Julian Assange è un giornalista editore, fondatore di Wikileaks, la nota piattaforma che raccoglie notizie, puntualmente verificate, provenienti da ogni parte del mondo, garantendo l’anonimato delle fonti, in modo da incentivare la rivelazione di fatti di pubblico interesse senza rischi per chi ha il coraggio di denunciarli.
Nel 2010 Wikileaks pubblicò migliaia di documenti, compresi video, che svelavano i crimini operati dall’esercito statunitense durante le guerre in Iraq e in Afganistan, che si aggiungono alle torture disumane praticate nei campi di prigionia di Guantanamo e Abu Grhaib.
Da quel momento Assange è stato attaccato, denigrato, ingiustamente accuato di azioni infamanti al fine di isolarlo, fino a privarlo della sua libertà.
L’11 aprile 2019 veniva arrestato e prelevato dalla polizia britannica nell’ambasciata dell’Equador a Londra, dove aveva vissuto come rifugiato politico dal giugno del 2012 per evitare la sua estradizione negli USA.
Da oltre quattro anni si trova in una cella di isolamento totale nel carcere di Belmarsh, una "detenzione arbitraria", come l’ha definita il Gruppo di Lavoro sulle detenzioni Arbitrarie dell’ONU.
Il 17 giugno 2022 è stato firmato l’ordine di estradizione verso gli Usa, dove Assange rischia il carcere a vita per avere rivelato al mondo la verità.
Attualmente si attende l’esito dell’ultimo ricorso possibile presentato dai suoi legali contro l’estradizione.
Se l’appello sarà respinto, Assange potrebbe essere trasferito immediatamente negli Usa dove lo aspetta il carcere a vita.
Per quel giorno, che al momento non è conosciuto ed è definito “Giorno X”, gli attivisti si
preparano a protestare a gran voce davanti alle ambasciate Usa o ai consolati britannici di alcune grandi città a livello mondiale.
Il 7 dicembre, presso in Sala Tricolore del Comune di Reggio Emilia sarà conferita la cittadinanza onoraria ad Assange ritirata dalla moglie Stella.
Il Movimento free Assange Appennino Reggiano si propone, in collaborazione con il Movimento Free Assange di Reggio Emilia, l’obiettivo di sensibilizzare e portare attenzione sulla situazione dato atto.
Si è iniziato con due presidi: uno a Casina ed uno a Castelnovo ne’ Monti ed il Movimento si propone di dare avvio con un ciclo di conferenze.
La prima dal titolo “La libertà non è star sopra un albero”, realizzata in collaborazione con Anpi Carpineti ed Auser Carpineti, sarà sabato 9 dicembre, alle ore 16,30, presso la
biblioteca integrata di Carpineti e vedrà il confronto sul tema della libertà di stampa tra i giornalisti Adriano Arati e Sabrina Pignedoli, con la moderazione di Patrick Fogli.