Memorial Alberto Rossi: donati 5.000 euro
2.500 euro che verranno destinati al nuovo progetto rivolto alla Gastroenterologia Endoscopia Digestiva di Reggio Emilia e alle 5 sedi provinciali, per l’acquisto di macchinari e dispositivi di intelligenza artificiale per una diagnosi precoce dei tumori di pancreas, colon e vie biliari e 2.000 euro verranno destinati alla Parrocchia di Cadelbosco Sopra e 500 alla Casa di Carità.
Oltre 200 persone hanno partecipato domenica 3 marzo al pranzo organizzato dalla Famiglia Rossi presso la sala dell’oratorio per ricordare Alberto, storico volontario di Cadelbosco Sopra e “papà più matto del mondo”, amato dalla sua famiglia e da una comunità intera, che ha voluto ricordarlo e omaggiarlo all’insegna della generosità. Un ricco pranzo preparato dai giovani volontari, dai figli Luca e Marco e dalla moglie Gemma, e da tutti i familiari che hanno collaborato per realizzare un momento conviviale e di grande emozione.
Presenti all’iniziativa tanti concittadini, i volontari della pubblica assistenza e gli amici di Apro ETS, accompagnati dalla Dottoressa Giuliana Sereni, Dirigente Medico della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva, che ha portato un saluto a nome di Apro e un ringraziamento per la sensibilità che da sempre la famiglia dimostra nel sostenere la sanità pubblica reggiana con generose donazioni.
Una giornata ricca di amicizia, espressione del saluto di commiato scritto dallo stesso Alberto per i suoi cari: “Io, nessuno, uno dei tanti, Alberto, che sta vivendo un sogno d’amore con la propria famiglia grazie alle cure datemi sia in area ospedaliera che a casa mia. Voglio citare la neurologia, il day-hospital pneumologico e tutti gli altri, la radioterapia i palliativisti, dai medici agli infermieri, alla Pubblica Assistenza e il medico di famiglia. Sto riscoprendo cosa vuol dire la gioia di dare un bacio ai propri figli e a una moglie adorabili. Pur sapendo di farli tribolare al massimo, mi saranno sempre vicino. E’ con loro che combatterò fino alla fine, con la speranza di vincerla, anche se so di averla già vinta io, reagendo come sto reagendo ora. Grazie dal papà più matto del mondo”.