La presenza mafiosa sul nord Italia, il rapporto sempre più stretto con l’economia e il tessuto sociale locale, le denunce, la peculiarità della ‘ndrangheta a Reggio Emilia. Se ne è parlato nei giorni scorsi (sabato 13) a Carpineti, in un interessante incontro organizzato dal Comune per presentare “Mafia. Le mani sul nord“ di Sara Di Antonio. Uno dei libri del momento, edito da Aliberti, ripreso dai media nazionali per l’attualità dell’argomento, che è stato presentato alla presenza dell’autrice alla biblioteca di Carpineti. È la prima presentazione del libro sul territorio montano. L’incontro – coordinato da Adriano Arati del Giornale di Reggio – ha visto la partecipazione di alcune decine di persone, fra cui diversi amministratori.
Presenti in prima fila Nilde Montemerli, sindaco di Carpineti, ed Enrico Bini, presidente della Camera di commercio di Reggio Emilia, autore della postfazione al volume e delle prime denunce su presenze mafiose nel territorio e nelle aziende reggiane.
La giornalista Di Antonio ha descritto il contesto che ha portato alla realizzazione del proprio libro-inchiesta, fra esempi, citazioni da fatti di cronaca e interessanti riflessioni sul rapporto fra questa presenza criminale e il territorio emiliano. Dopo un’ora di dialogo fra l’autrice e il moderatore, è stato il momento delle domande del pubblico, concluse con un intervento di Enrico Bini, che ha ribadito il proprio impegno per la legalità invitando ad allargare il campo di osservazione.
Al termine la Di Antonio, in dolce attesa, è stata omaggiata di un bel mazzo di fiori benaugurante, consegnatole da Vanni Malvolti, assessore alla cultura del Comune di Carpineti.
