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“Moralità, dignità, rispetto”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Mai come in questo momento della nostra società vi è bisogno di MORALITA’, DIGNITA’ e RISPETTO. A queste parole collego alcune cose successe nella mia vita.

Alla prima parola la mia mente mi riporta a un fatto vissuto sulla mia pelle. Anni or sono, finita la scuola, trovai occupazione presso la ditta COFAR, Cooperativa operi forestale Appennino reggiano, ditta che si occupava di forestazione. Un lavoro dignitoso ma duro, lontano dal mio titolo di studio, ma un’occupazione che ti garantiva un reddito. L’unico scoglio era che il presidente era mio PADRE, l’integerrimo presidente. Un giorno lo stesso mi chiamò nel suo ufficio e mi disse: "Se mi fai un piacere ti cerchi un altro lavoro, perche MAI e POI mai vorrei che qualcuno mi dicesse: 'Tu hai messo a posto tuo figlio...'". Io ascoltai e dissi: "Ma babbo, guarda LE MIE MANI, SONO mani che fanno 150 buche di 40 per 40 centimetri al giorno, piantano piante e tagliano legna... Non hai messo tuo figlio in ufficio a non far nulla!!!". Lui mi guardò e senza ritornare sui suoi passi mi fece capire che la decisione era IRREVOCABILE. Fu la mia fortuna, ebbi l’onore di imparare un mestiere e non solo. Morale: non essere presidente per mettere a posto parenti ed amici, ma esserlo per far progredire l’azienda in cui hai messo anima e corpo senza mi e senza ma; l’unico scopo era quallo di garantire lavoro e reddito alle tantissime famiglie che campavano con mamma COFAR.

Dignità, una cosa che ho imparato da Simone, un socio, un fratello, morto prematuramente all’età di 29 anni per un’incurabile malattia, lui se ne andato portandosi con sè una parte della mia vita ma lasciandomi un grande insegnamento, una persona, che sia malata o “diverso”, nero o bianco, ha una sua dignità che nessuno ha il PERMESSO di calpestare. Purtroppo in questo mondo gli interessi di pochi calpestano la dignità di molti; la nostra società non è quella DELL’ESSERE ma quella DELL’APPARIRE, conta di più la notizia del premier IPERATTIVO che delle moltissime famiglie sotto SFRATTO o SENZA STIPENDIO.

Rispetto, parola forte, infranta tutti i giorni da ognuno di noi: rispetto degli altri, rispetto della carica, rispetto dell’impegno preso confronto gli elettori, rispetto di chi ha meno di noi, rispetto nei confronti di rivendica un diritto... Altri esempi, forse cento o mille, ma poco contano, l’importante che ognuno di noi possa riflettere su queste poche parole.

In molti si chiederanno il perché di queste mie parole, del perché una persona perde tempo a scrivere cose che potrebbero sembrare inutili o sciocche, a questo rispondo in modo semplice. Questa nostra società ha bisogno di riscoprire MORALITA’, DIGNITA’, RSPETTO. Non possiamo più permetterci di vivere delle notizie di Karima, alias Ruby Rubacuori, oppure delle dirette sulla morte di Sarah Scazzi. Il nostro paese ha bisogno di lavoro, di una nuova classe dirigente, ma per far questo ha bisogno di tutti VOI. Un giorno dissi: "Non chiedetevi cosa avete fatto, ma chiedetevi cosa potevate fare". A voi la risposta.

Grazie come sempre.

(Roberto Malvolti)

18 COMMENTS


  1. Mitico… giusto. E altrettanto utopistico!!! La maggior parte delle persone di questo paese votano un personaggio e il simbolo di vita che rappresenta, e sono la maggior parte! Non c’è uscita perchè con il potere mediatico i cervelli sono anestetizzati! Non vedi che più la fa grossa e più la spara grossa sono tutti lì ad adorarlo! Tutto questo si riflette sulla vita ordinaria… se uno non ti dà la precedenza e gli suoni lui ti manda a quel paese… Le regole, il rispetto??? Sono ormai per cervelli elitari!!!!
    Saluti.

    (Commento firmato)

  2. Aggiungerei…
    Se possibile aggiungerei due parole: COMPETENZA e UMILTA’. Competenza: perchè ne abbiamo piene le scatole di persone che occupano posti solo perchè qualcuno ha tenuto in caldo o costruito le poltrone. Umiltà: perchè tutti abbiamo da imparare da tutti e perchè tutti dobbiamo, prima o poi, lasciare il posto ad altri rimanendo a loro disposizione per trasmettere loro ciò che si sa.

