Anceschi: "Sottolineo l’urgenza di realizzare in tempi rapidi e certi la diga nei pressi di Vetto"
Confindustria ha presentato in un evento pubblico uno studio circostanziato sull’acqua. L’Associazione nazionale degli Imprenditori è partita dall’analisi di dati oggettivi e ufficiali sulla disponibilità della risorsa idrica a livello nazionale (sempre in calo), trattando il tema della gestione sostenibile dell’acqua (riutilizzando anche quella proveniente dai cicli di depurazione per usi irrigui e industriali) e ha evidenziato le enormi dispersioni delle reti idriche e irrigue esistenti e la necessità di disporre di maggior quantità di acqua.
“Collegandomi a questa ultima necessità, e focalizzandomi sulle esigenze del nostro territorio, sottolineo nuovamente l’urgenza di realizzare in tempi rapidi e certi la diga nei pressi di Vetto, dimensionando il relativo invaso di almeno cento milioni di metri cubi”, lo afferma la Presidente di Unindustria Reggio Emilia, Roberta Anceschi.
“Ricordo – aggiunge Anceschi - che un tale dimensionamento consentirebbe innanzitutto di evitare sprechi inutili di acqua di altissima qualità, ma anche di consentirne la fruizione per usi plurimi: agricolo/irriguo, ricarica delle falde, potabile, industriale, idroelettrico (project financing), laminazione e turistico. Recentemente anche la politica e i Consorzi di bonifica hanno riacceso l’attenzione e il dibattito su questa importante infrastruttura, in prossimità dell’aggiudicazione del bando per la predisposizione dello studio di fattibilità. Ci auguriamo che i professionisti che dovranno predisporre questo studio di fattibilità, che dovrebbe essere pronto nel giro di un anno, tengano a riferimento tutte le esigenze, nonché la tendenza – ormai consolidata – di un clima che alterna periodi di siccità a momenti di forti precipitazioni con rischi di alluvioni. I fenomeni che hanno colpito purtroppo la Romagna nel 2023 dovrebbero farci riflettere”.
La Presidente di Unindustria di Reggio Emilia, Roberta Anceschi, ragiona da persona normale, da buon padre di Famiglia; non conosco Roberta Anceschi ma di questo suo pensiero deve esserne fiera e orgogliosa. Purtroppo in un mondo che va al contrario le sue preoccupazioni non trovano riscontro in tanti Amministratori che da decine di anni nulla fanno per quest’opera che darebbe benefici ai territori montani e all’agroalimentare di Reggio Emilia e Parma, e non certo a varie multinazionali del settore agroalimentare e del settore energetico.
In ogni parte del mondo chi ha la fortuna di avere una località che consente di impostare uno sbarramento per trattenere una parte delle acque nei periodi alluvionali, sta realizzando dighe da decine di miliardi di metri cubi, a Vetto non si sostiene un invaso da 130 milioni di metri cubi, un bicchiere d’acqua, che darebbe un futuro ai paesi montani di questa valle, acqua ad usi plurimi, energia pulita e eliminerebbe i pericoli di esondazione a valle, bene ha fatto il Gen. Vannacci ha citare la Diga di Vetto nel suo libro il Mondo al Contrario a pag. 17.
Purtroppo in questo paese ad amministrare non sono più quelli che definisco i “Buoni Padri di Famiglia”, uomini e donne che operano per il bene comune, ma i No a tutto, e i risultati li vediamo, tutto va allo sfascio, ma mandare le acque dell’Enza a Po per poi ripompare quelle del Po verso monte, definito da alcuni siti Internet il fiume più inquinato d’Europa, spendendo milioni di euro di energia, dovrebbe far comprendere in che mondo stiamo vivendo, ma purtroppo al peggio non c’è limite.
Roberta Anceshi merita il mio ringraziamento e quello di tanti altri, mi auguro che continui a lottare per quest’opera che da un futuro all’agricoltura, ai paesi montani e al miglioramento dell’ambiente; certo che lottare per dimostrare che la neve è bianca o che l’erba è verde, è dura, è come lottare contro i mulini a vento, auguri Presidente, che il Grande Spirito Le riconosca i suoi meriti, Lei che dalla foto sembra molto giovane vada avanti, lotti con tutte le sue forze per fermare lo spreco delle acque.