Al via la seconda edizione "La Montagna del Latte scende in città"
Inizierà sabato 20 aprile la seconda edizione della manifestazione “La Montagna del latte scende in città”. Cinque momenti di incontro che si terranno il sabato mattina in Polveriera (sala civica, cortile e bar ristorante) dalle 10,00 alle 12,30. Ogni incontro avrà al centro una parola all’infinito per “disegnare i percorso nello spazio metromontano”. Parole diverse ma accomunate da un senso di permanenza e profondità che sapranno dire all’ascoltatore quello che si deve conservare e reinterpretare in un mondo in continua evoluzione dove la Montagna serve per ricordare quello che è davvero necessario alla vita.
“Pregare, Scorrere, Coltivare, Respirare, Camminare” saranno i cinque verbi all’infinito dal quale si partirà per dare vita ad una discussione sul mondo montano, urbano e di pianura.
Attività i cui valori e le cui implicazioni vogliono essere esplorati in profondità e portati in evidenza dal confronto tra un osservatore “esterno”, di posizionamento e caratura nazionale e da un interlocutore reggiano, che pur cosmopolita per frequentazione e cultura si può intendere pienamente immerso nella dimensione locale.
In un solo caso, affatto speciale come si vedrà, la relazione nazionale/locale si ribalta nel suo contrario. Un colloquio ospitato nella sala civica di Polveriera che sarà svolto in forma libera e dialogante con il pubblico. Un colloquio che vuole coinvolgere i partecipanti per scavare sui significati “alti” del vivere in montagna e proporre alla percezione della città una visione non scontata del “suo” Appennino.
Ad accompagnare il confronto tra il “portavoce” del tema e il suo interlocutore sarà anche la lettura. Una voce recitante attoriale leggerà stralci significativi di un testo a cui l’invitato ha affidato le proprie considerazioni di introduzione del colloquio.
Protagonista dell’incontro sarà dunque anche un libro di cui sarà organizzata la vendita presso un apposito books corner che offrirà anche ai partecipanti una selezione di testi di interesse per la montagna reggiana.
Ogni colloquio vedrà in conclusione del confronto anche un momento di carattere artistico-musicale focalizzato sulle tradizioni della montagna o su una loro rielaborazione contemporanea con il coinvolgimento di artisti del territorio.
Il micro-evento sarà ospitato negli spazi suggestivi del bar ristorante Polveriera. A conclusione di ogni incontro un momento conviviale con un aperitivo con del Parmigiano Reggiano di Montagna.
I cinque colloqui sono concepiti come parte di una stretta sequenza argomentativa che vuole tenere sempre in perfetta evidenza il filo conduttore e la finalizzazione della iniziativa che è quello di dare continuità alle relazioni metro-montane con l’ambizione di suscitare qualche attenzione di più vasta provenienza da far convergere sugli eventi per il profilo dei protagonisti, per l’interesse e l’originalità della formula e per la articolazione delle forme e delle modalità espressive e dei registri di ogni momento.
Il programma
Sabato 20 Aprile ore 10,00 – 1° incontro: “Pregare”: S.E. il Vescovo mons. Giacomo Morandi a colloquio con Marco Bussone, giornalista, Presidente Nazionale dell’Unione dei Comuni, Comunità ed Enti Montani UNCEM
Sabato 4 Maggio ore 10,00 - 2° incontro: “Scorrere”: Uomini e Fiumi, Stefano Fenoglio, idrobiologo, ordinario all’Università di Torino fondatore del Centro per lo Studio dei Fiumi Alpini, a colloquio con Teresa Muratore, docente di filosofia Cattaneo-Dall’Aglio
Sabato 11 Maggio ore 10,00 - 3° incontro: “Coltivare”: L’agricoltura contadina; Jan Dowe van der Ploeg professore di sociologia rurale all’Università di Wageningen, consulente della FAO e del governo Cinese, a colloquio Fausto Giovanelli, Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano riferimento di governance della Riserva di Biosfera dell’Appennino Emiliano.