    (Elio Peri)

  3. Non è perdita di tempo…
    Condivido pienamente e sottoscriverei parola per parola quanto detto, soprattutto perchè vissuto sulla propria pelle. Rispetto, dignità, moralità sono parole dal significato dimenticato anche se tutti ce le propinano tutti i giorni, compresi noi stessi che a volte ci riempiamo solo la bocca di queste belle parole. Riscopriamo tutti il vero significato e si comincerà ad andare un po’ meglio tutti…

    (Elisabetta Marmiroli)

  4. Ma se ognuno se ne fregasse!!!
    Roberto è un amico e sono certo che le parole che ha detto le sente davvero SUE. Però anche lui, come chi ha fatto i commenti, come io stesso in questo momento che rispondo alla sua con un mio stesso commento, cadiamo pari pari nel gioco che vogliono certi politicanti che combattono altri politicanti. Ma vi siete accorti, o no, che da parecchio tempo a questa parte non si parla PIU’ di politica in Italia, ma solo ed esclusivamente di GOSSIP (si dice così?)? Da due anni a questa parte, più o meno da quando la consorte del PREMIER ha fatto la sua SPARATA PUBBLICA, la crema della crema della carta stampata di simpatie sinistroidi (CORRIERE, REPUBBLICA, LA STAMPOA, IL FATTO QUOTIDIANO, L’UNITA’, ecc.) non attaccano più il governo sui fatti CHE NON FA ma si abbassa ai livelli di NOVELLA 2000, CHI e altri settimanali del settore non tanto e non solo per la tiratura che queste notizie porta, ma per attaccare il governo e chi lo guida sulla tanto sbandierata MORALITA’. La stessa GAZZETTA di REGGIO in questi giorni sta lavorando sodo per il gruppo L’ESPRESSO di cui fa parte, avverso al PREMIER ed al governo, lanciando i suoi scagnozzi contro una “signorina” di dubbia “moralità” (per usare un termine caro a ROBERTO) sempre per infangare il CAPO. Ma che cosa è la moralità? La stessa ha un metro di giudizio che è assolutamente personale per ciascuno di noi e fintanto che la stessa viene misurata all’interno delle nostre mura o delle nostre lenzuola NON E’ SINDACABILE DA PARTE DI NESSUNO. A me non interessa se BERLUSCONI va a letto con 20 ragazze alla volta, sono fatti suoi. Le ragazze in oggetto non sono state forzatamente prelevate dai loro giacigli candidi ed immacolati per essere scaraventate contro la loro volontà nella villa in Sardegna o nel letto a baldacchino a Roma. Svegliatevi gente. Sono PUT…E e non ESCORT. Fanno ciò che fanno per un loro personale tornaconto. Come ciascuno di noi fa quello che fa per suo personale tornaconto. Le stesse parole di ROBERTO hanno un tornaconto di VISIBILITA’ personale per lui, ma va bene così. Però piantiamola con queste amenità. Se ognuno di noi non acquistasse questi giornali quando parlano di queste stupidate o non guardassero ANNOZERO e BALLARO’ quando fanno intere trasmissioni su questi argomenti, allora forse qualcosa potrebbe cominciare a cambiare. La vera informazione sul campo la fanno giornalisti ome quelli di REPORT, non i vari lacchè alla SANTORO. Come è risaputo, non sono uomo di sinistra, ma in prospettiva guardo con grande interesse alla convention che si tiene in queste ore a FIRENZE dei cosiddetti ROTTAMATORI del PD con a capo il sindaco della stessa città. Forse queste persone possono davvero dare una svolta alla pochezza dell’opposizione in questo paese. E forse di riflesso spingerebbe le forze di governo a rinnovarsi esse stesse con uomini nuovi e soprattutto idee nuove. Il vecchio in Italia IMPERA, ovunque. A partire dall’ideologia vetusta di MORALITA’. Le cose cosiddette IMMORALI le si sono sempre fatte dai tempi dei tempi e le faceva soprattutto chi si ergeva a MORALIZZATORE, solo che ora vengono usate PUBBLICAMENTE per abbattere l’avversario politico di turno. Solo che da 16 anni a questa parte, per volontà del libero popolo italiano, il turno tocca sempre alla destra destra.
    BUONA VITA.

