Gabriele Grassi: “La smart factory? Noi l’abbiamo inventata negli anni ‘90”
L’E80 Group di Viano è, ancora una volta e meritoriamente, sui più importanti ‘media outlets’ nazionali ed internazionali.
Ad occuparsi del colosso fondato da Enrico Grassi specializzato in soluzioni intralogistiche robotizzate è questa volta il sito industriaitaliana.it.
Il quale ha visitato i padiglioni che sorgono a Viano ed ha parlato con Gabriele Grassi, digital innovation and communication director del Gruppo.
Il tema? Quella appunto di come si costruisce una ‘smart factory’ 4.0. L’elemento rilevante? Che all’avanguardia ci sia un’azienda nata, crescita, e fortemente legata al suo territorio: quello della montagna reggiana.
Il significato
«Smart Factory vuol dire fabbrica interconnessa e sicura, dove tutti i processi sono integrati e la tracciabilità dei prodotti movimentati è garantita», spiega al sito Gabriele Grassi.
In particolare: “E’ negli anni ’90, quando il termine di cui sopra era ancora di là da venire, che qui il Gruppo ha anticipato i tempi – prosegue Grassi -. Oggi vuol dire fabbrica interconnessa, con scambio puntuale di dati tra tutti i sistemi della fabbrica, garantendo la tracciabilità: dall’arrivo delle materie prime, alle linee di processo, al magazzino, fino alle spedizioni. noi, nel 1992 abbiamo creato la prima fabbrica intelligente per un cliente che realizza prodotti nel settore plastico. Abbiamo messo in connessione l’area dei semilavorati di questa fabbrica con l’area di assemblaggio, a seguire anche il prodotto finito che viene pallettizzato e stoccato.”
In sostanza, grazie ad una filiera cortissima, il cliente ha la possibilità di poter ricevere in tempi certi, un prodotto qualitativamente superiore il più possibile customizzato secondo le sue necessità: “Una delle sfide che dobbiamo affrontare oggi è: come possiamo standardizzare la realizzazione di un vestito personalizzato? Immaginiamo i Lego: noi identifichiamo dei moduli standard, che poi vanno a comporre prodotti differenti – aggiunge Grassi -. Stiamo quindi lavorando per portare la nostra standardizzazione sulla composizione del nostro prodotto, che resta sempre e comunque personalizzato in base alle necessità del cliente. Questo ci permette di applicare nel processo produttivo anche alcuni aspetti di lean production, senza però vincolarlo rigidamente”.
Un investimento da 20 milioni di euro
«Poco distante da Viano abbiamo fatto un investimento di oltre 20 milioni di euro, riqualificando una vecchia ceramica in disuso, e abbiamo realizzato uno stabilimento 4.0 di 15mila metri quadri di lavorazione dei metalli che produce le strutture dei nostri sistemi. Grazie a questa filiera corta abbiamo una panoramica complessiva che ci permette di mantenere una qualità elevata pur aumentando la produzione”, dice Gabriele Grassi a Industria Italiana.
Una filosofia di gruppo che ha portato E80 Group a presentare ricavi pari a 389milioni di euro (dati relativi al 2022), ma con l’aspettativa di arrivare a 550 milioni.
La valorizzazione del territorio
Il tutto restando ben ancorati al territorio dove l’impresa nasce e si sviluppa. Una realtà, profondamente locale e altrettanto profondamente internazionale: “La filosofia che guida il nostro agire è ispirata dalla volontà di essere un’azienda rigenerativa che offre opportunità di lavoro a tanti giovani talenti, valorizza il territorio e sostiene la crescita della comunità. Questo approccio che guarda al futuro si estende anche al nostro modo di produrre e lavorare. Un impegno che è apprezzato anche dai nostri clienti”.