Durante la Seconda Guerra Mondiale, i Carabinieri furono presenti su tutti i fronti, sia in armi, sia nella vita quotidiana, tenendo fede alla loro promessa di essere vicini alla popolazione. Celebre in questo senso è l’esempio del vicebrigadiere Salvo D'Acquisto: il 23 settembre 1943, a Torre di Palidoro, vicino a Roma, si autoaccusò di aver ucciso due tedeschi, per salvare ventidue cittadini civili. Ancora, i Martiri di Fiesole, Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, tutti e tre Medaglie d’oro al valor militare, che si consegnarono ai tedeschi per evitare la fucilazione di dieci civili come rappresaglia contro l’Arma per aver appoggiato la Resistenza fiorentina.
La storia dell’Arma dei Carabinieri sarebbe impossibile da trattare in un articolo solo. Resta tuttavia giusto e doveroso, a conclusione del percorso intrapreso su questa testata, il ricordo dei militari reggiani che caddero in servizio durante quegli anni segnati da una guerra mondiale prima e una guerra civile poi.
Secondo gli archivi di ISTORECO e di Lessico Biografico IMI (limitatamente ai prigionieri in Germania), i militari dell’Arma reggiani caduti durante il secondo conflitto mondiale furono:
- Andreoli Armando da Luzzara, classe 1907, carabiniere della Compagnia Vicereale Carabinieri Reali, caduto in Africa Orientale il 17 gennaio 1941
- Antoniani Ettore da Castellarano, classe 1894, brigadiere del Gruppo Carabinieri Reali di Modena, caduto in prigionia a Kahla in Turingia (Germania) come Internato Militare Italiano (IMI) il 2 febbraio 1945 e ivi sepolto
- Bacchi Adelmo da Guastalla, classe 1904, carabiniere della 40^ Sezione Mista Carabinieri Reali, caduto sul fronte croato il 9 settembre 1943
- Baisi Ennio, classe 1923 da Ramiseto, carabiniere della Legione Territoriale di Genova, caduto a La Spezia in seguito allo scoppio di una bomba il 6 agosto 1944
- Baisi Stelio da Ramiseto, classe 1922, carabiniere della Legione Territoriale di Bari, arruolatosi coi partigiani, cadde in territorio metropolitano il 25 luglio 1944
- Barbieri Marino Adelmo da Casina, classe 1921, carabiniere del Nucleo Postale Carabinieri Reali, caduto sul fronte russo il 12 gennaio 1943
- Bertoia Ubaldo da Villa Minozzo, classe 1906, brigadiere della Compagnia Vicereale Carabinieri Reali, caduto in Africa Orientale il 6 marzo 1941
- Bettuzzi Bartolomeo da Casalgrande, classe 1916, carabiniere della Legione Territoriale di Udine, arruolatosi con i partigiani, cadde a Maranello il 19 gennaio 1945
- Bragazzi Agostino da Collagna, classe 1913, carabiniere della Legione Territoriale di Torino, caduto in territorio metropolitano il 14 giugno 1944
- Campioli Innocente (MBVM) da Scandiano, classe 1921, carabiniere della Legione Territoriale di Padova, arruolatosi come partigiano, cadde a Piacenza il 6 settembre 1944
- Casanova Giovanni da Ligonchio, classe 1914, carabiniere della Legione Territoriale di Livorno, luogo in cui cadde il 9 agosto 1943
- Chierici Armando da Reggiolo, classe 1888, maresciallo maggiore del VII Battaglione Carabinieri Reali, caduto sul fronte greco il 20 ottobre 1943. Il carabiniere è sepolto a Bari, nel Sacrario Militare Caduti d’Oltremare
- Curini Ruffino (CGVM) da Vetto, classe 1920, carabiniere del XI Battaglione Carabinieri Reali caduto sul fronte jugoslavo il 13 luglio 1941
- Ferrari Jores da Toano, classe 1923, carabiniere del XVI Battaglione Carabinieri Reali, morto in Jugoslavia il 16 gennaio 1943
- Ferretti Fernando (MOVC) da San Martino in Rio, classe 1920, carabiniere della Legione Territoriale di Trieste, caduto nell’eccidio di Malga Bala il 25 marzo 1944
- Fiorini Ottavio da Collagna, classe 1922, carabiniere della 66^ Sezione Motociclisti Carabinieri Reali, caduto il 17 gennaio 1943
- Folloni Antonio da Luzzara, classe 1908, appuntato della Legione Territoriale di Bologna, caduto in territorio metropolitano il 26 aprile 1944
- Gattamelati Arturo da Casina, classe 1906, carabiniere del VII Battaglione Carabinieri Reali, caduto l’8 settembre 1943 sul fronte greco
- Gatti Samuele da Villa Minozzo, classe 1921, carabiniere del XIII Battaglione Carabinieri Reali, catturato sul fronte albanese e morto il 2 febbraio 1945 in prigionia in Germania come Internato Militare Italiani (IMI) in luogo imprecisato. Attualmente è sepolto a Francoforte Sul Meno, nel Cimitero Militare Italiano d'Onore, riquadro Q, fila 2, tomba 16
- Ghirardini Guido (MBVM) da Toano, classe 1914, carabiniere della Compagnia Carabinieri Vicereali, morto in India come prigioniero degli Alleati il 18 novembre 1945, dopo essere stato catturato dagli stessi nei fatti di Amba - Alagi (Africa Orientale) il 3 maggio 1945 dove era in servizio