    (Fabio Mammi)

  5. Per Mammi
    Sono sostanzialmente d’accordo con lei, in estrema sintesi, sulla necessità di un abbattimento della moralizzazione pedante (frutto, a mio parere, di pesanti influssi religiosi stratificatisi nel corso dei secoli) e del suo uso spropositato nei media (spesso e volentieri, peraltro, da parte di personaggi che predicano bene e razzolano male…): non mi interessa sapere quante siano le escort sul libro paga del presidente del consiglio e dove si riuniscano quando organizza i suoi festini. Il problema che lei non tratta, però, è la VERGOGNOSA selezione della classe dirigente sulla base di prestazioni sessuali (o su basi molto nebulose che lasciano parecchio a desiderare…). Quando una showgirl, attraverso una carriera politica che definire “fulminea” è poco, diventa ministro nel giro di due anni di militanza il cittadino ha il dovere di interrogarsi. Quando si candidano (o si vogliono candidare) ad elezioni regionali ed europee numerose escort per il solo merito di aver allietato privatamente il premier, il cittadino ha il dovere di interrogarsi. Quando si usa il proprio ruolo istituzionale per fare pressioni su una procura affinché rilasci, sulla base di affermazioni FALSE (e peraltro assolutamente ininfluenti), una ragazza minorenne colpevole di reato, il cittadino ha il dovere di interrogarsi.
    Questi sono problemi PUBBLICI, non semplici piacevolezze libertine di Berlusconi. Peraltro il suo inserire “Il fatto quotidiano” tra i giornali che trattano di gossip mi fa subito capire che, probabilmente, lei non ha mai letto gli articoli di questo giornale che trattano degli argomenti sopra elencati. Non sono un lettore accanito di questa testata (preferisco informarmi via internet, ma a volte mi capita di “rubarlo” al nonno abbonato o di comprarlo per i viaggi in treno), ma le posso garantire che le analisi e le conclusioni sulle vicende succitate vengono poste sempre nell’ottica dei risvolti politici, pubblici ed istituzionali della vicenda. Verosimilmente, di solito, sono i giornali del centrodestra (a proposito, ha inserito “La Stampa” ed “Il Corriere” nei giornali di simpatia “sinistroide”… mi pare un po’ paradossale, per quanto non abbia la minima intenzione di difendere il centrosinistra) a volerla “buttare in gossip”: “Libero” ed “Il Giornale” calcano spesso e volentieri la mano su questi lati delle vicende, proprio per liquidarle come sciocchezze senza analizzarne le complessità politico-istituzionali che generano ed in cui sono incastonate. “Il culto della bellezza fisica, che apparentemente conferisce al corpo il massimo valore, nel medesimo tempo lo svilisce e rende possibile la sua messa in vendita come se fosse una merce. Senza alcun preliminare atto di culto, il corpo viene offerto all’asta infangato dallo spirito mercantile”. Questa frase, lungi dall’appartenere ad un pericoloso rivoluzionario, è stata scritta da Yukio Mishima, autore di un conservatorismo totale profondamente impregnato di moralità e dignità. Le stesse che in Italia mancano alla destra (se destra la si vuol chiamare) e alla sinistra (se sinistra la si vuole credere).

    (Giuliano Gabrini)

