Home Cronaca La notte prima degli esami: un’emozione che si rinnova tutti gli anni

La notte prima degli esami: un’emozione che si rinnova tutti gli anni

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Alle 8.30 di domattina, 19 giugno, tutti seduti nei loro banchi per l’ultima volta: è tutto pronto per il via all’esame di maturità, tanto atteso e un po’ temuto, da qualcuno. Oggi gli studenti affronteranno la prova di italiano e dovranno scegliere tra sette tracce fornite dal Ministero. Martedì 20 giugno si terrà la seconda prova scritta.

La notte prima degli esami sarà uno di quelle che si ricorderà per sempre. Quindi cosa dire a questi giovani che stanno per raggiungere il primo traguardo della loro vita?

Abbiamo raccolto la testimonianza di due docenti, che oggi siedono dall’altra parte della cattedra ma che hanno vissuto la loro ‘notte prima degli esami’.

Marco Capriglio, docente di sostegno del Cattaneo Dall’Aglio e collaboratore di Redacon ricorda bene la maturità. “Sono passati meno di dieci anni – ci racconta - Ricordo alcuni compagni che si sono svegliati in piena notte per ripassare. Questo viaggio è durato cinque anni e anche se è difficile, i ragazzi devono cercare di stare sereni e soprattutto devono cercare di stare uniti. Questo è l’ultimo momento in cui sono insieme come ‘classe’: è qualcosa di indescrivibile. Ho visto entrare tanti miei ex compagni entrare dicendo non ne posso più e li ho visti uscire piangendo perché uscivano dalla scuola, e l’esame era andato benissimo”.

Il professor Capriglio consiglia di “stare insieme, divertirsi, perché indipendentemente dal percorso scelto per il futuro - Università o lavoro – resta comunque la fine di un percorso che li proietterà nel mondo degli adulti e cambieranno tante cose”.

L’appello del professor Capriglio: “Restate uniti e godetevi ogni momento: la maturità non prendetela come un voto ma un processo e un viaggio che state facendo e si sta compiendo, godetevi questo piccolo viaggio insieme perché sarà comunque nei vostri ricordi per sempre. Potrete prendere lauree, master, dottorati, incarichi di lavoro più o meno prestigiosi, ma alla fine la maturità è il primo grande traguardo della vita. E quindi in bocca al lupo a tutti gli studenti, in particolare quelli della montagna”.

Un ricordo anche di Paola Ruini, docente di sostegno dell’istituto d’istruzione superiore.

“Domani sarò anch’io presente durante la prima prova – ci racconta - la fatidica prima prova dell’esame di maturità. Accompagnerò un ragazzino che ho seguito fin dal primo anno e devo dire che è sempre un’emozione per noi insegnanti che entriamo in quelle aule. Ed è un’emozione che trapela anche dagli animi dei ragazzi. La notte prima degli esami, non so spiegarmi il perché, è un’emozione che tutti gli anni si rinnova.

L’esame di maturità si ricorda sempre come delle prime grandi prove difronte alla quale ti mette la vita. E’ un ricordo indelebile pieno di emozione ma anche pieno di vita. Mi ricordo ancora, nonostante siano passati diversi anni, il momento in cui quel mio dizionario sotto il braccio, sono entrata nell’aula e mi ricordo ancora il momento in cui il mio papà mi ha accompagnato durante l’esame orale: è rimasto fuori tutto il tempo ad aspettarmi.

L’esame di maturità è un trampolino di lancio verso il futuro.  Faccio un grandissimo in bocca del lupo a tutti questi ragazzi che si affacciano alla vita”.