“Chiediamo sia immediatamente ripristinata la guardia medica in comune di Ventasso e la municipalità di Ligonchio sia dotata di medico di medicina generale. Non è possibile lasciare territori così ampi, peraltro abitati anche da molte persone anziane, senza i servizi elementari a tutela della salute”.
Inizia così l’intervento di Paolo Ruffini, Coordinatore Pd zona montana che afferma: “Il sindaco del Comune di Ventasso ha partecipato alla decisione di sopprimere tali servizi attraverso l’approvazione di una delibera a carattere provinciale. È un fatto gravissimo, perché non ha saputo difendere il territorio che è stato chiamato a rappresentare”.
“Se non interverranno miglioramenti veloci - spiega - saremo costretti a portare la vicenda all’attenzione dell’ assessore Donini il quale, presentando a Reggio Emilia la riorganizzazione del servizio di emergenza urgenza ha dichiarato che si tratta di una sperimentazione che potrà subire aggiustamenti. Rileviamo già lacune che è nostro dovere sottolineare e ci aspettiamo ascolto e modifiche da parte della direzione sanitaria in accordo con le amministrazioni competenti".
“Se dovessero persistere silenzio e mancanza di iniziativa – conclude - non escludiamo di promuovere una mobilitazione della popolazione con manifestazioni adeguate".
Io non so nulla della “delibera a carattere provinciale” cui il Sindaco di Ventasso avrebbe dato la propria approvazione, né conosco in quale modo egli abbia espresso tale suo assenso, ma trattandosi di un deliberato a dimensione e valenza provinciale, come qui leggo, tutto farebbe pensare che intorno a quel tavolo decisionale, o consultivo, fosse presente una pluralità di soggetti, qualcuno forse dello stesso versante politico del Coordinatore PD zona montana.
E a detto tavolo sedeva casomai anche un rappresentante dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano, talché, salvo smentite, viene allora da supporre che nessuno dei presenti si sia posto il problema di “lasciare territori così ampi, peraltro abitati anche da molte persone anziane, senza i servizi elementari a tutela della salute”, o forse quella apparente e corale “disattenzione” potrebbe avere altre spiegazioni (nel qual caso sarebbe interessante conoscerle).
P.B. 10.11.2023.
Il lettore Sig.P.B è a dir poco sorprendente !!!!
Dopo decine di articoli nel merito della questione: dichiarazioni,molteplici interventi di ” specifici esponenti “, distinguo di varia natura pubblicati da Redacon ,non mi è parso di cogliere mai nessun intervento a chiarimento o stigmatizzazione del Sig.P.B.
Nel giorno in cui appare l ‘intervento dell esponente PD montagna,
( tra l’altro molto limpido ed eloquente ) puntualmente con arzigogolati chiarimenti riappare………legittimamente sia ben chiaro!!!!
Non ho altro da aggiungere.
Cordialmente Seregni Gianluca.
Tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire, salvo che in questo caso la pioggia sembra essersi rivelata un po’ acida per il Coordinatore PD, atteso che i suoi “strali” indirizzati al Sindaco di Ventasso paiono aver sbagliato quantomeno il bersaglio, dal momento che le decisioni prese risultano essere il frutto “di un lavoro collegiale che coinvolge tutti i Sindaci dell’Unione”, a detta del Presidente dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano (come leggiamo nell’articolo di ieri, dal titolo “Guardia Medica a Ventasso, si infiamma il dibattito”).
A sua volta, il PD di Ventasso tende a “far la punta alla matita”, dicendo che alla votazione della delibera in causa erano presenti “i soli Sindaci Ferretti e Borghi”, ma dal menzionato articolo di ieri si può invece dedurre, anzi abbiamo appreso, che la posizione da loro espressa era condivisa dagli altri Primi Cittadini della montagna, così che, in attesa di altre eventuali ed ulteriori sue dichiarazioni, tutto lascia pensare che in questa circostanza il Coordinatore PD non abbia ben coordinato e correlato tutti gli elementi utili ad inquadrare nel giusto modo la questione in discorso.
P.B. 12.11.203
Se il lettore P.B. è a dir poco sorprendente non lo è da meno Gianluca Seregni, perlomeno a mio vedere, sembrandomi che egli, senza fare alcun distinguo, metta sullo stesso piano dichiarazioni varie e i “molteplici interventi di specifici esponenti”, che io non ho francamente contato ma dei quali ricordo quello del Gruppo consigliare Vivere Ventasso, apparso su Redacon il 13 ottobre, ossia un mese fa, con titolo “Busana, Vivere Ventasso: I sindaci hanno sottovalutato la questione”.
Già quel titolo, ancorché giocoforza sintetico, poteva risultare abbastanza eloquente, ma lo era ancora di più il contenuto del testo, laddove si leggeva che alla Conferenza territoriale provinciale del 22 giugno 2023 “erano presenti il sindaco di Ventasso e gli altri sindaci o loro delegati”, dal che si ricava quindi che si trattò di una decisione collegiale e “condivisa”, mentre il Coordinatore del PD zona montana ha invece ritenuto di “puntare il dito” soltanto verso il Sindaco di Ventasso.
Quest’ultimo “non ha saputo difendere il territorio che è stato chiamato a rappresentare”, a detta del Coordinatore PD, il quale ha però trascurato anche un altro passo della nota di Vivere Ventasso, dove si legge che la passata Amministrazione (se non erro targata PD) avrebbe espresso parere contrario ad un ipotizzato riordino della medicina territoriale montana, teso a non lasciare sguarniti gli ambulatori nelle varie municipalità (progetto che avrebbe arricchito la comunità di Ventasso).
Credo, in buona sostanza, che se si vogliono cercare delle “colpe”, ve ne sia un po’ per tutti come si usa dire, mentre io penso che, entrando nel merito del problema, il rimettere al Comitato del distretto montano la scelta di decidere se il punto di Guardia Medica debba andare a Ventasso o Villa Minozzo, sia in certo qual modo una “guerra tra poveri”, sempre come si suole dire, e mi auguro pertanto che l’ulteriore ragionarne, che pare in corso, riesca a trovare una giusta ed equa soluzione.
P.B. 13.11.2023