  6. Il bambino e l’acqua sporca
    Gentile Malvolti, personalmente quando sento parlare di “moralità” mi si rizzano sempre le orecchie perchè, come dice giustamente il sig. Mammi, la “moralità” è concetto quanto meno aleatorio e passibile di interpretazioni personali. Io preferisco parlare di “senso civico” piuttosto che di “moralità”. Detto ciò, forse lei ha sintetizzato troppo il suo racconto riguardo la sua esperienza lavorativa e avrà omesso dei particolari importanti. Il suo scritto, infatti, fa sorgere spontaneamente la domanda: “Non poteva l’integerrimo presidente consigliare il figlio di non farsi neppure assumere invece di consigliargli, ex post, di licenziarsi?”. Non è forse per “apparire” integerrimo (oltre che ad esserlo) che sua padre le consiglia di licenziarsi? Vede come ci si aggroviglia quando si tirano fuori delle categorie come l'”essere” e l'”apparire”? Ma il punto è un’altro ed è che nella furia moralizzatrice certuni pensano di gettare sia l’acqua sporca sia il bambino. Per come la vedo io non è grave che un figlio di papà o un raccomandato da tizio o caio ricopra un determinato posto; la cosa grave è che non vi sia selezione e meritocrazia. Suo padre avrebbe potuto benissimo raccomandarla per un posto di lavoro (da dirigente o da operaio nulla cambia) se lei ne avesse avuto i titoli. Ciò che non poteva fare era decidere lui stesso (mi richiamo per mera comodità alla sua vicenda) di assumerla, ma avrebbe dovuto delegare ad altri la decisione o, nel caso del pubblico, ci sono apposta i concorsi. Se lei avesse avuto tutte le carte in regola per ricoprire un posto e, supponiamo, lo avesse potuto ricoprire meglio di chiunque altro, suo padre avrebbe fatto il bene dell’azienda consigliandole di licenziarsi? Purtroppo e come sempre, in Italia, la malizia è negli occhi di guarda. Se vi fossero delle procedure di assunzione assolutamente trasparenti e premianti il merito a chi importerebbe di chi è figlio tizio o caio? Poichè, vede, volendo gettare il bambino con l’acqua sporca si rischia poi di fare delle discriminazioni all’incontrario. E se nel caso di una microazienda come la Cofar questo non genera particolari problematiche, pensiamo invece al caso di un figlio di un presidente di Regione che, per questo stesso fatto, non potrebbe essere assunto in nessun ufficio pubblico della Regione stessa senza essere additato con sospetto di essere un raccomandato che ha ottenuto il posto senza titoli.
    Salute.

    (R.S.)

  7. Ce ne freghiamo?
    Scusa, Fabio, in parte ti do ragione, ognuno a casa sua fa quello che vuole… però rispettando sempre, ovunque ed anche in casa propria le altre persone… sono sempre ospiti o no?? E’ difficile per me pensare che con i soldi a palate si possa comprare tutto, anche la dignità di una persona, ma forse questo sarà un mio grosso difetto!! Forse, sempre sbagliando, penso che qualcuno potrebbe dare il buon esempio dall’alto, rispettando chi non la pensa come lui (…non sono tutti “comunisti”), rispettando la magistratura e i giornalisti che con tutte le loro lacune (e minacce) spesso sbagliano o esagerano, ma a loro modo non fanno altro che riportare i fatti, discorsi, notizie ed opinioni; ah, già, dimenticavo, ora c’è un nuovo nemico che si mette contro: …la mafia! Ciò che preoccupa maggiormente è l’andazzo generale, anche locale, che segue l’esempio che purtroppo arriva dall’alto: l’assalto alla diligenza. Si potrebbe fondare un partito “degli onesti” o “della moralità” o “del rispetto”, ma avrebbe poco successo! Purtroppo il lavoro non è più un valore, ma lo è essere ricchi o diventarlo con ogni mezzo più o meno lecito.

    (Elio Bellocchi)


  8. Evidentemente il signor Mammi legge soltanto le prime pagine dei giornali. No, perchè, mentre lui cita Repubblica, La Stampa, Il Fatto Quotidiano e altre testate “di sinistra” (Il Corriere della Sera ,poi, che sotto RCS sembra più Il Corriere dei grandi articoli) le altre testate giornalistiche di cosa parlano? Il fantastico Belpietro o l’incredibile Feltri che cosa diranno mai? Non si sono mai inventati un articolo, non hanno mai accusato qualcuno ingiustamente, non hanno mai eseguito indagini a livello privato soltanto per vedere se si riusciva a cavare un buco dal ragno e, soprattutto, non hanno mai cavalcato l’onda della menzogna invece che parlar di cose più serie, no. Hanno sempre parlato di politica vera, filosofia politica ed economica. Non è da due anni che si preferisce parlare più degli scandali legati a Berlusconi che di politica alla ’68. Sicuramente tutto è esploso durante il suo secondo mandato (2001-2006), ma Berlusconi ogni volta che cercava di aprir bocca si ritrovava chi era pronto a riempirgliela di ogni cosa che ha fatto nell’arco della sua vita. Se le cerca, non possiamo farci niente. Negli USA l’avrebbero arrestato nell’84, se non sbaglio, quando incominciava a trasmettere a livello nazionale, con che permessi? Ma il problema non è Berlusconi.
    Il problema è chi accetta che la dignità del proprio paese debba crollare per permettersi di giustificare il proprio premier e le sue donne d’accompagnamento (lo facevano tutti! E quindi?) e che gli fa comodo lo Stato Laico per non intaccare la moralità della questione. A parte che Berlusconi non è da sedici anni al potere e che il paese non è da sedici anni in mano alla destra. Chi chiama Pdl un partito di destra, anzi, un partito liberale, gli consiglio veramente di leggersi un buon libro di scienze politiche. Ma chi lo sa, così come per i giornali, Mammi legge soltanto Ferrara.
    BUONA VITA a tutti voi.

