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A Baiso arriva l’infermiere di comunità

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A Baiso arriva l’infermiere di comunità

Ha preso l’avvio nei giorni scorsi nel Comune di Baiso il progetto dell’infermiere di famiglia e comunità -IFeC, uno dei potenziamenti dell’assistenza territoriale previsti dal DM 77/2022, dal Piano Nazionale Cronicità e dal Piano Nazionale Prevenzione.

Il progetto va nella direzione di un ulteriore potenziamento della rete territoriale in un contesto, quello del Comune di Baiso, che si trova nella parte più montana del distretto e più lontana dagli attuali servizi dell’Ospedale e delle Case di Comunità, con un’ampia estensione geografica.

La sede operativa dell’IFeC è il centro medico polifunzionale “Carlo Bocedi” dove già operano i medici di medicina generale. Oltre alle attività sopra elencate, l’IFeC garantirà anche la copertura dell’attuale ambulatorio infermieristico cui già oggi la popolazione di Baiso può accedere sempre su appuntamento; rimane invariata la presenza del Servizio Infermieristico Domiciliare con cui l’IFeC lavorerà a stretto contatto.

IFeC

L’IFeC è un professionista sanitario con una formazione specifica (master universitario), che ha innanzitutto il compito, nel contesto della comunità in cui opera, di promuovere salute soprattutto attraverso l’educazione e la prevenzione, nonché la presa in carico dei singoli. Si rivolge pertanto a tutta la popolazione, con particolare riguardo alle fasce più fragili su cui vengono attivati progetti personalizzati.

I principali interlocutori dell’IFeC sono dunque i cittadini, le loro famiglie, i medici di medicina generale, gli assistenti sociali, la rete delle conoscenze, le istituzioni locali, le associazioni di volontariato e la comunità in generale, promuovendo in questo modo l’integrazione interdisciplinare.

In modo proattivo l’IFeC cerca di intercettare i bisogni di salute della popolazione, senza attendere che tali bisogni diventino criticità conclamate.

Tra gli obiettivi principali, assicurare l’assistenza infermieristica ai diversi livelli di complessità, attivando anche tutti i servizi sanitari e sociali necessari, promuovere prevenzione e corretti stili di vita, anche con attività di informazione/comunicazione, facilitare i percorsi di cura e presa in carico e utilizzare strumenti innovativi come la telemedicina o la teleassistenza.