Riceviamo e pubblichiamo.
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Con il voto favorevole allo strumentale ordine del giorno contro il nucleare presentato dall’Italia dei valori in provincia, il Partito democratico ha manifestato la propria incapacità di proporsi come forza di governo del territorio. Il gruppo del Pd è lo stesso che boccia l’ipotesi di creare una centrale idroelettrica, ad energia pulita, lungo l’asta del fiume Enza dove noi vorremmo venisse realizzato un invaso (diga) in grado di garantire il superamento del deficit idrico in tutta la bassa val d’Enza.
Da una parte Sonia Masini ed il suo gruppo si oppongono al nucleare, dimenticando degli accordi esistenti tra Iren e Edison sulla partecipazione a costruzione di impianti ad energia nucleare; dall’altra invocano la produzione di energie pulite attraverso la green economy bocciando d’imperio importanti opportunità come quella che potrebbe scaturire dalla produzione di energia idroelettrica nel comune montano di Vetto d’Enza.
E’ lampante l’incapacità di affrontare in modo credibile l’argomento energia da parte della Masini e della sua truppa.
Vi sono settori energivori nella nostra provincia, in primis la ceramica, che per utilizzo di gas metano ed energia elettrica sono ai primi posti per settore in Italia e la risposta che ricevono da questi amministratori incompetenti è il rifiuto assoluto a priori di qualsiasi nuova opportunità di produzione energetica sia essa ecologica o meno, con la conseguenza per le imprese di dover competere con concorrenti che acquistano l’energia ad un costo ridotto del 35%.
(Giuseppe Pagliani, capogruppo Pdl in Provincia di Reggio Emilia)