    (Asmir Lalic)

    P.S. – Non si stupisca, Mammi, anche negli USA, in Inghilterra e forse anche in Mozambico, per abbattere l’avversario politico di turno lo si punge in caso lui abbia commesso qualcosa di pesante. Il punto è che in quei paesi la notizia dura tre giorni al massimo e la persona in questione si ritira all’istante. Qua invece?

  9. Come sempre!!!
    Accetto l’osservazione di Fabio, rispondendo solo che se cercavo visibilità facevo altro. Un solo piccolo particolare vorrei ricordare come più volte scritto: come noto sono un piccolo imprenditore e come TALE allo stato di fatto “ITALIA” dovrei farmi i cavolii miei, anzi leccare ben a modo chi conta, così potrei annoverare tra la mia clientela la crema della crema. Peccato che sia tutto il contrario, PESTO i PIEDI a costoro, scrivo quello che penso, con tutti i miei limiti, ma almeno ci metto la faccia, ho pensato e realizzato tante piccole cose per la collettività, pagando di mia tasca mia… e non per ultimo sostengo le spese del COMITATO STRADA STATALE 63. Penso che basti.
    Per R.S. Vede, Lei ha ragione se così fosse, ma alla COFAR si faceva una domanda e la vagliava il vicepresidente; se eri idoneo venivi assunto, ma devo prendere atto che nel mio pensiero che DOVEVA far pensare e stimolare un SUSSULTO di ORGOGLIO si è cercato, di avallare le ESCORT, di dire che la MORALITA’ ha vari pesi, e tanto altro. Io speravo di leggere l’INDIGNAZIONE di persone che vivono in un paese che va a ROTOLI, anzi ad ESCORT, che è senza lavoro e prospettive.
    A tutti voi dico questo: a me questo non va bene, sono un sognatore, ma penso che se ognuno di noi ci mette un po’ del suo potrà andare solo meglio.

    (Roberto Malvolti)

  10. Risposta generale
    Inizio il mio ultimo intervento sulla questione dicendo che trovo STUPENDO poter trattare così apertamente e così liberamente questi argomenti spaziando attraverso l’opinione di TUTTI e di questo servizio devo VERAMENTE RINGRAZIARE ENORMEMENTE REDACON.
    Vorrei brevemente (se ci riesco) rispondere a tutti: sono forse stato preso dalla foga, perchè come detto quando sento SPARLARE di MORALITA’ davvero mi vengono i brividi. Ha ragione LALIC nel rimproverarmi di non aver menzionato le testate giornalistiche di centro-destra. Nel mio discorso generale il riferimento era agli attacchi personali al premier iniziati, se qualcuno ricorda, con la lettera della LARIO su REPUBBLICA e seguiti a due giorni di distanza da una INTERA PUNTATA di9 BALLARO’ di Floris, seguita da quella di SANTORO ed ovviamente da tutte le altre testate. Poi è chiaro che si mettono in movimento le truppe cammellate del Berlusca con IL GIORNALE, LIBERO, ecc. Per quanto riguarda IL CORRIERE, cari signori, posso anche sbagliarmi, ma la linea editoriale di MIELI non la definirei proprio super partes o filogovernativa.
    Per ELIO: io sono FORTEMENTE convino, ELIO, della libertà di ciascuno di noi di FARE CIO’ CHE VUOLE nella e della sua vita e che non debba MAI darne conto a nessuno. Elio, le signorine suddette sono sempre state libere di scegliere con chi e per quali motivi andare a letto con il potente di turno. E’ sempre stato così. Sandra Milo e Craxi non vi dice niente? Elio, essere o fare i moralizzatori porta su una brutta china. Credevo nel mio intervento di essere stato chiaro: il mio non era un intervento a sostegno o a giustificazione di ciò che accade a questo governo, solo volevo dire che “non c’è nulla di nuovo sotto il sole”. Sapete cosa c’è di nuovo invece? Che sparando sui giornali QUOTIDIANAMENTE scoop sessuali di diverso tipo risulta chiaro e naturale che poi la gente dopo un po’ “si indigni”.
    Per GABRINI: vero. La scelta dei vari viceministri e ministri è sicuramente “discutibile” e mi trova d’accordo. So che scatenerò una ulteriore polemica, ma qui sostengo che la GELMINI, la CARFAGNA, la PRESTIGIACOMO hanno fatto e stanno facendo il loro lavoro in modo ENCOMIABILE. Soprattutto il servizio pubblico della scuola aveva bisogno di un’opera di pulizia meritocratica generale e di risparmio sulla gestine del personale. Ma questo è un altro campo di battaglia. Infine dico che: quello che davvero ci serve in Italia non è sapere il privato di un uomo pubblico ma saper cosa fa quell’uomo pubblico per il privato cittadino. E lasciamo perdere i vari “moralizzatori” di turno.
    Grazie a tutti per l’interessante confronto. BUONA VITA.

