Sindacato SGB: “Sulla sanità servono investimenti e non tagli”
Sulla tragedia di Montecchio, dove una 40enne di origine indiana è deceduta davanti all’ospedale, interviene il sindaco SGB.
“Siamo colpiti e profondamente addolorati da questa tragedia – scrivono in una nota - desideriamo esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia della donna deceduta. Tuttavia pur in attesa che sia fatta chiarezza sull'accaduto, una cosa la possiamo già dire”.
Per i sindacalisti “questa tragedia è, senza alcun dubbio, conseguenza dei tagli e del definanziamento continui alla sanità pubblica. Ma anche del depotenziamento dei servizi sul territorio, della riorganizzazione della rete di emergenza urgenza, con auto mediche ridotte e dirottate, in nome di una non meglio precisata ottimizzazione delle risorse, su altri distretti costrette a coprire vasti bacini d’utenza, servizi di PS territoriali chiusi o ridotti a H12, depotenziati a servizi CAU, cattiva gestione delle comunicazioni alla cittadinanza sull’accesso ai servizi”.
“A ciò va aggiunto – continuano - per altro, il fatto che sono anni e anni che lavoratrici e i lavoratori della sanità che chiedono investimenti e denunciano tutte le criticità dovute anche alla grave e strutturale carenza di personale, soprattutto nel sistema di emergenza urgenza dove i carichi di lavoro sono inumani, il mancato incremento delle risorse professionali, una sanità territoriale svuotata di competenze. Le uniche risposte avute sono state ulteriori tagli, ulteriori chiusure, ulteriori depotenziamenti”.
E concludono: “Questa tragedia che si è consumata davanti all'ospedale Franchini di Montecchio Emilia oltrepassa ogni limite dell'accettabile, è una gravissima carenza in fatto di tutela del diritto alla salute, e non acconsentiremo che quanto accaduto sia sminuito con la retorica della statistica di un caso di rischio sanitario. Una tragedia che ha un evidente concorso di responsabilità della politica in materia di sanità da parte di chi governa i servizi per la salute, a livello locale, regionale e nazionale. Sulla sanità è necessario e urgente invertire la rotta. Servono investimenti e non tagli. Servono aperture e non chiusure. C’è bisogno di capitale umano e professionale e non di blocco assunzioni. C’è necessità di ascoltare, capire e di dare risposte efficienti di qualità al bisogno di salute della popolazione e non di smantellamento di servizi camuffati da riorganizzazioni”.