Riceviamo e pubblichiamo.
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Non si può certo dire che il gruppo consiliare del Pd di Castelnovo ne' Monti abbia una spiccata sensibilità per i temi della pace e del disarmo. Eppure è dalle piccole realtà che tante volte inaspettatamente si assiste ad un fiorire di iniziative che lasciano piacevolmente sorpresi ed alimentano la convinzione che anche con piccoli ma significativi atti si possa mutare lo stato delle cose esistenti. Non è appunto il caso di Castelnovo, che si segnala sempre all’avanguardia per la totale insensibilità rispetto a queste tematiche.
Prima cincischiando con la scuola di pace proposta ma mai fatta partire e poi negando la cittadinanza onoraria a Gino Strada, con motivazioni risibili, nel momento in cui lo stesso si trovava sotto attacco, accusato di essere a capo di una organizzazione collusa col terrorismo.
Ora, in sede di rinnovo della convenzione con le banche per l’assegnazione del servizio di tesoreria del Comune, votando conto ad una proposta che assegnava sei “miseri” punti (su cento) a quegli istituti bancari che certificassero nel biennio 2008-2009 l’assenza di transazioni bancarie nel commercio delle armi, penalizzando di converso chi invece sugli armamenti fa affari, non assegnando loro alcun punto.
A motivare (ufficialmente) il voto contrario naturalmente le solite tiritere trite e ritrite “siamo contro la guerra però…”. In singolare coincidenza di vedute con la destra, il tutto sancito da un bel voto bipartisan.
Non c’è che dire… bravi!!
(Luigi Bizzarri)
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Di seguito il testo della mozione “indigeribile”
OGGETTO: modifica schema di convenzione: affidamento del servizio di tesoreria
PREMESSO CHE
- la Costituzione italiana (art. 11), ripudia l’uso delle armi come metodo risolutivo delle controversie internazionali;
- attualmente le risorse pubbliche che gli Stati destinano annualmente alle spese militari sfiorano l’iperbolica cifra di 1000 miliardi di dollari;
- queste risorse sono sottratte ai servizi sociali, educativi, sanitari, per finanziare, coi soldi della collettività, l’industria bellica privata;
- la spesa militare degli stati, nonostante la fine della guerra fredda, sta aumentando: i soli USA, negli ultimi 20 anni (scomparsa dell’URSS) sono passati da circa 250 a circa 400 miliardi di dollari, mentre contemporaneamente si riducono le risorse per la spesa pubblica in servizi di base;
- questo scenario delinea una trasformazione del welfare state in warfare state che va contrastato in tutti i modi possibili;
- una cultura di pace si costruisce mettendo in atto iniziative concrete che contrastino la produzione, il commercio e l’uso di armi;
RACCOGLIENDO
- il senso della campagna “No alle banche armate” lanciata da alcune riviste cattoliche (Mosaico di Pace, Nigrizia, Missione oggi) e della successiva e conseguente campagna “Tesorerie disarmate”, lanciata dalla Rete Lilliput.
RITENENDO
- importante stabilire un controllo da parte dei clienti delle banche in merito all’impiego dei propri depositi;
- vista la legge 9.7.1990 n. 185 relativa al controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento;
- rilevato che tale legge vieta l’esportazione e transito di armamenti:
a) verso Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto l’art. 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto di accordi internazioni o diverse deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere;
b) verso Paesi la cui politica contrasti i principi di cui l’art. 11 della Costituzione;
c) verso Paesi nei cui confronti è stato dichiarato l’embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni unite;
d) verso Paesi i cui governi sono responsabili di violazioni di convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo…;
- considerato che in base alla predetta legge tutte le transazioni finanziarie in questa materia devono essere notificate al Ministero del tesoro e che il presidente del Consiglio dei ministri deve svolgere una apposita relazione al Parlamento in cui, tra l’altro, deve rendere conto delle attività degli istituti di credito;
- rilevato che alle relazioni relative alle operazioni sul commercio delle armi negli anni 2008-2009 molte banche italiane sono impegnate nel finanziamento di imprese la cui attività è rivolta al commercio delle armi;
- considerato importante che tra le finalità di ente pubblico vi sia anche quella di utilizzare come paramentro della propria attività, oltre al principio della legalità, anche quello della “eticità” dell’azione amministrativa;
Il Consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta per l’introduzione di un parametro etico di valutazione in sede di affidamento del servizio di tesoreria pari ad un punteggio del 6% (pari a punti 6) a favore degli istituti di credito che nell’ultimo biennio (2008-2009) non abbiano effettuato transazioni bancarie in materia di esportazione-importazione e transito di materiale di armamento come definito dall’art. 2 della legge 185 del 9.7.1990;
Il testo del parametro etico sarà:
volume transazione bancaria in materia di esportazione-importazione e transito di materiale di armamento come definito dall’art. 2 della legge 185 del 9.7.1990: punti 6;
l’articolo da introdursi come articolo nello schema di convenzione reciterà:
- punti 6 a favore degli istituti di credito che nell’ultimo biennio (2008-2009) non abbiano effettuato transazione bancaria in materia di esportazione-importazione e transito di materiale di armamento come definito dall’art. 2 della legge 185 del 9.7.1990;
- punti 0 a favore degli istituti di credito che nell’ultimo biennio (2008-2009) abbiano effettuato transazione bancaria in materia di esportazione-importazione e transito di materiale di armamento come definito dall’art. 2 della legge 185 del 9.7.1990;
a tale fine dovrà essere inserita la dichiarazione, a firma del legale rappresentante, che attesta il volume di transazioni bancarie autorizzate ai sensi dell’art. 27 della Legge 185 del 09.07.1990 per gli anni 2008-2009 in materia di esportazione-importazione e transito di materiale di armamento come definito dall’art. della medesima legge. L’importo delle transazioni certificate deve trovare riscontro nelle relazioni al Parlamento di cui all’art. 5 per le corrispondenti annualità.
Si vis pacem?
Se volete la pace preparate i finanziamenti a questo punto. Partendo dal presupposto che io piuttosto che affidare i miei soldi ad una banca (con i tempi che corrono poi) chiamerei Ennio Doris a pulirmi le scale di casa (inaffidabile forse anche per quello), nel caso in cui fossi proprio obbligato, almeno cercherei di evitarne alcune (di banche) che potrebbero recare danno alla comunità e quindi anche a me stesso. Le scelte di un consiglio portano a delle conseguenze, ma prima di tutto a dei vantaggi (a determinate persone) e quando si parla di accordi con delle banche si parla anche di vantaggi a sei zeri. Ma non voglio essere così maligno e voglio confortarti, Luigi, pensa che i sei “miseri” punti verranno assegnati ad altre banche che sosterranno le varie “missioni di pace” dove i nostri soldati sono pesantemente impegnati. Non dimentichiamoci che il nostro paese è in pericolo… Uno spettro si aggira per l’Europa, è lo spettro del terrorismo islamico-rivoluzionario!! (un punto esclamativo lo dedico a tutti coloro che credono fortemente che vi sia un vero pericolo da parte delle forze da me citate e che per questo, buona parte del nostro PIL, viene usato per una cosiddetta difesa).
(Asmir Lalic)