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“I 3,3 milioni di euro per la centrale a biomasse stanziati dalla Regione vengano utilizzati per costruire un impianto di compostaggio a servizio della montagna”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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La Regione nel febbraio 2010 con la delibera 142 ha previsto una serie di finanziamenti per le aree industriali ecologicamente attrezzate su Fora di Cavola il finanziamento per costruire una centrale di produzione di energia elettrica a biomassa è di 3.350.800 euro. La proposta che avanzeremo alla giunta dell’Emilia-Romagna è di cambiare la destinazione d’uso di quei fondi. Con quella cifra i vecchi capannoni utilizzati per fare il forno a biomasse, che è solo un progetto industriale per produrre e vendere energia elettrica incentivata con i “certificati verdi”, potrebbero essere utili per costruire un impianto di compostaggio creando fertilizzante naturale per i nostri campi dai rifiuti organici e gli sfalci dell’Appennino, dopo apposite raccolte differenziate. Con i restanti fondi poi si possono installare pannelli solari sui tetti di capannoni e case della zona. E’ questa la proposta che il Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it avanzerà in Regione con una interpellanza. Tra l’altro il progetto a centrale a biomasse di Iren come avevamo denunciato non si regge tramite la filiera locale, almeno che non si voglia compiere la follia di bruciare sfalci e legno da raccolte differenziate. Non lo dice solo il Movimento 5 Stelle ma lo ha confermato la CIA-Confederazione italiana agricoltori di Reggio citando uno studio della Provincia di Reggio del 2006 che calcola che nei 5 comuni del crinale la produzione di “legname residuo” dalla lavorazione del bosco è potenzialmente pari a 2.647 tonnellate annue. Lo studio non considera gli altri comuni montani, dove tuttavia la superficie boscata è assai minore. Sfalci, giro verde, legno da raccolte differenziate vanno avviati primariamente a compostaggio e nell’industrial del riciclo del legno utile non solo per produrre mobili ma anche per fare materiali isolanti per il risparmio energetico. Per fare tutto questo in montagna va avviata al più presto la raccolta differenziata porta a porta in primo luogo del materiale organico, per raggiungere entro il 2012 gli obiettivi di legge del 65% di differenziata minima.

(Giovanni Favia, consigliere regionale, Movimento 5 Stelle-Beppegrillo.it)

6 COMMENTS

  1. L’Amministrazione comunale di Toano
    Anche l’Amministrazione comunale di Toano ha garantito di proporre uno “sviamento” dei fondi; lo ha detto il sindaco in occasione della manifestazione che si è svolta il 6/11/2010 davanti alla sede comunale.

    (Vera Massoli)

  2. Ottima proposta
    D’accordissimo con la proposta, certo più ecocompatibile della centrale a biomasse. E’ poi ora che anche la montagna si impegni ad aumentare la raccolta differenziata ferma in molti comuni montani sotto l’obiettivo minimo del 35% (vedi i comuni di Baiso, Casina, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Villa Minozzo – fonte Osservatorio provinciale dei rifiuti @Lhttp://www.provincia.re.it/page.asp?IDCategoria=701&IDSezione=18976&ID=356978@=www.provincia.re.it#L). Nel tanto citato Alto Adige, oltre alle centrali a biomasse che utilizzano scarti locali di produzione, ho visto tanti ordinatissimi centri di compastaggio.

    (Paolo Belli)