Si è conclusa la prima fase del più grande studio internazionale sullo screening personalizzato della mammella che è coordinato a livello nazionale da Reggio Emilia. L’Ausl IRCCS di Reggio è risultata essere il migliore reclutatore assoluto a cui hanno aderito seimila donne reggiane.
IL RISULTATO DEL PROGETTTO MYPEBS
Ebbene, la Sanità pubblica italiana ha reclutato 21mila donne pari al 40% delle donne di tutto lo studio, vale a dire di gran lunga il numero più alto fra i paesi partecipanti. Reggio Emilia è risultato il centro “Top recruiter”, con 6.007 donne incluse, cioè quello che ha reclutato il maggior numero di donne fra tutti i paesi partecipanti. A questo importante primo risultato hanno contribuito oltre all’Epidemiologia, il Centro Screening diretto da Cinzia Campari, la Radiologia diretta da Pierpaolo Pattacini, la Fisica Medica diretta da Mauro Iori e l’Oncologia diretta da Carmine Pinto.
PIERPAOLO PATTACINI, DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
“Chi ha aderito allo studio ha avuto l’opportunità di una valutazione tramite “Tomosintesi”, vale a dire una più complessa tecnica di mammografia. Inoltre, in circa la metà delle donne che hanno accettato di partecipare, è stata effettuata una valutazione del rischio personale di ammalarsi. Il nostro enorme 'Grazie' va in primis alle donne reggiane che hanno acconsentito a prendere parte al progetto e a tutti i ricercatori che vi hanno lavorato e vi lavorano. Oltre a dimostrare, ancora una volta, quanto a Reggio Emilia la popolazione e la struttura pubblica AUSL-IRCCS vivano uno stretto connubio, questo studio consentirà in futuro che altre donne possano godere dei benefici dei progressi nella conoscenza”.
CHE COS’ E’ MYPEBS
Mypebs (My Personalized Breast Screening - Il mio Screening del Tumore al Seno personalizzato) è un progetto di Ricerca, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, per la cui realizzazione si sono alleati alcuni dei più autorevoli esperti mondiali di prevenzione del tumore della mammella. Si tratta di uno studio che mette a confronto due strategie di screening del cancro al seno. La prima è lo screening attuale dove l’età è l’unico criterio per invitare le donne a fare la mammografia. La seconda invece è una strategia personalizzata in cui vengono considerate altre caratteristiche personali della donna.
Lo studio coinvolge otto paesi: la Francia, l’Italia, il Belgio, Israele, il Regno Unito, la Spagna, i Paesi Bassi. In Italia, i centri partecipanti sono, oltre a Reggo Emilia (centro coordinatore), Torino, Firenze, la Romagna, Ancona, Trieste e Siena. La maggioranza dei centri di riferimento nazionali dello studio, si trova in grandi città (Parigi, Tel-Aviv, Bruxelles, Manchester, Rotterdam, Barcellona, San Francisco). Il fatto che il coordinamento per l’Italia sia stato affidato a Reggio Emilia, in particolare al Servizio di Epidemiologia diretto dal dottor Paolo Giorgi Rossi, testimonia dell’importante considerazione della nostra realtà a livello Internazionale nell’ambito della ricerca sugli screening oncologici.
Si è di recente tenuta a Barcellona la riunione annuale del Consorzio Internazionale dello studio MyPeBS che punta a testare l’efficacia e la fattibilità dello screening Mammografico Personalizzato a seconda del rischio di avere un tumore al seno, che è diverso da donna a donna. Per farlo lo studio ha utilizzato innovative tecniche di genetica e radiologiche. Il convegno nella città catalana era finalizzato all’analisi dei primi dati riguardanti la fine dell’arruolamento e alla programmazione delle prossime attività. Una delle maggiori sfide nell’effettuare gli studi sulla prevenzione e in particolare sugli screening, che si rivolgono alla popolazione sana, sta nella capacità delle strutture sanitarie di informare correttamente i cittadini, in questo caso le donne invitate per la mammografia, e dare loro la possibilità di aderire agli studi in totale sicurezza e senza che questo interferisca con la loro vita.