Sabato 18 Maggio ore 10,00 - 4° incontro: “Respirare”: Il bosco di nuovo protagonista; Marco Marchetti già Prorettore Vicario dell’Università del Molise, Professore Ordinario di Gestione e Conservazione Forestale, Presidente della Fondazione Alberitalia, a colloquio con Giovanni Teneggi, Presidente di IFOA, responsabile ricerca e sviluppo di Confcooperative Terre d’Emilia.
Sabato 25 Maggio ore 10,00 - 5° incontro “Camminare”: Il pensiero in movimento in Appennino; Duccio Demetrio filosofo e pedagogista. Già professore ordinario di Filosofia dell’educazione e di Teorie e pratiche della narrazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca a colloquio con Ilaria Dall’Asta, responsabile per l’Unione Montana del coordinamento e della animazione dell’area pilota SNAI/STAMI/Green
Per informazioni e contatti: https://archiviopiacentini.it/lamontagnadellatte
LA DIREZIONE ARTISTICA DEL FESTIVAL
Giampiero Lupatelli, economista territoriale, si è formato ad Ancona con Giorgio Fuà e Massimo Paci. Da quaranta anni si occupa di politiche territoriali collaborando con Osvaldo Piacentini e Ugo Baldini nell’alveo della tradizione urbanistica di CAIRE, la più antica società professionale d’Europa in forma cooperativa. Cittadino montanaro si è occupato per la prima volta della montagna Reggiana nel 1978 quando a poco più di vent’anni ha seguito Osvaldo Piacentini e lavorato con lui alla formazione del primo Piano di Sviluppo Economico e Sociale della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano. Di montagna ha continuato ad occuparsi lavorando al Progetto Appennino della Regione Emilia Romagna, al Progetto Appennino Parco d’Europa (APE) del Ministero dell’Ambiente, all’Atlante Nazionale del Territorio Rurale per il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Da ultimo alla Strategia Nazionale per le Aree Interne. Ha recentemente pubblicato i volumi “Fragili e Antifragili. Territori, Economie e Istituzioni al tempo del Coronavirus” Rubbettino editore 2021 e “La Montagna del Latte e le altre. Riflessioni politiche sui destini delle Montagne italiane all’ombra della Pietra di Bismantova”. È Direttore editoriale della Rivista “tra il dire e il fare” dell’Archivio Osvaldo Piacentini.
Simone Beneventi, percussionista, premiato con il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia 2010 (progetto Repertorio Zero). Il suo percorso di ricerca sul suono, di progettazione di nuovi strumenti e di nuove soluzioni compositive per percussioni lo ha portato a collaborare con importanti compositori, artisti e compagnie internazionali tra cui Berlin Piano Percussion, EnsembleKollektiv, Klangforum Wien, mdi, Mosaik, Phace, Prometeo, Sentieri Selvaggi, Zeitkratzer.Ha suonato con le più prestigiose orchestre italiane, tra cui Filarmonica della Scala di Milano, Teatro la Fenice di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Mozart di Claudio Abbado, Spiramirabilis e Mahler Chamber Orchestra. Si esibisce come solista interprete della musica del XX e XXI secolo in Festival quali Aperto, Autumn Warsaw, Biennale di Venezia, Biennale Zagreb, Gaida di Vilnius, Huddersfield Contemporary Music, Krakow International, Impuls a Graz, Manca di Nizza, Milano Musica, Traiettorie. È membro fondatore e direttore artistico di ZAUM percussion, ensemble nato in seno alla residenza triennale (2018-21) del Festival Milano Musica.È docente di percussioni al Conservatorio di Reggio Emilia e docente ospite all’Accademia Katarina Gurska di Madrid. Vive tra Reggio Emilia e Berlino.