    (Fabio Mammi)

  11. Post scriptum
    Chiedo venia. Vorrei aggiungere un piccolissimo particolare. In merito al fatto che questo governo abbia i meriti “morali” (che schifo di parola) per sopravvivere a se stesso, non lasciamo che siano altri a deciderlo. Non può essere FINI a decidere che ora è arrivato il momento di coalizzarsi con CASINI quando fino a due anni fa non lo riteneva indispensabile alle sorti del Paese. Se si vuole cambiare le squadre in campo, allora si deve chiedere all’arbitro di chiudere questa partita ed iniziarne una nuova. Pur essendo noi una democrazia parlamentare, non dobbiamo lasciare che sia il PALAZZO a cambiare le carte in tavola, presentarsi davanti a NAPOLITANO e pretendere di essere l’alternativa alla volontà popolare. Le ELEZIONI ANTICIPATE sono l’unica strada maestra da intraprendere per cambiare le cose. Credo anche io che questo governo si sia paralizzato e non serva più al bene del Paese, ma non deveno essere i politici a cambiare le regole e il gioco. Se lo fanno loro, l’unica cosa che cambia sono gli scranni sotto gli stessi deretani, quindi un semplice e solo giro di poltrone. Quindi TUTTI A CASA e nuove elezioni con GENTE NUOVA, se possibile. Scusate l’ulterione esternazione logorroica.

    (Fabio Mammi)

  12. La nazionale Pdl/Lega
    La Carfagna che ha fatto oltre a quell’inutile bottone salva-stupro di cui nessuno ha più sentito parlare? La Prestigiacomo poi mi verrebbe da chiedermi a questo punto chi è dato che questo governo da due anni è mezzo non ha fatto altro che salvaguardare la evasione fiscale (scudo fiscale), salvaguardare il premier (non basta il server di @CRedacon#C per ricordare tutte le proposte dedicate a B.), emanare una finanziaria da 24 mld che poi a cosa è servita? A nulla. Tagli la scuola ma salvi gli armamenti, geniale. Tagli la sanità e non combatti la mafia/evasione (due problemi cardine di questo paese), superlativo Watson. Brunetta è scomparso, lo ha capito mezzo paese che del ministro di cui all’inizio tutti parlavano non è altro che un blabla e che con gli statali dovrebbe star soltanto zitto, dato che lo stipendio lo prende anche da loro (così come noi lo diamo a loro; i dipendenti statali, intendo). Non si salva neanche riguardo l’Abruzzo dato che Berlusconi si gonfia come un palloncino ricordando quanto ha fatto il governo come se fosse merito suo. Dimenticandosi che gli aiuti sono devono essere spinti dal buon senso e soprattutto dall’obbligo morale che tutti i cittadini hanno nei confronti del proprio paese, ovvero che la politica non c’entra proprio nulla (come se avesse fatto qualcosa, poi, delle case entro settembre diventate “entro novembre poi” non ne parla più nessuno e sono stati ricevuti più aiuti da volontari di tutte le regioni che dall’A Team di Bertolaso & co.). Che poi ne avrei per tutti, da Maroni a Bondi però, come direbbe il buon vecchio Donnie Brasco, “ma che te lo dico a fare”. Salut!

