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A scuola… di geocaching

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In quest’anno scolastico, noi ragazze e ragazzi della 3^F della scuola media di Felina abbiamo scoperto un modo nuovo per coniugare gioco di squadra, attività all’aperto, conoscenze storiche e culturali, uso di cartografia, bussola, GPS e cellulari... e il tutto a scuola!!
Davvero si può? Certo, basta dedicarsi al geocaching!

Il geocaching è una particolare caccia al tesoro, ideata negli USA nel 2000, dopo la liberalizzazione, da parte delle Forze Militari, della geolocalizzazione anche per scopi e usi civili. Un abitante dell’Oregon, infatti, per mettere alla prova la precisione del nuovo sistema GPS, il 2 maggio dello stesso anno nascose in un luogo a lui solo conosciuto un contenitore, segnò le coordinate e inserì le informazioni online, sfidando chiunque a trovare l'oggetto, chiamato cache, e a firmare con il proprio nome un foglietto appositamente nascosto all'interno: pochi giorni dopo, il 6 maggio, il primo utente “loggò” la cache sul Web, testimoniando di averlo trovato e firmato alle coordinate date, segnando così l’inizio di questa sfida a colpi di GPS.

Oggi, le geo-caches (questo il nome dato ai contenitori) nel mondo sono più di 3 milioni, e circa 30 000 si trovano proprio in Italia. I geocachers le nascondono, infatti, in corrispondenza di monumenti, chiese, edifici storici, panorami mozzafiato ed eventi geologici peculiari, ma anche di posti legati al ricordo di uomini e di donne che hanno trasformato la società; sono inoltre usate per segnalare eventi, feste e sagre che rendono noto il nostro Bel Paese e le sue peculiarità.

Fare geocaching, come abbiamo scoperto passo dopo passo, è un gran bel modo per conoscere il mondo in cui viviamo, passando dall'on-line alla vita all'area aperta, e viceversa: basta scaricare l’app, collegarsi con un proprio account, aprire la mappa a disposizione e… il gioco comincia.

Poiché, per molti di noi, il geocaching era un territorio inesplorato, armati di applicazione e bussola, ci siamo dedicati innanzitutto alla ricerca di geocaches già da anni presenti a Felina, imparando a usare le coordinate, a cercare nei diversi nascondigli possibili, a riconoscere l’importanza del luogo in cui si trovavano, a valutare l’adeguatezza delle caches disponibili (piccole scatoline impermeabili, ben segnalate e soprattutto ben nascoste); poi, armati di curiosità, cellulari e libri, abbiamo identificato i posti a noi cari e, a nostro giudizio, più significativi, di Castelnovo, Felina e Gatta: posti da far conoscere agli altri geocachers, ai turisti che usano il gioco per indagare anfratti nuovi, località e tradizioni da segnalare per rilevanza e peculiarità.

Ed ecco che ci sono venuti in mente le lotte partigiane, i caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, i carbonari di Castelnovo, i deportati a Kahla, ma anche il Teatro Bismantova, la Banda di Felina, il Fornacione e il Parmigiano Reggiano, lo Scusìn e il Felina Città Slow, Palazzo Gatti, l’oratorio del Fariolo, Casa Nostra, il Salame… Quanta ricchezza nei nostri paesi, e quanti posti del cuore! Per ognuno è stata approntata una descrizione, segnalata la posizione, scelta e collocata una scatolina, pronta ad accogliere le firme di tutti i curiosi giocatori.

Per sapere se ce l’abbiamo fatta, e per ri-scoprire il territorio con noi, non vi resta che scaricare l’app, armarvi di pazienza (e fiato, perché da camminare ce n’è, come hanno scoperto le prof. Ferro, Riccò e Manfredi) e… cominciare a cercare!

(Buona caccia dalla 3^F)