Emanuele (Azio) Ferrari vive con la figlia Ester a Casina, un paese dell’Appennino Reggiano, e lavora come insegnante di Lettere alla scuola secondaria di Villa Minozzo, proprio sotto il monte Cusna. Ha pubblicato diversi racconti e saggi narrativi per antologie, reportage fotografici, riviste e mostre d’arte. Da tempo collabora con musicisti e compositori nell’allestimento di spettacoli teatrali, adattamenti e letture sceniche, che di recente ama interpretare egli stesso. Collabora, come docente nel corso Biblos, con la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari. Nel 2008, insieme allo scrittore Giuseppe De Santis, ha fondato la casa editrice Abao Aqu, per la quale dirige alcune collane che mettono insieme narrazioni e immagini, provando a costruire un sentiero che va dall’Appennino al Delta del Po. Queste le sue pubblicazioni più recenti: Nei paesi dell’allegria (Abao Aqu, 2019), Il posto dei libri. Per una biblioteca del cuore (Mimesis, 2019), Piccoli disegni per fare casa (Abao Aqu, 2020).
Silvia La Ferrara ama i libri e le storie: perciò insegna letteratura italiana al liceo artistico Gaetano Chierici di Reggio Emilia e da sempre lavora come editor (ruolo in via di estinzione!), specialmente per studi di architettura e collezionisti d’arte. Non si trattiene davanti a vecchie carte da catalogare e trascrivere e a patrimoni documentari da valorizzare come quello dell’Archivio Osvaldo Piacentini di Reggio Emilia. Redattrice della rivista on line Erodoto108, dedicata al reportage di viaggio, imbastisce e cura racconti di luoghi in prospettiva antropologica e sociale. Cerca di trascorrere sempre più spesso il proprio tempo a Trevico, piccolo borgo dell’Appennino irpino dove sono nati suo padre ed Ettore Scola.
Antonio Pisanò è architetto, designer e direttore creativo attivo nei settori della progettazione bioclimatica, rigenerazione urbana, retail design, branding e comunica[1]zione con particolare dedizione all’innovazione culturale aziendale nel contesto del cambiamento climatico e della transizione ecologica. La sua pratica professionale lo porta ad abbracciare la dimensione metropolitana di Londra e Milano e quella locale dell’Appennino tosco-emiliano. È socio del Consorzio Stabile CAIRE e Cooprogetti in Italia e co-fondatore di Marcel Mauer Architecture e SpaceUp nel Regno Unito. E’ anche co-fondatore del Girotondo Basecamp all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, una startup innovativa attiva nel settore della ricettività turistica e aziendale a impatto zero.
Elisa Pellacani, editrice, artista e promotrice di eventi culturali. Con i linguaggi dell’illustrazione e della fotografia realizza progetti grafici e per la comunicazione mentre sperimenta nel libro d’artista tecniche della gioielleria, dell’incisione e della stampa artigianali. Laureata in Conservazione dei Beni culturali (Parma, 2000), diplomata all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (Urbino, 2004), con un Master biennale in Antropologia e etnografia (Barcelona, 2013) è giornalista pubblicista e propone il libro come strumento di espressione e ricerca in laboratori e seminari. Ha curato diverse pubblicazioni (tra cui Il libro d’artista nel disagio psichico, Garden Books. Libri d’artista, giardini della mente, Other Books. Libri d’artista, altri mondi e recentemente Un’ape, un lupo, un barbagianni. Storie di autismo, con Giovanni Giaroli), raccolte di poesie e narrativa, pubblicato albi illustrati (Il pinguino senza frac, di Silvio D’Arzo e favole della tradizione orale). Vive a lavora tra Reggio Emilia, dove è nata, e Barcellona, dove ha ideato nel 2008 il “Festival del Libro d’artista e della piccola edizione”, internazionale e itinerante, giunto alla sua quindicesima edizione e di cui è curatrice.