    (Asmir Lalic)

  13. Concordo con Malvolti
    Questo paese ha esattamente bisogno di queste tre fondamentali proprietà, che dovrebbero caratterizzare ogni singola persona. Partendo da queste tre fondamentali proprietà di conseguenza si arriverebbe a trovare un’altra cosa importantissima per la comunità, ovvero il dialogo o se preferite il confronto. I talk show sarebbero meno confusionali, sarebbero più delicati e densi, probabilmente (dico probabilmente perché non ho le basi per poterlo dire poiché ancora nulla di ciò che sto dicendo è veramente accaduto) si riuscirebbe a produrre da questi confronti frutti per i cittadini italiani che vivono un momento politico tragico. Sarebbe il modo per uscire da questo periodo caotico. Ovviamente i politici italiani che siedono ora sulle poltrone della maggioranza e della minoranza (se ancora esiste) non sarebbero d’accordo, poiché per la loro politica non c’è spazio per ammodernamenti, a partire dal presidente del Consiglio, che delle tre proprietà umane citate da Malvolti non saprebbe cosa farsene, dato che non ne sa neppure il significato effettivo. Per non parlare dei vari ministri e dei vari parlamentari che quando si trovano alla minoranza attaccano spregiudicatamente la maggioranza, dimenticandosi che quando loro erano all’esecutivo cercavano (e spesso lottavano anche) di fare le stesse leggi, anche se c’è da dire non così nette come le leggi ad personam di Berlusconi.
    E’ bello vedere le sedute del Parlamento per la demenzialità dei battibecchi, della mancanza di valori etici e morali; è alquanto ridicolo vedere un Sandro Bondi che dopo il crollo della scuola dei gladiatori di Pompei continua a replicare che non si dimette, perché è sicuro di non aver colpe su quello che è accaduto, mentre fino a prova contraria il ministro dei beni culturali è esattamente lui. Probabilmente a inizio legislatura non lo avevano avvisato e lui fino a pochi giorni fa non ha avuto tempo di capirlo, essendo impegnato con le sue magnifiche poesie…
    E’ ora che l’Italia cambi faccia, l’era berlusconiana è esaurita ed è tempo che i giovani s’interessino alla politica, perché ad oggi servono facce nuove, dato che quelle che ora siedono sulle poltrone del Parlamento sono ormai troppo rugose…

    (Commento firmato)

  14. Ancora per Mammi
    Premesso che Mieli non dirige il @CCorriere#C dal marzo del 2009, mi pare poco sensato accusare di simpatie “sinistroidi” i due giornali gestiti da alcune delle punte di diamante del capitalismo italiano (Della Valle, Elkann, Ligresti e numerose altre figure di questo calibro), almeno sul piano ideologico. Il fatto che critichino Berlusconi o si schierino (TALVOLTA!) contro di lui non basta a catalogarli come “di sinistra” (anche se questo è uno dei dogmi della religione berlusconiana… vedi Fini, ultimamente identificato da più parti come un clamoroso esempio di uomo di sinistra): semplicemente, penso, avranno un’altra visione del liberalismo (o, mi viene da pensare malignamente, saranno forniti di UNO STRACCIO di pensiero liberale…). Può essere più facilmente interpretato, sempre a mio parere, come un ulteriore segnale di spostamento sul canovaccio della destra liberale del Partito democratico (già parecchio chiaro nel suo programma elettorale, ma poco chiaro nella testa e nelle discorsi dei suoi leader… forse un giorno qualcuno di loro, in un momento di follia, ci potrà spiegare l’essenza attualmente inespressa di questo strano partito), sempre che questo sia il punto di riferimento politico (per alcuni, come per Rognoni, sembra esserlo). Riguardo ai ministri da lei citati e sul loro operato il mio giudizio non può che essere sfavorevole. Bypassando la Prestigiacomo (trovo paradossale un ministro dell’ambiente favorevole al nucleare, ma si tratta ovviamente di opinioni personali) e la Gelmini (tagli e apripista di privatizzazioni future, altro da dichiarare?), chiedo: la Carfagna ha fatto qualcosa (oltre al moralissimo/moralistico disegno di legge contro la prostituzione in pubblico e a tonnellate di dichiarazioni/querele nei confronti di chi maliziosamente o apertamente formula ipotesi sulle sue credenziali politiche, intendo)?
    Concordo con lei, infine, nel ringraziare @CRedacon#C e chi sta partecipando alla discussione per questa ottima possibilità di confronto.

    (Giuliano Gabrini)