che, oltre alla gestione dei sepolcreti e delle zone monumentali, si occupa di ricercare, recuperare, rimpatriare i caduti italiani non ancora individuati, dando o ricevendo notizie dai congiunti.

Fare ricerca storica e ricordare i caduti significa portare una testimonianza di un particolare evento bellico, fra i tanti possibili, affinché ciò che è stato non si ripeta mai più.