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L'interrogazione al Ministro dell'Economia dell'On. Malavasi

“La chiusura dello sportello bancario a Ligonchio è un colpo per tutto il territorio”

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A seguito della chiusa dello sportello bancario, compreso il bancomat, della BMP a Ligonchio, la deputata del Partito Democratico, Ilenia Malavasi ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Economia per sapere quale sia il piano del Governo per tutelare i piccoli comuni, in particolare quelli delle zone montane.

Un tema che va pienamente a braccetto con la tenuta dei servizi, che appare sempre più difficoltosa in queste zone.

“Nelle aree interne di montagna si sta verificando una preoccupante situazione di desertificazione bancaria con la chiusura di molti sportelli e la riduzione di personale - scrive l’On. Malavasi nell’interrogazione - La chiusura sia della filiale che dello sportello bancomat è un colpo inflitto al corpo sociale ed economico della comunità, in paesi dove è presente una fascia di popolazione prevalentemente anziana, non certo avvezza all’utilizzo di nuovi strumenti finanziari e che necessita di servizi di prossimità anche bancari”.

Ilenia Malavasi

“Ma il problema non riguarda esclusivamente i residenti - prosegue Ilenia Malavasi - se pensiamo che nei periodi di festività o in estate quelle stesse zone vedono la presenza di numerosi turisti, che rappresentano un motore economico importante per il territorio. Inoltre, gli sportelli bancari non erogano solo servizi finanziari, ma sono anche presidi territoriali di legalità e trasparenza e le comunità interessate dalle dismissioni sono in genere piccoli Comuni i cui servizi essenziali sono già da diversi anni oggetto di tagli e chiusure, contribuendo ad accrescere il fenomeno dello spopolamento territoriale e del depauperamento delle attività economiche”.

“In considerazione del fatto che anche nei progetti PNRR sono previste misure per contrastare questo fenomeno, raccogliendo un bisogno e una necessità espressa dal mio territorio ho chiesto dunque al Ministro quali azioni si intenda mettere in campo a favore dei residenti di queste aree”, conclude l’onorevole Dem.

 

 

2 COMMENTS

  1. Ringraziamo l’ Onorevole Malavasi e ci auguriamo che il ministro Giorgetti intenda fare qualcosa di concreto per aiutare la ns comunità di Ligonchio, già pesantemente colpita.
    Oltre a quanto espresso relativamente alla banca ed al bancomat che sono stati dismessi, vale la pena rimarcare che l’ ex Comune di Ligonchio, con una popolazione residente composta all’ 80% da ultra ottantenni, ormai da alcuni anni non è più dotata neppure del presidio del medico di base.
    Si alternano 3 medici del crinale che operano in altri comuni, garantendo con la loro presenza una copertura per singolo mutuato di 1,5/2 ore a settimana !
    Se a ciò aggiungiamo che anche la Guardia Medica di Busana è stata soppressa, è facilmente comprensibile lo stato di abbandono in cui versa l’ ex comune di Ligonchio.
    È troppo facile dare la responsabilità di queste situazioni alla fusione dei 4 comuni del crinale, anche se credo che di certo la fusione ne abbia accelerato la concretizzazione.
    Se mi è permesso, darei un suggerimento all’ Onorevole Malavasi che si è quanto meno preoccupata pubblicamente di questa ns pessima situazione.
    Potrebbe essere particolarmente risolutivo che venisse installato in tempi brevi nell’ ufficio postale di Ligonchio il Postamat, questo si risolverebbe il problema della chiusura dello sportello bancario e la dismissione del bancomat.
    Per la mancanza del medico di base vanno percorse altre strade.
    La ns speranza è che possa essere sanata quanto prima questa grave situazione creatasi, che sicuramente è anche più grave della chiusura dello sportello bancario e dismissione del bancomat.
    Per tale situazione ci auguriamo di poter essere ascoltati durante la riunione del 15 dicembre in comune a Cervarezza, riunione che tratterà la questione della soppressione della guardia medica di Busana ed immaginiamo anche il problema del medico di base mancante nell’ ex comune di Ligonchio.
    Grazie dell’ attenzione.
    Saluti

    • Firma - Vittorio Bigoi
  2. Chi è colpa del proprio mal, pianga se stesso, diceva un vecchio detto.
    Mi chiedo da che pianeta venga la deputata Ilenia Malavasi; da oltre 60 anni il nostro Appennino Reggiano è stato completamente abbandonato, non dico da Dio in quanto credente, ma sicuramente da chi, da sempre, o quasi, ha amministrato questa Provincia e questa Regione. Chiunque comprende che se si voleva mantenere la vita su questi territori montani andavano realizzate le infrastrutture, a partire dalla viabilità, opere che avrebbero garantito lavoro, sviluppo, turismo e la permanenza dell’uomo su questi territori. Nulla è stato fatto, solo alcune gallerie per arrivare al paese “Capus Mundi” di questa Provincia, Castelnovo ne’ Monti; per il resto da Reggio Emilia si fa prima ad arrivare in Trentino che al Cerreto o al Lagastrello.
    Di queste terre si è voluto creare una Riserva per lupi e cinghiali che non ha portato alcun beneficio ai cittadini di queste terre, e ora qualcuno si vuole proporre salvatore della Patria denunciando il perchè si chiudono gli sportelli bancari, è semplice; a lupi, cinghiali gli sportelli non servono.
    Qualcuno dovrebbe chiedersi che fine hanno fatto le grandi opere avviate come la Fondovalle Val d’Enza, la Fondovalle Val Secchia, la Fondovalle Val di Lonza, Galleria per la Toscana, Diga di Vetto e altre opere che avrebbero creato uno sviluppo enorme su questi paesi montani, pieni di gente con tante iniziative e con un territorio, che a differenza di altri, lo avrebbe permesso.
    Volevo chiedere alla deputata Ilenia Malavasi, che gode della mia stima, che provi a chiedere al partito che Lei rappresenta, se in questi tanti decenni trascorsi se ha lottato a sostegno della Riserva per lupi e cinghiali o per fare le infrastrutture che servivano per garantire la permanenza dell’uomo su queste terre e il mantenimento di sportelli bancari, scuole, attività commerciali, punto nascite e altro; provi a chiederglielo, mi faccia questa cortesia. Ma la cosa che oggi chiedo alla politica del NO a tutto e ai partiti che la sostengono, che ci eviti di voler apparire i salvatori della patria, ci eviti la commiserazione; ci lasci morire almeno con l’orgoglio di avere provato a lottare, purtroppo contro i mulini a vento, e in alcuni casi, persino contro le Lontre “inesistenti” a Vetto.

    • Firma - Lino Franzini