L’ultimo saluto a Sergio Pagani, punto di riferimento a Rodogno di Vetto
Il piccolo borgo di Rodogno di Vetto ha dato ieri l’ultimo saluto a uno dei capofamiglia storici di questa comunità.
Sergio Pagani già dipendente Enel fino alla pensione, fu anche agricoltore e appassionato cacciatore e sicuramente una di quelle persone che ha fatto la storia di questo paese.
Nato lì 85 anni fa, aveva frequentato i tre anni di scuola commerciale a Castelnovo Monti dove si recava in bicicletta con alcuni amici di Vetto, anche col cattivo tempo, come ha ricordato il fotografo Benito Vanicelli suo compagno di classe.
Negli anni Settanta in diversi lo ricordiamo addirittura con sci ai piedi per recarsi a Sole di Vetto per prendere il pane per il paese che rimase bloccato da una bufera di neve. Lavoratore indomito non si poteva vedere sul suo caratteristico 35 Fiat ad arare i campi, così come partecipare alla costruzione dei recinti della Cooperativa Rodogno.
Indimenticabile la sua stalla proprio nel cuore del paese in un edificio molto antico nella quale dava una mano alla moglie Pierina, anche dopo un grave infortunio accorso durante il lavoro all’Enel, compagnia per la quale aveva lavorato a Pavia. Aveva costruito un saldo legame con i colleghi di Cinquecerri presenti in gran numero, ieri a salutarlo.
Così come scolpite nella memoria restano le feste del gnocco nella piazza del paese proprio davanti a casa sua, con file di lampadine e festoni, dove, vi saliva anche la sorella Gina, per anni infermiera a Parma.
Era tifosissimo del Milan, sostenitore del Vetto Calcio dove aveva militato il figlio Roberto (imprenditore e presidente Atc) e appassionato di Formula 1.
Lascia un grande vuoto nella famiglia, nella moglie Pierina, nei figli Roberto, Laura, Morena e nei familiari, negli adorati nipoti e anche tra i tanti che lo hanno conosciuto.