- Giansoldati Domenico da Vetto, classe 1923, carabiniere della Legione Territoriale di Bologna, caduto in prigionia a Kahla in Turingia (Germania) come Internato Militare Italiano (IMI) il 22 dicembre 1944 e ivi sepolto
- Grimelli Mario da Vetto, classe 1906, carabiniere della 15^ Compagnia Autisti Carabinieri Reali, caduto il 2 dicembre 1942 mentre operava nel Mediterraneo
- Grossi Ettore Ildebrando da Baiso, classe 1923, carabiniere della Legione Territoriale di Bologna, caduto in territorio metropolitano in luogo imprecisato il 1° maggio 1944
- Guidetti Romeo da Scandiano, classe 196, carabiniere della Legione Territoriale di Firenze, caduto a Firenze il 17 maggio 1943
- Lanzi Carlo da Viano, classe 1921, carabiniere del XIII Battaglione Carabinieri Reali, catturato in Albania e deportato ad Amburgo Germania come Internato Militare Italiano (IMI), dove morì il 4 agosto 1944 a causa di un bombardamento aereo. il carabiniere è sepolto nel Cimitero Militare Italiano d'Onore, nel riquadro 5, fila G, tomba 23
- Lombardi Luigi (MBVM) da Toano, classe 1919, carabiniere del XIV Battaglione Carabinieri Reali, caduto a Santa Caterina (Lubiana, Croazia) il 19 marzo 1943
- Lugli Aldo da Reggio Emilia, classe 1916, carabiniere della Legione Territoriale di Trieste, caduto in territorio metropolitano l’8 settembre 1943
- Meglioli Mario da Castellarano, classe 1923, carabiniere della 356^ Sezione Mista Carabinieri Reali, caduto sul fronte russo il 15 gennaio 1943
- Montermini Azio da Casina, classe 1921, carabiniere del XIII Battaglione Carabinieri Reali, caduto sul fronte croato il 29 agosto 1943
- Munari Mentino da Vetto, classe 1915, brigadiere del Gruppo Carabinieri Reali di Ferrara, caduto a Parma l’11 luglio 1944
- Pifferi Lino da Castellarano, classe 1903, carabiniere del Gruppo Carabinieri Reali di Modena, caduto in territorio metropolitano il 23 dicembre 1943
- Pighini Andrea da Ligonchio, classe 1899, carabiniere della Legione Territoriale di Alessandria, caduto in territorio metropolitano il 2 maggio 1944
- Prati Adelmo da Baiso, classe 1903, carabiniere della Legione Territoriale di Bologna, caduto in prigionia in luogo imprecisato in Germania come Internato Militare Italiano (IMI) il 14 dicembre 1944
- Rabotti Pellegrino da Vetto, classe 1920, carabiniere della Legione Territoriale di Brindisi, morto nell’affondamento della motonave Iseo nel Mediterraneo il 29 dicembre 1942
- Rinaldi Iames da Poviglio, classe 1922, carabiniere del VIII Battaglione Carabinieri Reali, catturato dai partigiani greci e caduto il 28 marzo 1943 sul fronte greco
- Ruffini Cesare da Castelnovo Sotto, classe 1908, carabiniere della 186^ Sezione Mista Carabinieri Reali, caduto sul fronte greco il 13 agosto 1943
- Ruini Guerrino da Casalgrande, classe 1915, carabiniere della Legione Territoriale di Padova, arruolatosi con i partigiani, fu fucilato dai fascisti sul Grappa il 24 settembre 1944
- Scorticati Ugo da Brescello, classe 1921, carabiniere della 136^ Sezione Mista Carabinieri Reali, morto a Shelyakyno (Russia), il 23 gennaio 1943
- Ternelli Aldo da Viano, classe 1907, brigadiere del Gruppo Carabinieri Reali di Modena, caduto in territorio metropolitano il 4 dicembre 1944
Come oramai noto ai lettori, qualora qualcuno dovesse riconoscere un proprio parente, può cercarne il ruolo matricolare: esso è il primo documento di identificazione di un soldato, che riporta le notizie essenziali. Questi documenti si trovano presso l’Archivio di Stato di Modena, che custodisce i documenti dei soldati modenesi e reggiani. Nella provincia di Reggio Emilia opera ISTORECO, che ha digitalizzato la quasi totalità dei questi documenti. Navigando sul loro sito web, è possibile reperire gratuitamente alcuni ruoli matricolari e altri importanti documenti di tutti i militari reggiani che hanno combattuto, sono caduti o sono stati deportati durante le guerre del Novecento.
È infine possibile recuperare ulteriori documenti dei soldati caduti o dispersi seguendo le indicazioni
contenute sul sito del Commissariato generale per le onoranze ai caduti (ONORCADUTI), ovvero l’ente del Ministero della Difesa che, oltre alla gestione dei sepolcreti e delle zone monumentali, si occupa di ricercare, recuperare, rimpatriare i caduti italiani non ancora individuati, dando o ricevendo notizie dai congiunti.
Fare ricerca storica e ricordare i caduti significa portare una testimonianza di un particolare evento bellico, fra i tanti possibili, affinché ciò che è stato non si ripeta mai più.