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Il miracolo di Marchino, Bazzani: “Un evento che ha arricchito la storia di Reggio”

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Il miracolo di Marchino, Bazzani: "Un evento che ha arricchito la storia di Reggio"

La storia del miracolo di Marchino rappresentata con uno spettacolo, è inserito nell’iniziativa promossa dalla Fabbriceria Laica del Tempio della B.V. della Ghiara denominata “I giorni del miracolo” e si svolgerà dal 27 al 29 aprile.

Ci racconta i dettagli Carla Bazzani, insegnante, regista teatrale e membro del Comitato Basilica della Ghiara.

L'intervista 

Come nasce l’idea di uno spettacolo sul miracolo di Marchino?

L’idea nasce nel 2019 dalla Fabbriceria Laica del Tempio della B.V. della Ghiara, nell’ambito delle celebrazioni del 4° centenario dell’inaugurazione della Basilica e della traslazione dell’immagine miracolosa all’interno dell’edificio, avvenute appunto nel 1619.

Si è voluta ripristinare la vecchia Festa di Reggio del 29 aprile, data del miracolo, dando un taglio culturale e religioso con l’intento di avvicinare i reggiani e non solo a quel fatto avvenuto appunto il 29 aprile 1596 a un ragazzino di nome Marchino, sordomuto, miracolato dopo aver chiesto ripetutamente alla Madonna la grazia della guarigione. Questo evento è stato un dono inestimabile che ha arricchito la storia di Reggio e che quindi merita di essere conosciuto, ricordato e valorizzato.

Chi ha scritto il testo teatrale?

Lo ha scritto mia sorella Anna Maria Bazzani, già autrice di diversi testi rappresentati. Partendo da precisi riferimenti storici, ha liberamente raccontato la storia del miracolo di Marchino utilizzando due registri: un’ambientazione nel presente in lingua italiana  e un’altra nel passato in dialetto reggiano. Il testo scorre bene ed è molto coinvolgente.

E lei, Carla Bazzani, ne ha curato la regia?

Si, ne ho curato la regia e ho formato la “Compagnia Reggiana” composta da bravi attori, di età molto differenti e provenienti da diverse esperienze teatrali. Si tratta di un gruppo coeso e motivato che lavora sodo e si diverte molto. Ho messo in campo le mie competenze di attrice e regista sostenuta anche da radici familiari artistiche.

Avete rappresentato questa commedia in altri luoghi?

Si, abbiamo già effettuato altre repliche a partire dal 2019 perché desideriamo, attraverso la meravigliosa arte del teatro, far conoscere la storia di Marchino così particolare e bella che riguarda la nostra cultura reggiana. La Basilica della Ghiara, così importante nel panorama internazionale, è stata voluta e costruita da tutti i reggiani a seguito di questo clamoroso miracolo ed è stata poi donata alla città. A renderla così importante hanno contribuito i più grandi artisti del 1600 chiamati ad esprimere al meglio le loro competenze (Guercino, Ferrari, Tiarini, Spada, Balbo, Carracci…) Un vero e prezioso tesoro d’arte.  Per questo siamo disponibili ad andare dove ci chiamano.

In quale ambito si inserisce il vostro spettacolo?

Nell’iniziativa promossa dalla Fabbriceria Laica del Tempio della B.V. della Ghiara denominata “I giorni del miracolo”. Dura tre giorni, 27 – 28 – 29 aprile e prevede un forte coinvolgimento di interessanti realtà di carattere religioso e culturale.

1 COMMENT

  1. Sarebbe bello ricordare il legame tra l’Appennino reggiano ed il miracolo! Oltre che con il Santuario della Ghiara.. che fu edificato dai nobili Vallsneri.
    Era il 29 aprile 1596. Un giovane di circa 15 anni di nome Marchino che veniva dai dintorni di Ramiseto, allora feudo Vallisneri di Nigone, orfano, sordomuto e privo di lingua dalla nascita, era andato a Reggio Emilia per fare il garzone di bottega. Si recò all’oratorio della Vergine appena aperto da 23 giorni e pregando mentalmente con fortissima fede sentì scorrere per la vita un caldo sudore ed esclamò per tre volte “ Gesù-Maria” e , prodigiosamente guarito, riacquistò l’udito, gli spuntò la lingua, gli fu concessa la parola e la conoscenza dei nomi di tutte le cose. La notizia del prodigio si sparse per tutta la città e da allora viene ricordata.

    • Firma - Rachele Grassi